Abitudini comuni che possono rivelarsi nocive

Anche se pettinare i capelli dopo lo shampoo ci sembra il metodo più naturale, è meglio attendere che siano già asciutti, altrimenti rischiamo di danneggiarli.

8 abitudini comuni che possono danneggiarci

In genere, non ci soffermiamo mai a pensare se le azioni che svogliamo nella quotidianità siano positive o negative.  Tuttavia, esistono alcune abitudini comuni che possono rivelarsi nocive sia per l’aspetto fisico che sul piano della salute.

Se non ce ne accorgiamo in tempo, rischiamo di ritrovarci con un problema imminente o addirittura irreversibile. Ecco perché abbiamo deciso di condividere con voi, le otto abitudini comuni che possono rivelarsi nocive a nostra insaputa.

Abitudini comuni che possono rivelarsi nocive

1. Accavallare le gambe

È decisamente una posizione molto comune tra le donne ed è anche considerata un gesto d’eleganza. Quando teniamo le gambe accavallate, tuttavia, il flusso sanguigno viene alterato e ridotto, causando alcuni problemi come le vene varicose.

Si tratta inoltre di una postura che favorisce il mal di schiena e lo sviluppo di problemi legati agli organi riproduttivi. Ciò è dovuto alla pressione esercitata sulla gamba per lunghi periodi di tempo.

Leggete anche: Malattia varicosa: sintomi, cause, diagnosi e terapia

2. Fare la doccia con l’acqua calda

Donna sotto la doccia

Per la maggior parte delle persone si tratta di un gesto gradevole e rilassante. In realtà le alte temperature danneggiano la pelle. Al pari di una scottatura dovuta a una prolungata esposizione al sole, l’acqua troppo calda altera il naturale equilibrio cutaneo.

Per questo motivo, in alcuni casi può portare alla comparsa di irritazione, prurito o secchezza. Si raccomanda, pertanto, di abbassare la temperatura dell’acqua e di ridurre il tempo da trascorrere sotto la doccia.

E non dimenticate di usare dei prodotti idratanti che non siano troppo aggressivi. Se possibile, evitate quelli con profumazioni troppo intense e con granuli, che potrebbero lesionare la cute.

3. Pettinare i capelli subito dopo la doccia è una delle abitudini comuni che possono rivelarsi nocive

Si tratta di una delle abitudini più diffuse, eppure può compromettere la salute dei capelli, perché quando sono bagnati, sono molto più fragili. Se li pettiniamo quando sono ancora bagnati, le probabilità che si spezzino o cadano sono maggiori.

Per mantenere i capelli sani, si consiglia di asciugarli con un asciugamano morbido. Quindi lasciateli asciugare naturalmente prima di pettinarli. Indipendentemente dalla loro lunghezza, iniziate sempre a spazzolarli dalle punte.

4. Esfoliazione troppo frequente

Crema esfoliante allo zucchero

Siamo portati a credere che l’uso di esfolianti contribuisca a donarci un viso privo di imperfezioni. Il problema è che spesso si esagera con il loro uso quotidiano e ciò causa l’aumento della produzione di sebo o, al contrario, di secchezza cutanea.

I dermatologi non consigliano di usare le creme esfolianti; al loro posto, è meglio preferire i peeling a base di acido lattico o acido glicolico.

5. Adottare la posizione del pensatore

È una postura alquanto comune che si addotta spesso senza rendersene conto, di solito quando si è concentrati nella lettura o davanti al computer.

Quando si assume questa posizione, la mano esercita una pressione sotto il mento. E, sebbene leggera, fa sì che l’osso ioide si muova costantemente e quasi in modo impercettibile.

Ciò si traduce in una scarsa irrorazione sanguigna dell’area, contribuendo alla formazione del doppio mento e favorisce l’invecchiamento precoce della pelle.

6. Toccarsi sempre il viso è una delle abitudini comuni che possono rivelarsi nocive

Linea del mento

In genere non ci accorgiamo di passare le mani sul viso tanto spesso quanto lo facciamo. È un gesto quasi automatico e non sempre con le mani pulite.

Questa azione, però, può causare diversi problemi alla pelle. Irritazione e acne sono tra i più comuni, in quanto la sporcizia e i batteri si accumulano sulle mani e passano direttamente in faccia.

Può interessarvi anche: Crema solare: come prepararla in casa

7. Mettere la protezione solare solo sul viso

Lo strato di ozono è sempre più ridotto,ne consegue che i raggi solari penetrano in modo più diretto, causando pertanto un danno maggiore alla nostra pelle. Spesso commettiamo l’errore di applicare la protezione solare solo sul viso, perché pensiamo sia la parte più esposta.

È fondamentale applicarla ogni volta che usciamo, ma anche sulle braccia, sul décolleté e su tutte le parti del corpo esposte ai raggi solari. Ciò impedirà l’invecchiamento precoce e la comparsa di macchie cutanee.

8. Andare a dormire senza struccarsi tra le abitudini comuni che possono rivelarsi nocive

Donna che dorme

Sarà capitato a tutte di tornare a casa così stanche da andare a letto senza neanche struccarsi. In questo modo, però, il trucco si accumula nei pori ostruendoli e causando un’infezione che può trasformarsi in acne.

Prima di andare a dormire, bisogna sempre struccarsi con un prodotto detergente, quindi lavare il viso e, infine, applicare una crema idratante.

Quelle esposte sono abitudini piuttosto comuni che spesso compiamo senza nemmeno accorgercene. Tuttavia, come abbiamo appena visto, possono produrre effetti dannosi sia per la bellezza che per la salute. Sta a voi evitarli!

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Kays, S. J. (1999). Preharvest factors affecting appearance. Postharvest Biology and Technology. https://doi.org/10.1016/S0925-5214(98)00088-X
  • Bellentani, S., Saccoccio, G., Costa, G., Tiribelli, C., Manenti, F., Sodde, M., … Brandi and the Dionysos Study Group, G. (1997). Drinking habits as cofactors of risk for alcohol induced liver damage. Gut. https://doi.org/10.1136/gut.41.6.845
  • Cash, T. F. (2012). Encyclopedia of Body Image and Human Appearance. Encyclopedia of Body Image and Human Appearance. https://doi.org/10.1016/C2010-1-66177-9
Torna in alto