Allergia agli additivi alimentari: sintomi e trattamento

Anche se i dati in nostro possesso sono ancora scarsi, sappiamo che esiste un numero importante di casi di allergia agli additivi alimentari. Questa allergia non è una semplice intolleranza, bensì provoca reazioni immunitarie che potrebbero mettere a repentaglio la vita di chi ne soffre.

Ragazza che fa la spesa

L’allergia agli additivi alimentari è un problema che spesso passa inosservato, perché viene confuso con l’intolleranza a un alimento. In realtà si tratta di due fenomeni differenti, che tuttavia possiedono un’origine comune e presentano sintomi simili.

Nel caso dell’intolleranza alimentare, l’apparato digerente si irrita perché la persona ha difficoltà ad assimilare adeguatamente un alimento o un additivo alimentare. Nel caso dell’allergia agli additivi alimentari e agli alimenti in generale, invece, il sistema immunitario reagisce in maniera sproporzionata, al punto da mettere a rischio la vita della persona.

In generale, la gente dedica molta più attenzione alle intolleranze o alle allergie alimentari piuttosto che all’allergia agli additivi alimentari. La ragione è dovuta al fatto che, anche se queste ultime sostanze sono presenti nella maggior parte degli alimenti processati, chi le consuma ignora il loro pericolo potenziale.

Gli additivi alimentari

Gli additivi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte agli alimenti processati nel corso della loro elaborazione. Consentono di modificare l’alimento in termini di sapore, consistenza, colore, aroma o tempo di conservazione. Queste sostanze vengono aggiunte con il nullaosta delle autorità sanitarie e devono comparire sull’etichetta del prodotto.

L’allergia agli additivi alimentari si verifica quando l’organismo rileva una di queste sostanze come potenzialmente pericolosa. Di conseguenza, si scatena una reazione immunologica destinata ad attaccare l’additivo, presentando sintomi che possono arrivare a essere molto gravi.

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Sintomi dell’allergia agli additivi alimentari

Donna con reazioni cutanee a causa della allergia agli additivi alimentari
L’allergia agli additivi alimentari può manifestarsi attraverso sintomi a livello respiratorio o cutaneo. Nei casi più gravi porta a una reazione grave nota come anafilassi.

I sintomi dell’allergia agli additivi alimentari possono variare notevolmente. Tuttavia, i più frequenti sono quelli di carattere respiratorio, in particolare asma e rinite; e quelli a carattere cutaneo, principalmente orticaria, e le diverse forme di dermatite.

I sintomi possono evolvere fino a scatenare una grave reazione chiamata anafilassi, che è potenzialmente mortale. Si presenta in maniera rapida e violenta ed è dovuta al rilascio massiccio di istamina e altre sostanze. Porta alla costrizione delle vie respiratorie ed eventualmente alla morte.

Attualmente, si ritiene che una percentuale di casi di orticaria cronica compresa tra il 5% e il 10% sia dovuta all’allergia agli additivi alimentari. Tuttavia, la cifra potrebbe essere perfino superiore. Al giorno d’oggi, l’intolleranza a determinati alimenti può rappresentare un segnale di allarme che dovrebbe essere sottoposto all’attenzione dell’allergologo.

Rischio potenziale di alcuni additivi

Ogni additivo alimentare è in grado di provocare reazioni diverse. Alcuni, però, presentano un potenziale di rischio più elevato. Sono i seguenti:

  • Antiossidanti. Sono stati registrati casi di orticaria e dermatite atopica causati dall’ingestione di cibi contenenti antiossidanti industriali. In pochi casi ne derivano episodi di broncospasmo.
  • Diossido di zolfo e solfiti. I solfiti possono provocare sintomi respiratori, come riniti e ricadute acute negli asmatici. Potrebbero anche causare dermatite da contatto, orticaria o problemi digestivi.
  • Nitrati e nitriti. Sono associati all’aggravamento della dermatite atopica e a casi di reazioni allergiche gravi.
  • Acido benzoico e benzoati. Sono gli additivi maggiormente associati a reazioni allergiche. Provocano ricadute acute di dermatite atopica e asma, orticaria, mal di testa, emicrania, difficoltà di concentrazione e iperattività.
  • Metilcellulosa. Viene associata a reazioni nocive a livello gastrointestinale.
  • Gelatina E441. Si tratta di un addensante che può causare reazioni allergiche gravi.
  • Gomma di guar e gomma adragante. La prima può provocare problemi gastrointestinali. La seconda può aggravare la dermatite atopica o causare orticaria.
  • Glutammato monosodico. Può provocare reazioni allergiche gravi.
  • Coloranti. Sono in grado di causare reazioni allergiche lievi, medie o, in poche occasioni, gravi.

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Trattamenti

Alimenti processati
Per tenere sotto controllo l’allergia agli additivi alimentari è necessario evitare gli alimenti processati che contengono tali sostanze. Al loro posto, bisogna scegliere cibi freschi e naturali.

Non esiste alcun trattamento efficace per l’allergia agli additivi alimentari. L’unica scelta disponibile è quella di eliminarli dalla dieta. Tuttavia, potrebbe trattarsi di un compito difficile, dal momento che al giorno d’oggi sono davvero tanti gli alimenti che contengono additivi con un potenziale allergico.

Per di più, a volte gli additivi non vengono identificati con il loro nome, ma con un numero di riferimento. È importante fare ricerche sul nome dei componenti che corrispondono a un determinato numero o codice. La contromisura migliore, quindi, è quella di evitare gli alimenti precotti o preparati, di origine industriale.

Minore è la misura in cui un alimento è stato processato in maniera industriale, minore è la quantità degli additivi che contiene. La dieta migliore è quella formata da cibi freschi, di origine naturale. Inoltre, è importante evitare il consumo di alimenti dei quali non vengano espresse chiaramente le informazioni nutrizionali. In questi casi, la scelta migliore è quella di astenersi dal mangiarli.

Bibliografia

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