Bambini con ADHD: consigli su cosa fare

Capire che un bambino con ADHD non è problematico, ma speciale, vi aiuterà a direzionare meglio i vostri sforzi.

Bambini con adhd e stress

Avere un figlio che soffre di Disturbo da Deficit dell’Attenzione e di Iperattività (dall’acronimo inglese ADHD o dall’italiano DDAI) può essere una sfida quotidiana, fatta di momenti di frustrazione e forte stress. Sebbene a volte possa sembrare difficile, garantire ai bambini con ADHD la migliore educazione possibile può diventare più facile grazie ad alcune strategie.

Le normali attività quotidiane di qualunque famiglia potrebbero non essere adatte a un bambino con ADHD, e le formule per l’educazione tradizionale molte volte non sortiscono alcun effetto.

Bisogna quindi capire che i bambini con ADHD hanno esigenze e reazioni diverse. Sono i genitori a dover cambiare il loro approccio alle varie situazioni.

Caratteristiche dei bambini con ADHD

Non tutti i bambini con ADHD hanno lo stesso comportamento, in quanto i sintomi possono variare di intensità e possono persino manifestarsi in modo isolato. Nella maggior parte dei casi, di fatto, si presentano solo uno o due di sintomi.

Le tre principali caratteristiche di questa condizione sono iperattività, disturbo dell’attenzione e impulsività. Ognuna di esse presenta sintomi ben specifici.

Casi di adhd
I bambini con ADHD tendono a manifestare sintomi associati all’iperattività, deficit dell’attenzione o impulsività.

Iperattività

  • Irrequietezza. Il bambino fatica a stare fermo.
  • Parla continuamente, anche quando non dovrebbe farlo.
  • Quando non parla emette dei suoni rumorosi.
  • Fa fatica a rilassarsi.
  • Lascia un’attività senza averla prima completata e passa a un’altra.
  • Si annoia in fretta delle cose.

Deficit dell’attenzione

  • Fatica a concentrarsi.
  • Fa fatica a mantenere a lungo la concentrazione.
  • Si distrae facilmente con ciò che lo circonda.
  • Non fa attenzione ai dettagli.
  • Ha la tendenza a non seguire ordini e istruzioni.
  • È disordinato e non riesce a tenere in ordine i compiti.
  • Dimentica dove ha lasciato le cose.
  • Cambia conversazione all’improvviso.

Impulsività

  • Il bambino è impaziente.
  • Agisce d’impulso, senza pensare a ciò che farà.
  • Interrompe le conversazioni o le attività degli altri.
  • Afferra spesso qualsiasi cosa a portata di mano.
  • Dà risposte aggressive o dominanti.
  • Non si lascia controllare o dominare.

Nel 70% dei casi di ADHD sono presenti anche altre condizioni associate, come ansia, depressione e disturbo post-traumatico da stress.

Come gestire i bambini con ADHD

Alcuni accorgimenti nel modo in cui ci rapportiamo ai nostri figli possono avere effetti molto positivi sul comportamento e la gestione delle varie situazioni. Alcuni approcci danno buoni risultati nell’educazione tradizionale, ma possono risultare dannosi nel caso dei bambini con ADHD.

No – Applicare il metodo della punizione

Rimproverare un bambino
Nei bambini con ADHD il rinforzo positivo e l’allenamento danno risultati migliori di quanto non faccia la punizione.

La maggior parte delle volte, quando un bambino con ADHD disobbedisce alle istruzioni o fa qualcosa che non dovrebbe, non lo fa per ribellione, quanto per distrazione.

Il Dr. Russell Barkley, psicologo esperto in Disturbo da Deficit dell’Attenzione e di Iperattività, ritiene che la punizione funzioni solo a brevissimo termine. Alla lunga, il bambino perderà la motivazione nei confronti delle richieste che gli vengono fatte. Proverà rabbia e frustrazione, dimenticherà presto la lezione e diventerà aggressivo.

Sì – Allenamento e strategie motivazionali specifici per gestire i bambini con ADHD

Da uno studio dell’Università dell’Ohio è emerso che l’allenamento e la ricompensa danno risultati positivi. Se desiderate che i vostri figli si dedichino a un’attività in particolare, le prime volte realizzatela insieme e congratulatevi quando ce la faranno da soli.

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No – Improvvisare le regole

I bambini con ADHD possono avere problemi nel capire e ricordare le regole di casa e del buon comportamento. Impararle e acquisirle potrebbe richiedere più tempo del solito, ma sarà ancora più difficile se vengono cambiate. Di sicuro verranno commessi degli errori, ma non per questo bisogna modificare di continuo una regola.

Sì – Stabilire regole chiare e permettere un margine d’errore

Le regole devono essere chiare e semplici, facili da seguire. Potete scriverle su un foglio di carta che attaccherete in un angolo visibile. L’apprendimento non avverrà da un giorno all’altro, quindi dovrete essere flessibili e pazienti nell’accettare gli sbagli. Ricordate di premiare in qualche modo i successi ed evitate le punizioni.

No – Accusare il bambino per le sue difficoltà

Quando esiste un problema, se il bambino non ubbidisce o non ascolta, resistete alla tentazione di accusarlo. Evitate di dirgli che è distratto o pigro. Non accusatelo per ciò che ha fatto o che non ha fatto, con frasi come “Perché non sei riuscito a farlo?” o “Perché lo hai fatto?”: di certo non avrà una spiegazione e la frustrazione aumenterà.

