Le ulcere peptiche sono erosioni o ferite a carico della mucosa dello stomaco. Quando si presentano nella prima porzione dell’intestino tenue, prendono il nome di ulcere gastroduodenali. Scopriamo di più su queste fastidiose ulcere.
Quali sono le cause delle ulcere gastroduodenali?
- Eccessiva acidità di stomaco: il mancato equilibrio dei succhi gastrici a causa dell’eccessiva produzione di acido cloridrico (necessario per la digestione), può causare la comparsa di ulcere peptiche.
- Antinfiammatori non steroidei (FANS): un consumo prolungato di farmaci antinfiammatori come l’ibuprofene, usato per calmare il dolore, l’infiammazione e la febbre, aumentano il rischio di un’emorragia digestiva e di complicazioni dell’ulcera.
- Stress, tabacco o alcol: tutti fattori che favoriscono la comparsa di ulcera peptica.
Oltre a questi fattori, di recente è stata riscontrata una relazione diretta tra l’ulcera gastroduodenale e l’infezione causata dal batterio Helicobacter pylori. La morfologia a spirale caratteristica di questo batterio lo aiuta a penetrare nella mucosa gastrica aderendovi e producendo tossine che provocano lesioni e infiammazione.
Si stima che circa il 50% della popolazione mondiale possa essere affetta da H. pylori, anche se soltanto il 15% di chi è colpito da questo microorganismo arriva a sviluppare un’ulcera.
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Quali sono i sintomi delle ulcere gastroduodenali?
I sintomi più comuni legati alle ulcere gastroduodenali sono i seguenti:
- Dolore addominale: sintomo principale dato dalla sensazione di bruciore o infiammazione alla bocca dello stomaco. Di solito si calma ingerendo cibo o farmaci antiacidi. In caso di ulcera, il dolore è più intenso subito dopo i pasti.
- Pirosi o sensazione di bruciore a carico dell’esofago.
- Nausea o vomito.
- Disturbi nel transito intestinale e gonfiore o distensione addominale.
L’ulcera può anche essere asintomatica, ovvero non provocare particolari fastidi. In questi casi, può essere diagnosticata quando la situazione si aggrava e si presentano le seguenti complicazioni:
- Emorragia digestiva: può trattarsi di ematemesi (il paziente vomita sangue) o di melena (presenza di sangue nelle feci).
- Perforazione: l’ulcera si fa via via più profonda fino a perforare la mucosa gastrica.
- Stenosi pilorica: si presenta quando il tratto che unisce stomaco e duodeno si restringe e la persona si sente sazia dopo aver mangiato appena un boccone.
Come si diagnostica?
La diagnosi di ulcera gastroduodenale viene formulata in funzione della storia clinica del paziente, dei sintomi che presenta e degli esami e prove complementari ritenuti opportuni dal medico.
I metodi diagnostici sono di norma centrati sulla visualizzazione dell’ulcera e l’individuazione del batterio Helicobacter pylori.
- Metodi centrati sulla visualizzazione dell’ulcera
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- Endoscopia digestiva per via orale: viene introdotto un tubicino attraverso la bocca e l’esofago. Una piccola telecamera all’estremità permette di visualizzare per intero l’apparato digerente e individuare eventuali anomalie. Se viene individuata una lesione ulcerosa, si effettua una biopsia per recuperare un campione di tessuto da analizzare.
- Metodi centrati sull’individuazione del batterio Helicobacter pylori:
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- Test sierologici per individuare la presenza di anticorpi contro il microorganismo.
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- Esami delle feci per verificarne la presenza negli escrementi.
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- Urea breath test: il paziente beve una soluzione di urea marcata con un isotopo del carbonio, per poi soffiare all’interno di un tubo. Ciò permette di verificare se la Co2 esalata contiene carbonio marcato, confermando così che il batterio è stato metabolizzato, dunque che è presente.
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In cosa consiste il trattamento?
Il trattamento delle ulcere gastroduodenali consiste nel calmare i sintomi e il dolore attraverso appositi farmaci.
Farmaci antiacidi e gastroprotettori
- Inibitori della pompa protonica: ad esempio il conosciuto omeprazolo, incaricato di bloccare la secrezione di acidi gastrici.
- Antagonisti dei recettori istaminici H2: un esempio è la ranitidina.
Farmaci indicati per il trattamento del batterio Helicobacter pylori
Per eliminare questo microorganismo bisogna ricorrere a un inibitore della pompa protonica che ridurrà le secrezioni acide dello stomaco, insieme ad antibiotici mirati a eliminare il batterio.
Si somministra per qualche giorno e dopo il trattamento si ripete il breath test che confermerà o meno la scomparsa del microorganismo.
In caso di complicazioni, come sanguinamento o perforazione, è richiesto un trattamento specifico tramite endoscopia. Si individua l’ulcera sanguinante e si cauterizza l’emorragia. In caso di perforazione, sarà necessario un intervento chirurgico urgente.
Prevenire le ulcere gastroduodenali
È possibile prevenire le ulcere evitando l’abuso di antinfiammatori non steroidei, bevande ricche di caffeina e il fumo, nonché seguendo una dieta sana. Queste abitudini aiuteranno a prevenire la comparsa di ulcera gastroduodenale.
Bibliografia
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