Alghe in cucina e valori nutrizionali

Grazie al loro elevato contenuto di vitamine e minerali, il consumo di alghe può essere molto positivo per il trattamento di anemie e altre condizioni che determinano una carenza di nutrienti.

Alghe in cucina

Avrete sicuramente sentito parlare dell’uso delle alghe in cucina e forse vi sarete chiesti come si mangiano? dove si comprano? bisogna bollirle?

Nell’articolo di oggi parleremo di come usare le alghe in cucina e dell’apporto nutrizionale di questo ingrediente sempre più diffuso nella gastronomia popolare.

Diversi tipi di alghe

Alghe commestibili
Le alghe sono un ingrediente sempre più comune nei piatti della gastronomia di tutto il mondo.

Prima di lanciarvi nella degustazione delle alghe, dovete sapere che possono essere divise in tre grandi gruppi: brune, rosse e azzurre.

Le alghe brune

  • Nori: laver, sloke, ova marina e slake. Sono ricche di proteine e di vitamina A. Ottime insieme ad alimenti fritti.
  • Nishime Kombu: carweed, tangle e wrack. Apportano potassio e iodo, e danno un sapore dolce alle pietanze.
  • Ito Wakame: si abbinano bene ad altre verdure lesse e apportano calcio, vitamine B e C e potassio.
  • Hiziki: sono molto buone insieme ai tuberi come le carote o le barbabietole. Contengono grandi quantità di potassio, calcio e ferro.
  • Arame: di consistenza morbida e sapore delicato, ricca di iodio e calcio.
  • Alaria: dabberlocks, murlins e wing keep. Sono ricche di minerali e vitamine e si usano per preparare zuppe.

Le alghe rosse

  • Dulse: si abbinano perfettamente a cereali cucinati e apportano ferro, fosforo e potassio.
  • Agar-agar: shiro kanten. È una specie di gelatina delicata e molto nutriente, ricca soprattutto di fibre.
  • Carragaheen: muschio d’Irlanda. Possiede grandi quantità di carboidrati complessi, oltre a calcio e potassio.

Le alghe azzurre

  • Spirulina: ricca di amminoacidi e proteine. Si vende in forma di compresse o in polvere, da aggiungere a cereali, yogurt, succo di frutta o bicchiere di latte.

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Consigli per usare le alghe in cucina

Alga kombu
Si consiglia di reidratare le alghe prima di mangiarle.
  • Se hanno troppo sale o sabbia, dovrete lavarle accuratamente in abbondante acqua fredda.
  • Tutte le alghe, a prescindere dal gruppo di appartenenza, devono essere messe in ammollo per almeno 20 minuti, perché recuperino dimensioni e volume iniziali. Possono crescere fino a 7 volte.
  • Le alghe verdi, quando sono reidratate, possono essere tagliate in listarelle, seguendo la linea di crescita. Quelle rosse possono essere sminuzzate, cucinate intere o essere sbriciolate da secche, mentre l’agar-agar può essere tagliato prima o dopo di essere messo in ammollo.

Consigli di preparazione

  • Le alghe Wakame, nori, clorela, kelp, spirulina e dulse possono essere consumate crude.
  • L’alga Kombu, invece, ha bisogno di almeno 45 minuti di ammollo e poi di mezz’ora di cottura. Il brodo ottenuto può essere usato per preparare una zuppa o una salsa, oppure per cucinare dei legumi e dare un sapore diverso.
  • Le alghe Hijiki è meglio mangiarle in inverno, perché hanno un sapore forte e se ne usa una quantità molto piccola. Possono essere usate come ingrediente per zuppe, stufati o budini. È importante farle rinvenire in acqua per 30 minuti e cucinarle per un’altra mezz’ora. Si sconsiglia di consumarle riscaldate.
  • Anche se l’alga Wakame puo essere aggiunta a decine di pietanze, è l’ingrediente per eccellenza della zuppa di miso. Ha bisogno di circa 15 minuti di idratazione e 10 minuti di cottura. Può essere anche mangiata cruda in insalata.
  • Nel caso dell’alga nori, invece, non è necessario l’ammollo. Si può tostare in padella fino a ottenere un tono fra il dorato e il verde. Poi si taglia a pezzetti con una forbice e si tritura con le mani quando è tiepida, spolverandola su zuppe o cereali.
  • L’alga kanten si usa principalmente per preparare salse fredde, creme, budini, insalate, gelatine di frutta o come addensante.

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Tutti i buoni motivi per includere le alghe in cucina

1. Hanno un grande valore nutrizionale

  • Sono ottime per i diabetici: avendo un sapore dolce, ma zuccheri complessi, non aumentano i livelli di glucosio nel sangue.
  • Eccellenti per i vegetariani: offrendo grandi quantità di proteine, le alghe sono un alimento molto interessante per i vegani e i vegetariani. La spirulina, ad esempio, ha un contenuto proteico più elevato dell’uovo, del pesce e della carne.
  • Soddisfano il fabbisogno giornaliero di ferro: soprattutto la spirulina, che ne contiene in abbondanza, sei volte di più rispetto ai cereali e agli spinaci. È un ottimo alimento per combattere l’anemia o la debolezza in generale.
  • Sono ottime contro l’ipertensione: regolano il sistema cardiovascolare e aiutano a combattere la pressione arteriosa alta.

2. Mantengono sano il nostro organismo

  • Migliorano la vista: grazie al loro elevato contenuto di vitamina A. Si consiglia soprattutto l’uso di alga Nori e di spirulina.
  • Calmano la tosse: e sono altrettanto efficaci contro l’influenza e il raffreddore. Nella medicina tradizionale si usano come tonico per il sistema respiratorio, mescolando miele e succo di limone.
  • Mantengono pelle e capelli sani: grazie al contenuto di vitamina A (superiore a quello delle germe di grano), conosciuta come la vitamina della bellezza e della longevità. Alcune alghe contengono anche zinco, efficace per il trattamento dell’acne. Altre invece rendono i capelli brillanti.
  • Fanno bene a ossa e denti: le alghe iziki secche hanno 15 volte più cacio del latte. Come la spirulina e la wakame, sono consigliate per prevenire l’osteoporosi o per aiutare a ricostruire un osso fratturato.

3. Proteggono l’apparato digerente

  • Facilitano la digestione e il transito intestinale se mangiate insieme ai legumi, grazie al loro apporto di fibre. Lo stesso avviene quando vengono mangiate insieme ad alimenti fritti, di cui permettono una migliore digestione.
  • Depurano l’intestino: lo puliscono grazie all’acido alginico. Eliminano le tossine che si depositano sulle pareti del colon e sono un ottimo rimedio naturale contro la colite.
  • Abbassano il colesterolo grazie a un 5% di grassi insaturi, che permettono di ridurre il colesterolo “cattivo”. Non contengono grassi saturi e le fibre facilitano la diminuzione dell’accumulo di grassi.

Dopo aver scoperto tutti questi benefici per la salute, sarete sicuramente pronti per lanciarvi nell’uso delle alghe in cucina e introdurle nella vostra dieta in modo regolare.

Potete aggiungerle ai vostri piatti tradizionali o creare ricette uniche a base di questi vegetali marini. Buon appetito!

 

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