La tiroide è una ghiandola che controlla alcune funzioni molto importanti del nostro corpo, tra cui il metabolismo. Quando si sviluppano anomalie nella tiroide, anche molti organi del nostro corpo ne soffrono le conseguenze, il che scatena diversi problemi di salute. Stando alle statistiche internazionali, le anomalie della tiroide si manifestano principalmente nelle donne, soprattutto dopo i 40 anni e durante o dopo una gravidanza.
La principale funzione della tiroide è la produzione di tre ormoni: la tiroxina (T4), la tri-iodotironina (T3) e la calcitonina. La T4 e la T3 sono gli ormoni relazionati con il metabolismo del nostro corpo e stimolano quasi tutte le cellule, che a loro volta contribuiscono alle nostre funzioni vitali. Considerando che si tratta di una ghiandola così importante, è necessario tenerla sotto controllo per poter identificare qualsiasi possibile anomalia che potrebbe sfociare in un problema più grave.
In generale non ci sono dei chiari sintomi che ci permettono di identificare dei malfunzionamenti della tiroide nelle prime fasi delle anomalie, anche se esistono alcuni sintomi che sono dei chiari segnali d’allarme. Per questo motivo, il ruolo delle analisi cliniche è fondamentale, poiché tramite test diretti si può identificare la presenza di anomalie.
Come viene diagnosticato un problema alla tiroide?
- Prima di tutto, si esamina la cartella clinica del paziente e dei parenti più prossimi.
- Dopo si procede con un test fisico che include la palpazione del collo, alla ricerca di indizi rilevanti.
- I test analitici sono il modo più efficace di identificare le anomalie, poiché analizzano i valori di ormoni tiroidei e del TSH.
Se si identificano in tempo le anomalie della tiroide, il paziente può ricevere la cura adatta, recuperando così la qualità di vita, diminuendo e controllando i sintomi e imparando a convivere con una patologia che, se curata a dovere, non diminuirà la sua qualità di vita.
Quali sono i sintomi che indicano un’anomalia della tiroide?
Come menzionato prima, le alterazioni della tiroide non sono facili da individuare, soprattutto nelle fasi iniziali. Spesso, le anomalie della tiroide si manifestano con sintomi comuni e gli esperti possono confonderle con altre patologie meno gravi, anche se non meno importanti, come lo stress, la fatica, la depressione o la demenza.
Per questo motivo, è importante essere bene informati e sapere che se si manifestano dei sintomi frequenti, bisogna consultare un medico e richiedere un esame concreto che vi permetterà di ottenere una diagnosi più chiara prima che sia troppo tardi. Ovviamente alcuni di questi sintomi possono essere causati da altri fattori, ma se non si tratta di sintomi temporanei e se continuano a danneggiare la vostra qualità di vita, allora c’è da preoccuparsi.
Qualsiasi tipo di anomalia della tiroide causa alterazioni del metabolismo. Cambiamenti nel nostro metabolismo significano problemi negli organi e gravi problemi di salute.
Essendo molto comune nelle donne, queste anomalie si possono manifestare alterando il ciclo mestruale o anche la fertilità. Conoscere bene tutti i sintomi delle anomalie della tiroide vi permetterà di prevenirne le conseguenze.
L’ipotirodismo, se non viene controllato, può degenerare in problemi di sovrappeso, colesterolo alto e rischio di problemi cardiovascolari. Inoltre, può provocare nervosismo, depressione, mancanza di energie e apatia.
Altri sintomi indici di anomalie sono gonfiore del viso e degli occhi, colorito pallido, cambiamenti nella voce, aumento della traspirazione, crampi, caduta dei capelli e cambiamenti della pelle.
Questi sintomi contribuiscono chiaramente a peggiorare la nostra qualità di vita e ci impediscono di condurre uno stile di vita normale. Spesso il paziente non ha chiara la situazione, il che rende più difficile per il medico individuare in tempo un problema alla tiroide. Per questo motivo, è molto importante essere ben informati a riguardo, per poter identificare così i segnali indicati, indici di un problema alla tiroide.
Dovuto al fatto che il problema aumenta dopo i 40 anni, consigliamo dei controlli periodici ogni cinque anni. Le donne in gravidanza, inoltre, devono sottoporsi a un controllo speciale che includa un’analisi della tiroide per prevenire complicazioni per la madre e per il bambino, che possono manifestarsi durante o dopo la gravidanza.
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