Le donne incinte hanno spesso dubbi sui cibi e le medicine che possono consumare, soprattutto quando sperimentano disturbi comuni come bruciore di stomaco e reflusso. Il bicarbonato di sodio è un’alternativa naturale per calmare l’acidità di stomaco, ma può essere assunto in gravidanza?
Uno studio pubblicato sul Journal of Medical Toxicology mostra che il bicarbonato è un antiacido in grado di neutralizzare l’acidità dei succhi gastrici e, quindi, di migliorare i sintomi del bruciore di stomaco. Ti mostriamo cos’è, quali sono i suoi benefici e se c’è qualche rischio di usarlo durante la gravidanza.
Cos’è il bicarbonato di sodio?
Il bicarbonato di sodio è un composto cristallino bianco che ha un sapore leggermente alcalino. Si trova in natura, disciolto nelle sorgenti minerali e i suoi usi sono talmente vari che spaziano dalla cucina alla pulizia e all’igiene personale.
Il sale di Vichy, il bicarbonato di sodio o l’idrogenocarbonato di sodio, come è anche noto, possono agire come antiacido, come antisettico che cura le ulcere della bocca e come analgesico che riduce i piccoli mal di gola. Allo stesso modo, è ampiamente utilizzato dagli atleti che cercano di migliorare le proprie prestazioni durante un’intensa sessione di allenamento.
Questo prodotto è solubile in acqua, il che lo rende molto facile da usare: basta diluire un cucchiaino di caffè in mezzo bicchiere d’acqua. L’ideale è aspettare che l’effervescenza scompaia prima di berlo. Si consiglia sempre di consultare lo specialista, anche se non sei incinta.
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Vantaggi e svantaggi
Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Maternal-Fetal and Neonatal Medicine, l’assunzione di bicarbonato di sodio durante il travaglio aumenta le possibilità di avere un parto vaginale. Questo in relazione alla possibilità di terminare con un taglio cesareo fuori programma, sia per ragioni ostetriche croniche o d’urgenza.
Lo studio è stato condotto su 300 donne e 200 di loro hanno ricevuto ossitocina per accelerare le contrazioni. Gli altri 100 hanno ricevuto ossitocina e bicarbonato di sodio.
Questi ultimi avevano il 17% in più di probabilità di avere un parto vaginale. Questo perché il bicarbonato potrebbe controllare l’acidità dell’utero, facilitando il parto naturale. I meccanismi intrinseci di questo processo non sono chiari, ma è interessante che gli interventi chirurgici siano contenuti.
I professionisti consigliano il bicarbonato di sodio in gravidanza?
Nonostante quanto sopra, i professionisti sconsigliano l’assunzione di bicarbonato di sodio durante la gravidanza o l’allattamento. Il motivo è che non ci sono prove scientifiche sufficienti per escludere i suoi possibili rischi per la salute della madre e del bambino.
Ciò include il consumo di antiacidi che contengono bicarbonato, poiché possono causare accumulo di liquidi e aumentare la pressione sanguigna a causa del loro alto contenuto di sodio. Ricordiamoci che i quadri di ipertensione associati alla gravidanza sono gravi e possono innescare la preeclampsia, una condizione che mette a rischio la vita del feto.
Da parte sua, uno studio pubblicato sulla rivista Best Practice and Research Clinical Gastroenterology stabilisce che il bicarbonato di sodio non dovrebbe essere usato come rimedio in gravidanza. Ciò è dovuto ai possibili effetti teratogeni che ha, motivo per cui può causare malformazioni fetali.
Eventuali sintomi in gravidanza
Come abbiamo visto, il bicarbonato di sodio non è un’opzione consigliata durante la gravidanza. Infatti, presenta una serie di svantaggi o effetti collaterali che possono essere elencati di seguito:
- Aumenta la pressione sanguigna e favorisce la ritenzione di liquidi: il bicarbonato di sodio contiene sale, che può aumentare la pressione sanguigna e causare un gran numero di problemi per la salute del bambino e della madre. Il sale, tra le altre cose, può causare ritenzione di liquidi nelle gambe, nei piedi e nelle mani. Sono gli edemi, capaci di rallentare la circolazione e ridurre l’apporto di ossigeno ai tessuti.
- Disagio gastrico: questo composto è anche noto per essere la causa del disagio allo stomaco, come dolore, gas e crampi. Allo stesso modo, può causare una maggiore sensazione di sete. Può anche generare un effetto di rimbalzo, aumentando l’acidità.
- Interazione farmacologica: il bicarbonato di sodio può essere dannoso se assunto con determinati farmaci. È il caso dei farmaci antimicotici, dei preparati di calcio e dei sali di litio. Va inoltre considerato che la riduzione dell’acidità di stomaco, se non controllata, porta a una minore incorporazione di alcuni principi attivi e nutrienti al momento della digestione.
- Alcalosi sistemica: l’assunzione prolungata ed eccessiva di bicarbonato di sodio può aumentare il pH del corpo e causare alcalosi. È un’alterazione sistemica che può generare insufficienza multiorgano e morte.
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Da ricordare
Sebbene il bicarbonato di sodio sia un composto comunemente usato, bisogna limitarlo durante la gravidanza e l’allattamento. Gli esperti assicurano che non ci sono prove sufficienti per supportarne il consumo ed escluderne i rischi, tra cui l’aumento della pressione sanguigna, il disagio gastrico e l’interferenza con un numero significativo di farmaci.
Tuttavia, un’indagine ha collegato il suo consumo a una maggiore possibilità di avere un parto vaginale. Nonostante ciò, la sua assunzione dovrebbe essere sempre controllata da un professionista.
È possibile ricorrere a dei medicinali che contengono alginato sodio bicarbonato carbonato di calcio, opzione utilizzata come trattamento per il reflusso, per ridurre i sintomi e impedire agli acidi dello stomaco di entrare nell’esofago. Nel caso in cui lo autorizzino, è consigliabile comunque leggere il prospetto informativo e non consumarlo per molto tempo.
Bibliografia
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