Diastasi addominale: tipi e trattamenti

Dopo la gravidanza o il parto, i muscoli addominali subiscono dei cambiamenti ed è possibile che si verifichi una separazione nell'area addominale. Questo fenomeno prende il nome di diastasi addominale. In questo articolo vi spiegheremo le sue cause e alcuni metodi per migliorarla.

Muscoli coinvolti nella diastasi addominale

La diastasi addominale consiste nella separazione dei muscoli addominali. Si verifica quando diminuisce la tensione prodotta dalla muscolatura. Dunque, a seguito di una riduzione della forza e della tensione muscolare, possono verificarsi danni anche ai tessuti ad essi collegati.

Tra i muscoli del tronco si distinguono quelli addominali o retti. Questi si dividono in due, e sono orientati in posizione verticale e paralleli tra di loro. Sono uniti dalla linea mediana, detta anche linea alba, una struttura fibrosa ad alto contenuto di collagene.

Si parla dunque di diastasi addominale o diastasi dei retti addominali perché si verifica una separazione lungo la linee mediana dei retti anteriori dell’addome.,

Può interessare i soggetti obesi, le persone che si sottopongono a sforzi eccessivi o che sollevano un certo peso e colpisce donne che hanno avuto diverse gravidanze e parti naturali. 

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Tipologie di diastasi addominale

Nel corso dei 9 mesi di gravidanza le dimensioni dell’addome crescono da circa 7 a 35 cm. Questo genera uno stiramento dei muscoli retti, che a volte degenera in diastasi addominale. Ne esistono due tipi.

Diastasi anatomica

La diastasi anatomica è un tipo di diastasi addominale che si verifica quando i muscoli addominali si strappano, provocando la protrusione dei visceri. Di solito avviene a seguito di un intenso sforzo fisico.

Donna che si preme l'addome con le mani

Diastasi funzionale

La diastasi funzionale è meno problematica perché non causa lo strappo dei muscoli. L’area diventa lo stesso più delicata e la situazione deve essere tenuta sotto controllo da uno specialista.

Conseguenze della diastasi

La comparsa della diastasi nel corso della gravidanza può causare:

  • Innanzitutto, cedimento del pavimento pelvico, con prolasso, incontinenza e dolore pelvico costante.
  • Gonfiore nella zona centrale dell’addome, che si accentua quando si eseguono sforzi fisici.
  • Lombalgia.
  • Scarso sostegno degli organi interni.
  • Flaccidità e scollamento della zona addominale.
  • Sensazione di bruciore, cattiva digestione e pesantezza di stomaco.
  • Infine, possono presentarsi ernia ombelicale, dell’inguine e dell’addome, come illustrato in questo caso pubblicato da MediSur. 

L’indebolimento dei muscoli retti, o la loro separazione, si verifica soprattutto nel corso della gravidanza. Se sospettate di soffrire di questa condizione, la prima cosa da fare è consultare uno specialista. Il consiglio del medico può essere integrato con i rimedi che vi presentiamo di seguito.

Il deterioramento dei muscoli addominali o della separazione degli stessi avviene principalmente durante la gravidanza. Se quindi avete il sospetto di essere affetti da questa condizione, la prima cosa da fare è consultare uno specialista.

Inoltre, potreste seguire alcuni dei consigli che stiamo per illustrarvi. Tuttavia, questi rimedi non sostituiscono la terapia medica, bensì sono un’integrazione alla stessa, previo consenso medico.

Soluzioni per la diastasi addominale

E’ importante sapere che a volte un recupero completo non è possibile; i muscoli, infatti, hanno perso parte delle loro tonicità e non potranno riacquistare la stessa forza. Alcuni modi per riacquistare il benessere dei muscoli dell’addome sono:

1. Limitare gli sforzi fisici

Evitate di raccogliere oggetti dal pavimento, come ad esempio monete, biglietti. Questo movimento genera pressione sulla pancia. Prendete anche l’abitudine di scendere dal letto di lato.

2. Fare esercizi mirati

Addominali ipopressivi per prevenire la diastasi addominale

Fare addominali ipopressivi vi aiuterà a recuperare il tono dei muscoli retti, sebbene, come segnala questo studio pubblicato su Medicina Naturista, i risultati non sono poi così significativi, per cui sono necessari ulteriori studi a riguardo.

Tuttavia, è bene sapere che questi esercizi non sono però i classici addominali. Vi consigliamo pertanto di farvi seguire da un fisioterapista.

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3. Uso di una fascia addominale

Usate una fascia addominale: ce ne sono alcune progettate in modo specifico per trattare la diastasi. Non è bene, tuttavia, usarle per un tempo prolungato.

4. Dieta sana

Nutritevi in modo sano: vi aiuterà a evitare la stitichezza. Gli addominali e il pavimento pelvico non dovranno quindi fare troppo sforzo al momento di evacuare.

broccoli, pomodori e formaggio

5. Rinforzare il pavimento pelvico

Prima di programmare la gravidanza successiva, è importante rafforzare i muscoli dell’addome e del pavimento pelvico, come indicato in questo studio pubblicato sulla Revista Clinica de la Escuela de Medicina de la Universidad de Costa Rica. Esistono esercizi specifici che aiutano a raggiungere questo risultato e a evitare di peggiorare la diastasi.

Nel caso in cui la diastasi non migliori, esistono altre soluzioni:

  • Fisioterapia
  • Elettro stimolazione
  • Chirurgia

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Alcuni consigli utili in caso di diastasi addominale

Anche se non è possibile prevenire la diastasi, una serie di buone abitudini possono aiutare a evitare che peggiori:

  • Non sollevate pesi durante la gravidanza.
  • Dosate gli sforzi quando svolgete le vostre attività quotidiane.
  • Includete nella vostra dieta grandi quantità di proteine e vitamina C.
  • Bevete molti liquidi nel corso della giornata.

Per finire, vale la pena ricordare che alcune donne sviluppano questa condizione durante la gestazione o dopo il parto. La diastasi può migliorare con i metodi presentati in questo articolo.

Tuttavia, vi raccomandiamo di non trascurare l’alimentazione, l’attività fisica e di rivolgervi al medico nel caso notaste un peggioramento della situazione.

Bibliografia

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