Come insegnare ai bambini a essere persistenti?
“Tutti vedono il tuo successo, ma non i tuoi sforzi.” Questa frase si riferisce al fatto che molte volte il raggiungimento dell’obiettivo offusca o oscura lo sforzo quotidiano; quei piccoli passi chiamati persistenza. Di cosa si tratta? Quando si sviluppa? Come insegnare ai bambini a essere persistenti? Scopritene un po’ di più in questo articolo.
Cosa significa essere persistenti?
La persistenza ha a che fare con la costanza, la perseveranza, lo stare sul pezzo. Implica non arrendersi quando le cose diventano difficili e incoraggiarsi a fare di più, superando le sfide.
La persistenza è anche legata alla tenacia e allo sforzo. Richiede una visione a lungo termine, un obiettivo più grande, al di là della gratificazione della quotidianità.
Significa imparare a scegliere, poiché molte volte dobbiamo rinunciare ad alcune cose. Ad esempio, se voglio fare un buon allenamento il sabato mattina, dovrò riposarmi bene il venerdì sera, anche se vorrei trattenermi a quella festa fino a tardi.
Il vantaggio di essere persistenti
La persistenza ha il vantaggio di andare di pari passo con la soddisfazione. Di aver raggiunto la meta o almeno averci provato.
Lungo la strada, impariamo molte cose, specialmente su noi stessi. Sviluppiamo diverse abilità e a volte conosciamo persone nuove.
In generale, la persistenza tende ad avere un saldo positivo. Tuttavia, affinché ciò avvenga, è sempre consigliabile lavorare sulle diverse emozioni coinvolte nel processo, in modo da sviluppare anche una certa tolleranza alla frustrazione.
Qual è il vantaggio di insegnare ai bambini a essere persistenti? Innanzitutto, il fatto che incontrare difficoltà lungo la strada consentirà loro di cercare soluzioni. In questo modo impareranno a risolvere problemi, qualcosa di molto utile che potranno applicare in altri campi, come la scuola.
Le chiavi per aiutare i bambini a essere persistenti
È molto importante insegnare ai bambini a essere persistenti, poiché è un valore che li accompagnerà per tutta la vita, nella sfera personale e professionale. Ecco una piccola guida per i genitori:
- Aiutateli a regolarsi (in modo che possano farlo da soli in seguito). È importante che i bambini sappiano che se sono stanchi o succede qualcosa, possono prendersi una pausa. Perseveranza significa avere continuità, ma non a tutti i costi. A volte, per andare avanti, occorre sapere quando fermarsi. Il processo deve essere più prezioso e divertente del risultato stesso.
- Non interrompeteli. Quando i bambini sono occupati in un compito, spesso li interrompiamo e chiediamo loro di fare qualcos’altro. Questo li deconcentra e li disconnette da ciò che stanno facendo; qualcosa che va contro il beneficio della persistenza.
- Accompagnateli. Uno dei modi migliori per stimolare la perseveranza è pensare ad attività da fare insieme per motivarli e farli sentire appoggiati. Ad esempio, se al bambino piace molto il tennis, ma è pigro e non ha voglia di andare a lezione, potete cogliere l’occasione per fare un’attività nello stesso circolo ed essere di compagnia.
- Visualizzare l’obiettivo. Se li aiutate a visualizzare come ci si sente a raggiungere un obiettivo, se possono fantasticare su quel risultato, saranno sicuramente più motivati.
- La fiducia è la base. Per insegnare ai bambini a essere persistenti, è importante che abbiano fiducia in se stessi. Ma per fare questo dovranno vedere che anche noi ci fidiamo di loro. A questo scopo è importante farli partecipare ai lavori domestici in modo che imparino ad assumersi le proprie responsabilità. Per non frustrarli si possono proporre attività di complessità via via crescente.
- Ogni bambino ha il suo tempo. Questo è essenziale da capire, poiché imporre i tempi del mondo adulto al suo ritmo riflette impazienza e provoca ansia.
- Congratulatevi con loro per i successi e per lo sforzo. Naturalmente, oltre a lodare l’obiettivo raggiunto, è anche necessario riconoscere lo sforzo, il tempo e la perseveranza.
È bene stimolare lo spirito di miglioramento e di crescita, ma è altrettanto importante imparare a gestire le emozioni quando le cose non vanno come vorreste. D’altra parte, bisognerà anche insegnare al bambino il rispetto. Non è necessario “passare sui cadaveri degli altri” per raggiungere gli obiettivi. Cioè, educhiamoli alla sana competizione.
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Non romanticizzare la persistenza nei bambini
È importante riconoscere i benefici della persistenza, ma occorre anche ammettere che spesso è difficile e costosa. Parliamone con i bambini e le bambine.
Ci saranno giorni in cui sarà molto più gratificante stare a letto che alzarsi per fare i compiti. Non dovrebbero sentirsi in colpa per questo. Quello che possiamo fare è offrire loro risorse e alternative per motivare la persistenza e percepire il beneficio.
In questo senso è importante che gli adulti di riferimento non si sentano frustrati o si arrendano davanti ai bambini, poiché questi ultimi potrebbero ricevere il messaggio di non essere capaci. Perciò è necessario che anche gli adulti rivedano lo stile di educazione che utilizzano sui più piccoli.
Ad esempio, i genitori con uno stile autoritario tenderanno a frustrare e scoraggiare più facilmente i propri figli. Mentre quelli che hanno uno stile democratico saranno un’importante fonte di motivazione.
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