Ascesso renale: sintomi e trattamenti

Un ascesso renale è causato da infezioni delle vie urinarie che iniziano dalla vescica, per poi passare ai reni e alla zona circostante.

Reni infiammati

Un ascesso renale è un accumulo di pus nell’area che circonda uno o entrambi i reni. Nella maggior parte dei casi è il risultato della rottura di un ascesso corticale acuto.

Gli ascessi renali sono associati a morbilità e a tassi elevati di mortalità, dovuti alla difficoltà di diagnosi. Si manifestano intorno ai 46 anni, con un’incidenza dell’80% tra le donne.

Sono poco frequenti nei bambini, ma le conseguenze su di loro possono essere gravi. Tra questi danni annoveriamo la sepsi, il danno renale grave o persino la perdita del rene.

Fattori di rischio dell’ascesso renale

Persona con mani sulla schiena per il dolore ai reni

Sono stati identificati diversi fattori che favoriscono la predisposizione allo sviluppo di ascessi renali. Tra i più importanti ricordiamo:

  • Diabete mellito.
  • Litiasi renale.
  • Presenza di infezione alle vie urinarie.
  • Reflusso vescico-ureteale.
  • Trauma.
  • Neoplasie.
  • Malattia epatica.

Il 40% dei pazienti presenta molteplici fattori di rischio associati. I pazienti con una diagnosi di diabete che dura da oltre 10 anni hanno bisogno di una terapia più intensa e di nefrectomia, con una frequenza maggiore del normale.

La durata dei sintomi prima della diagnosi è, in media, di 11 giorni. Tuttavia, solo il 35% dei pazienti riceve una diagnosi corretta a seguito di ricovero ospedaliero. Ciò si deve alla mancanza di specifici dati clinici.

Cause

Un ascesso renale è causato da infezioni delle vie urinarie, a partire dalla vescica. In un secondo momento, esse colpiscono i reni e, quindi, la zona a essi circostante.

Anche un intervento chirurgico alle vie urinarie o all’apparato riproduttivo, oppure un’infezione del flusso sanguigno possono determinare lo sviluppo di un ascesso renale.

I calcoli renali costituiscono il principale fattore di rischio di un ascesso renale, poiché bloccano il flusso urinario. Questo favorisce la proliferazione dell’infezione e i batteri tendono ad attaccarsi ai calcoli. A questo punto, gli antibiotici non sono più in grado di distruggerli.

I calcoli sono riscontrati in una percentuale che varia tra il 20% e il 60% dei pazienti affetti da ascesso renale. Altri fattori di rischio sono il diabete, la presenza di vie urinarie anomale, un trauma e il consumo di droghe per endovena.

Leggete anche: Dolore ai reni: 6 bevande per combatterlo

Sintomi e diagnosi

Uomo che prova dolore a causa di un ascesso renale

Alcuni dei sintomi dell’ascesso renale sono brividi, febbre, sudorazione e dolore intercostale o addominale. Tuttavia, il dolore può diffondersi all’inguine o dalla gamba in giù. Inoltre, può manifestarsi sensibilità alla schiena.

Gli esami per la diagnosi includono:

  • Analisi del sangue ed emocoltura.
  • Tomografia computerizzata.
  • Analisi delle urine con urinocoltura.

Trattamento

Il drenaggio degli ascessi, sia percuteneo o con intervento chirurgico, è il trattamento più indicato. Per intervenire sull’ascesso renale, il pus va drenato a mezzo catetere, che verrà posizionato per via cutanea o chirurgica.

Allo stesso tempo, verranno somministrati antibiotici, inizialmente per via venosa. In seguito, il trattamento può proseguire per via orale, quando l’infezione inizierà a migliorare. Il drenaggio aperto è l’opzione che ha maggiori probabilità di successo contro l’ascesso renale.

Potrebbe interessarvi anche: Sapete quali sono i migliori antibiotici naturali?

Antibiotici per l’ascesso renale

Gli antibiotici sono in prima linea per il trattamento dell’ascesso renale. I farmaci e la posologia dipendono, però, dallo stato di salute del paziente. Tuttavia, bisogna anche tenere conto dei batteri riscontrati nell’analisi delle urine.

In linea di massima, segnali e sintomi di un’infezione renale iniziano a sparire a pochi giorni dall’inizio del trattamento. Tuttavia, potrebbe essere necessario continuare ad assumere antibiotici per un’ulteriore settimana o più.

Si consiglia di eseguire un’altra coltura delle urine per essere sicuri che l’infezione sia sparita. Se l’infezione dovesse persistere, bisognerà procedere con un altro trattamento a base di antibiotici.

In caso di infezione grave, potrebbe essere necessario il ricovero. In tal caso, la terapia includerebbe antibiotici e liquidi somministrati per via endovenosa.

Per calmare il malessere durante il processo di guarigione da un’infezione renale, potreste adottare una serie di misure, come:

  • Applicare calore con un impacco termico sull’addome, sulla schiena o sul costato, in modo da alleviare i dolore.
  • Assumere analgesici: per abbassare la febbre o ridurre il malessere, possono essere assunti analgesici come il paracetamolo o l’ibuprofene.
  • Bere liquidi: mantenere un corretto livello di idratazione può contribuire a eliminare i batteri delle vie urinarie. Si consiglia di evitare il caffè e l’alcol fino a totale guarigione dell’infezione.

Per concludere, gli ascessi renali sono complicazioni gravi a cui dobbiamo prestare attenzione. In caso notiate uno dei sintomi menzionati, si consiglia di rivolgersi a uno specialista per ricevere la corretta diagnosi ed evitare che il problema sfoci in conseguenze peggiori.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • SeattleCloud. (2011). Abseso renal y perinefrítico. In Urología Práctica.

  • Castañeda-Hernández, J. C., Lozano-Triana, C. J., Camacho-Moreno, G., & Landínez-Millán, G. (2017). Abscesos renales en pediatría: reporte de caso. Revista de La Facultad de Medicina. https://doi.org/10.15446/revfacmed.v65n4.59327

  • Goity F., C., Correa A., E., & Daniels S., P. (2012). Absceso renal en el embarazo TT  – Renal abscess in the pregnancy. Rev Chil Obstet Ginecol.

Torna in alto