Sapevate che nel cucinare le verdure è tanto importante la tipologia di cottura quanto il fatto di mangiarle?
In questo articolo vi sveliamo i segreti per estrarre tutto il potenziale delle verdure senza complicazioni seguendo alcuni semplici passi.
Quale olio usare?
Il primo passo è scegliere un olio vegetale di qualità che vi permetta di cucinare ad alte temperature. La maggior parte degli oli perde le sue proprietà e alcuni diventano addirittura tossici.
Gli oli più adeguati sono principalmente l’olio di cocco, seguito poi dall’olio d’oliva. Ambedue devono essere di prima spremitura a freddo e ancora meglio se biologici.
Gli altri oli a nostra disposizione, come quello di semi di girasole o di sesamo, non sono adatti al calore e vanno quindi usati per condire piatti già cotti.
Quale recipiente usare per cucinare le verdure?
È stato dimostrato che molti recipienti e utensili da cucina possono essere tossici a lungo andare. Essi rilasciano sostanze che si accumulano nell’organismo sotto forma di tossine. Difficili da eliminare, possono provocare malattie.
Utilizzate quindi di usare padelle e pentole in acciaio inossidabile, ferro fuso, vetro, ceramica o titanio. Evitate invece l’alluminio e il politetrafluoroetilene (teflon) poiché possono risultare cancerogeni con il passare del tempo.
Al vapore
Se cucinate le verdure al vapore, eviterete che perdano tutte le loro proprietà nell’acqua di cottura. Inoltre il colore e la consistenza si preserveranno maggiormente.
Si tratta di un modo molto leggero di cucinare dato che si evita di usare oli in eccesso.
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Saltate in padella
Un modo sano e veloce di cucinare le verdure è quello di saltarle in padella con un goccio d’olio. Potete usare anche un wok, padella che arriva dalla cucina orientale. Il wok permette di conservare molto bene il calore rendendo le verdure croccanti e senza perderne il sapore.
Al forno o alla brace
Anche queste due alternative sono molto salutari e permettono alle verdure di conservare sapore e proprietà. La brace o il barbecue, inoltre, doneranno loro anche uno squisito sapore affumicato.
Macerate
Alcune verdure che si potrebbero mangiare crude, ma sono troppo dure. Queste possono essere messe a macerare in una salsa di olio, aceto, sale marino, zucchero di canna, limone e spezie.
Lasciate macerare per almeno due ore in modo che si ammorbidiscano, così da poterle mangiare e digerire meglio.
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Fermentate
Potete preparare anche verdure fermentate per migliorare la funzione intestinale mettendole sotto conserva con acqua e sale (un cucchiaio di sale marino per mezzo litro d’acqua).
Lasciatele in un contenitore di vetro chiuso ermeticamente per almeno due settimane. In seguito mangiatele e conservatele in frigorifero.
Germogliate
Potete fare germogliare i semi di alcune verdure, come i broccoli o i porri, ed utilizzarli come contorno, in insalate, zuppe o frittate.
Mettete i semi in un contenitore umido. Non aggiungete acqua per evitare che si putrefacciano. Manteneteli a temperature calde fino a che le prime radici non iniziano a spuntare.
Tutti i germogli sono molto nutritivi. Sono ricchi di vitamine e sali minerali, e danno grande vitalità all’organismo. Inoltre, danno un tocco di originalità ai piatti.
I condimenti
Per cucinare usate sempre il sale marino ed evitate il sale raffinato poiché molto povero di sali minerali.
Inoltre, potete giocare con le spezie nel caso delle verdure meno saporite. Tra queste troviamo zenzero, cumino, paprika affumicata, origano, basilico fresco, pomodorini secchi e peperoncino. Queste sono eccellenti opzioni che possono anche facilitare la digestione.
Quando ci sono legumi
Se volete cucinare le verdure insieme a dei legumi, vi consigliamo di aggiungere allo stufato un po’ di alga kombu e cumino. In questo modo ammorbidirete i legumi e faciliterete anche la digestione.
Bibliografia
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