Tumore del collo dell'utero: cause e prevenzione

L'HPV è considerato il precursore del tumore della cervice uterina. Il modo migliore per fare prevenzione è sottoporsi a regolare controllo periodico.
Tumore del collo dell'utero: cause e prevenzione
Valeria Sabater

Scritto e verificato psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il tumore del collo dell’utero è il secondo tipo di cancro più comune nelle donne. È correlato a un’infezione causata dal virus del papilloma umano (HPV).

Sebbene esistano diversi tipi di tumore della cervice uterina, la maggior parte di essi è correlata a un’infezione trasmessa per via sessuale. È possibile prevenirli nelle prime fasi, ma occorre sottoporsi a controlli ginecologici periodici.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è che l’infezione da papillomavirus umano inizialmente può manifestarsi senza troppi sintomi. Tuttavia, se non trattata, potrebbe portare al cancro.

Trattandosi di una delle malattie femminili più gravi, essere informate è una questione di vitale importanza.

Che cos’è il tumore del collo dell’utero?

Come tutti i tumori, questa malattia ha avvio nella proliferazione delle cellule del tessuto che riveste la cervice.

  • Va ricordato che la cervice collega il corpo dell’utero con la vagina. Subisce cambiamenti negli anni, soprattutto durante il parto, quando si dilata per permettere il passaggio del bambino.
  • Il processo attraverso il quale le cellule sane della cervice diventano cancerose è lento. Nella prima fase si parla di cellule precancerose per diventare, in seguito, potenzialmente cancerose.
  • Tutto questo può essere rilevato al microscopio. Il controllo si esegue con un semplice test attraverso ‘raschiamento’ del tessuto dalla cervice.
  • È bene sapere che il tipo più comune di tumore del collo dell’utero è il carcinoma a cellule squamose.
  • Va anche notato che, a volte, le cellule precancerose possono non svilupparsi in cellule cancerose e quindi restare dormienti senza mai sviluppare il cancro. Ma, quando avviene, danno corso ad una malattia molto invasiva.

Cause del tumore del collo dell’utero

Come abbiamo sottolineato all’inizio, è un cancro molto aggressivo che colpisce ogni anno centinaia di migliaia di donne in tutto il mondo. Pertanto, è consigliabile conoscerne le principali cause:

  • Il papillomavirus umano (HPV) è la causa più comune di questa malattia.
  • In realtà, non si parla di un singolo virus, ma di 150 ceppi. Alcuni causano la crescita incontrollata delle cellule a partire da un papilloma (o verruca).
  • Il virus HPV può indurre lo sviluppo dei classici papillomi sulle labbra o sui piedi. Il contagio potrebbe avvenire anche attraverso il semplice contatto con la pelle. Tuttavia, il metodo di trasmissione più comune è il contatto sessuale.

In quest’ultimo caso, sia i genitali maschili che quelli femminili possono sviluppare HPV a basso o alto rischio (correlato al cancro).

Fattori di rischio

Papilloma-virus umano

L’infezione da HPV è piuttosto comune, ma nella maggior parte dei casi viene risolta con le difese immunitarie o con cure adeguate. Ma a volte la malattia diventa cronica e può portare al cancro.

Perché in alcuni casi sì e in altri no? Oltre alle cause originarie di questa malattia, bisogna tenere conto dei fattori di rischio. Sono elementi che, se combinati tra loro, possono spingere le cellule precancerose a evolvere in cellule cancerose.

In altre parole, aumentano le possibilità che il papillomavirus umano porti al cancro.

  • Una donna fumatrice che contrae l’HPV ha maggiori possibilità che le cellule precancerose della cervice si trasformino in cancerose.
  • Altri possibili fattori scatenanti sono avere diversi partner sessuali e la multiparità (5 o più parti).

Come prevenire il tumore del collo dell’utero

Vaccini per prevenire il tumore del collo dell'utero.

Vaccinarsi contro il papillomavirus umano

Molti specialisti consigliano di vaccinarsi per prevenire il cancro del collo dell’utero.

  • I tre vaccini esistenti sono il bivalente (Cervarix), il quadrivalente (Gardasil) e il nonavalente.
  • Proteggono da diversi tipi di infezioni e tumori della vagina e della cervice.
  • La somministrazione è consigliata durante l’adolescenza, tra i 9 e i 14 anni. Tuttavia, si può fare fino a 26 anni di età. Tra i 26 e i 45 anni è possibile in alcuni casi, ma è sempre necessario consultare uno specialista.

Va detto che il vaccino non protegge contro l’intera varietà di virus associati all’HPV.

Sottoporsi a regolari test HPV

Come abbiamo detto, questo tipo di cancro può essere diagnosticato nelle sue fasi iniziali. Per questo è necessario sottoporsi a visita ginecologica annuale e test periodici.

L’esame HPV consiste nella semplice raccolta di un campione di cellule dalla cervice e dal canale cervicale, da analizzare in laboratorio.

Una sessualità sana e sicura

Avere molti partner sessuali o non usare buoni sistemi di protezione come il preservativo, può esporre a maggior rischio di contrarre il virus del papilloma o qualsiasi altra malattia sessualmente trasmissibile.

Una vita sessuale regolare (insieme ad altre buone abitudini di vita) permette di prevenire più di un problema di salute e godere di una migliore qualità di vita.

Evitare di fumare

 

 

 

 

 

 

Smettere di fumare.

Di per sé, il fumo non è causa dello sviluppo del cancro cervicale. Tuttavia può essere un fattore di rischio.

Nelle donne fumatrici, è possibile che le difese non siano più così efficaci da far fronte a un’infezione da HPV. Col tempo, le cellule precancerose potrebbero diventare invasive. Questo è uno dei tanti motivi per cui è altamente consigliabile smettere di fumare.

Prevenire: una questione di buone abitudini

Per prevenire il cancro del collo dell’utero, occorre cambiare le abitudini dannose. Può sembrare complicato in alcuni casi, ad esempio quando si tratta di smettere di fumare, ma non è impossibile.

Inoltre, rispettare il calendario delle visite periodiche dal ginecologo permette di prevenire questo tipo di malattia e molte altre. Il modo migliore per farlo è diagnosticarle tempestivamente per trattarle sul nascere.


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