Sì – Lavorare in squadra per gestire i bambini con ADHD

Bambino felice e mamma
Discutere pazientemente dei problemi e cercare insieme una soluzione sarà un incentivo per rendere partecipi i bambini. 

Non cercate un colpevole, ma soluzioni insieme. Proponete al bambino di essere parte di questa soluzione. Usate frasi come “Abbiamo questo problema, come lo risolviamo?”. Lasciate che sia lui a proporre la strategia da attuare e, se è quella corretta, ricompensatelo a parole. Se la sua proposta non è la migliore, non scoraggiatelo, indirizzatelo verso la giusta soluzione.

“Quando si lavora in squadra con i figli per correggere i comportamenti negativi si crea un clima nel quale possono sentirsi amati e sostenuti”, spiega Carol Brady, psicologa infantile.

No – Dire di no senza riflettere

A volte non c’è bisogno di dire subito “no”, è meglio pensarci un po’ prima di vietare qualcosa in modo diretto. Altre volte il “no” è un prodotto delle nostre preoccupazioni o dell’abitudine di controllare piuttosto che un vero bisogno. Dunque, è meglio riflettere su un’altra possibile risposta.

Un’altra considerazione da fare è che i bambini con ADHD tendono a essere ribelli, e un eccesso di risposte negative può essere un deterrente di questo comportamento.

Sì – Usare sì per dire no

Se siete certi che la risposta corretta è “no”, cercate di darla in modo creativo con un “sì”. Proponete un’altra opzione e negoziate. Rendete il bambino partecipe di questa nuova proposta per stimolarlo. Questo non significa che non gli si debba dare mai una risposta negativa, ma cercate un modo carino per farlo.

No – Essere flessibili su quando andare a letto

I bambini con ADHD hanno difficoltà ad addormentarsi. Quando dormono poco, però, iperattività e distrazione aumentano.

Di conseguenza, è logico pensare che bisogna lasciarli dormire se hanno sonno durante la giornata, ma così facendo non dormiranno a sufficienza la notte e il loro corpo e la loro mente non saranno abbastanza riposati. Quando sono stanchi, ma non è il momento di andare a dormire, realizzate insieme altre attività che li incuriosiscano. 

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Sì – Stabilire un rituale per addormentarsi

Stabilite un rituale quando è l’ora di andare a dormire. Che sia per il riposino pomeridiano o la sera, fissate un orario per andare a dormire. Spegnete tutte le luci, ricreate un’atmosfera il più silenziosa possibile e aiutateli ad addormentarsi.

Evitate di dare ai bambini dolci, bevande con caffeina e qualunque altra sostanza eccitante. Mettete dei limiti al tempo che trascorrono davanti alla televisione. Insomma, create un rituale per aiutarli ad addormentarsi.

Altre considerazioni per gestire i bambini con ADHD

Non sottovalutate i farmaci

Farmaci per i bambini con ADHD
I progressi fatti nella farmacologia specifica per i casi di ADHD aiutano a tenere sotto controllo i sintomi.

Se il medico ha prescritto un farmaco bisogna essere rigidi nella somministrazione. I farmaci sono di grande aiuto per tenere sotto controllo i sintomi. Se avete dubbi o siete preoccupati in proposito, parlatene con il medico.

Seguite una routine di esercizi specifici per i bambini con ADHD

L’esercizio fisico aiuta a bruciare energie. Inoltre, aiutano i bambini a concentrarsi e a mettere un freno ai loro impulsi.

Suddividete i compiti in parti

Cose che possono sembrare facili per chiunque, possono rappresentare sfide di dimensioni titaniche per un bambino con ADHD. Per questo motivo si consiglia di suddividerle in piccole attività che possano essere più facilmente gestibili.

Aiutateli con un calendario scritto delle attività e distinguetele con colori che siano facili da distinguere e che le rendano facilmente riconoscibili. Non fate un’unica lista che potrebbe risultare difficile.

Gestire i bambini con ADHD riducendo le fonti di distrazione

Bambino davanti alla tv
Create un’atmosfera silenziosa e priva di distrazioni, soprattutto quando è il momento di studiare o di dormire.

Qualsiasi cosa intorno può catturare l’attenzione del bambino con ADHD. Nella misura del possibile, create un ambiente particolare per consentirgli di portare a termine le attività. Non accendete la televisione né i videogiochi nella stanza in cui dorme o dove fa i compiti; mettete a posto i giocattoli quando è l’ora di andare a letto e spegnete la televisione mentre mangia.

Prendetevi una pausa

Sia voi che i vostri figli avete bisogno di momenti di riposo. Loro hanno bisogno di fare delle pause tra un’attività e l’altra, per non sentirsi sovraccaricati. Non è bene nemmeno che dipendano continuamente da voi. Devono imparare ad avere fiducia in se stessi. Anche i genitori, d’altronde, necessitano di tempo libero per rilassarsi e non sentirsi sopraffatti.

Cercate l’aiuto di un professionista specializzato in casi di ADHD

Anche se pensate di riuscire a gestire tutto senza chiedere aiuto, sappiate che non è possibile. Uno psicologo esperto in ADHD vi offrirà gli strumenti per lavorare con i vostri figli e vi darà diverse opzioni.

Potete anche chiedere aiuto in casa con una baby-sitter specializzata, in modo da potervi riposare sapendo che i vostri figli sono in buone mani.

Bibliografia

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