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Melanoma: impariamo a identificare i primi sintomi
· 26 Giugno 2015
È buona abitudine controllare la pelle almeno una volta al mese, per esempio dopo aver fatto la doccia. È necessario conoscere i nei, le lentiggini e le macchie di nuova formazione o che cambiano forma, colore e dimensioni
Il melanoma è una forma grave di tumore della pelle e il principale fattore di rischio è un’eccessiva esposizione al sole senza protezione. Ecco come identificare i primi sintomi.
Cosa c’è da sapere sul melanoma
Di sicuro, il primo passo per prevenire il cancro della pelle, una malattia sempre più frequente, è essere informati. Il melanoma ha origine nelle cellule che producono il pigmento che dà colore al derma (cioè, la melanina).
Può colpire non solo la pelle, ma anche gli occhi e persino gli organi interni, anche se quest’ultimo caso è molto raro.
Ancora non è chiara la causa precisa del melanoma, anche se è stato dimostrato che uno dei principali fattori di rischio è l’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti del sole, per molti anni di seguito e senza usare la giusta protezione.
Un’altra causa è l’uso di lampade abbronzanti, abitudine abbastanza diffusa d’inverno.
Se individuato in tempo, il melanoma può essere curato. Vediamo i fattori di rischio più importanti.
Età
Il rischio di sviluppare un melanoma aumenta con l’età e ne è soggetta in modo particolare la fascia compresa tra i 40-50 anni. Questo è dovuto anche ad una maggiore esposizione al sole, nel corso di tanti anni, che finisce per danneggiare il derma, rendendolo più vulnerabile agli agenti esterni.
Sesso
Vari studi hanno dimostrato che è più a rischio il sesso femminile, probabilmente perché l’abitudine di stendersi al sole per lunghi periodi di tempo è più diffusa tra le donne. Tuttavia, indipendentemente dalle abitudini, le donne sopra i 45 anni sono più a rischio a causa della menopausa e dei cambiamenti ormonali, fisici e mentali che comporta questa condizione.
Pelle chiara
La pelle chiara contiene meno pigmenti protettivi e, per questo motivo, i raggi UV sono più pericolosi. Chi ha i capelli biondi o rossi, gli occhi chiari e le lentiggini, è più colpito da questo tipo di malattia. Capelli scuri, occhi marroni o neri, sono una maggiore garanzia contro il cancro della pelle; ciò non significa essere esenti, ma semplicemente correre un rischio minore.
Se nella vostra vita vi siete scottati spesso in estate (fatto che avviene di frequente se avete la pelle chiara), allora il rischio di contrarre il melanoma è maggiore, poiché il derma è più sensibile dopo essersi rigenerato tante volte.
L’autoesame per prevenire il melanoma
Come per molte altre malattie, è bene fare un autoesame e tenere sotto controllo le alterazioni o i cambiamenti che subisce la pelle.
Nel caso specifico del tumore della pelle, è buona abitudine controllare la pelle almeno una volta al mese, per esempio dopo aver fatto la doccia. È necessario conoscere i nei, le lentiggini e le macchie di nuova formazione o che cambiano forma, colore e dimensioni.
Con uno specchio intero vi sarà più facile controllare tutto il corpo e con uno specchio più piccolo e maneggevole riuscirete a controllare le parti più difficili da raggiungere, come la schiena. Potete chiedere al vostro partner o a vostra madre di aiutarvi.
Occorre prestare particolare attenzione alle lesioni, le protuberanze, le imperfezioni e i cambiamenti inusuali.
I primi sintomi che indicano la presenza di un problema (che non sempre degenera in cancro) sono:
Alterazione dei nei esistenti.
Comparsa di nuovi nei, lentiggini o macchie dalla forma strana.
Proliferazioni dei nei o delle lentiggini (di solito, fino a un totale di 50 è normale).
Suppurazione o perdita di liquido dai nei.
I nei che possono diventare melanoma sono asimmetrici, con forma irregolare e bordi frastagliati. Cambiano colore con il passare del tempo e hanno una dimensione maggiore di 6 mm. Possono accompagnarsi ad altri sintomi, come prurito, desquamazione cutanea, perdita di sangue o liquido, diffusione del pigmento nella area concomitante.
Quando è necessario ricorrere al medico?
Se nel corso dell’autoesame viene notato qualcosa di insolito come la comparsa di nuove macchie o l’aspetto di quelle esistenti sembra strano, è necessario consultare un dermatologo. A seconda dei casi e del criterio del medico, questi potrà prescrivere una biopsia, ovvero l’estrazione di una piccola parte del neo, di una lentiggine o di una macchia sospetta per poterla analizzare.
Se i risultati indicano la presenza di un melanoma, la cura dipenderà dall’avanzamento della malattia. In base allo spessore e alla grandezza del neo il dermatologo deciderà il trattamento da adottare e se rimuoverlo. Potrebbe essere utile sottoporsi anche a una biopsia su altre zone del corpo, per assicurarsi che non ci siano complicazioni.
Tramite una piccola operazione, il cancro viene rimosso, insieme a una piccola percentuale di pelle sana, per evitare il rischio di diffusione. I casi più gravi possono richiedere operazioni più complicate oppure chemioterapia o radioterapia per distruggere le cellule cancerogene.
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