Il tempo non si ferma, è inevitabile. Per fortuna, però, l’epoca in cui viviamo ci permette di varcare la soglia della terza età con grazia e con forza. Molte persone riescono addirittura a posticipare i sintomi delle malattie o dei processi degenerativi. Un esempio è il caso delle donne che soffrono di osteoporosi, una volta entrate in menopausa. Come ridurre le conseguenze dell’osteoporosi?
Si tratta di una malattia delle ossa che accentua la fragilità della microarchitettura scheletrica, il che provoca una perdita di densità e forza ossea, così come afferma l’articolo pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine. Questa patologia è in grado di provocare fratture e lussazioni improvvise.
A volte lo sviluppo della malattia passa inosservato, perché i suoi sintomi sono silenziosi. Ma può manifestarsi anche in modo molto doloroso.
A mano a mano che la perdita di densità ossea peggiora, i “fori” dei tessuti interni dell’osso si fanno più grandi. Questo provoca indebolimento strutturale, fino a giungere alla frattura totale. I danni più comuni sono lesioni vertebrali o deformazioni della colonna.
Le donne e l’osteoporosi
Alcune malattie hanno una maggiore incidenza in alcuni gruppi di persone rispetto ad altri, per via delle condizioni organiche. Nel caso dell’osteoporosi, l’età e il sesso sono due fattori particolarmente influenti.
Una volta raggiunta l’età adulta ha inizio l’usura delle ossa e durante la vecchiaia ciò provoca osteoporosi. Oltre a ciò, le donne hanno più possibilità di soffrire di questa patologia a causa delle perdite strutturali di calcio dovute a una ridotta produzione di estrogeni.
A questo proposito le abitudini alimentari prima e dopo la menopausa possono incidere sul rischio di incorrere in questo quadro clinico. E questo vale soprattutto in presenza di familiarità genetica o di carenze di calcio. Alcune ricerche hanno stabilito che il fattore ereditario ha un ruolo determinante nell’incidenza della malattia. Ecco che quindi l’osteoporosi a seguito di menopausa è tra le patologie più comuni.
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Come affrontare le conseguenze dell’osteoporosi dopo la menopausa
Condurre uno stile di vita salutare vuol dire prendersi cura dell’alimentazione e aumentare l’attività fisica. Nel caso dell’osteoporosi a seguito di menopausa, il segreto è una dieta ricca di calcio e vitamina D. In questo caso, si consiglia di rivolgersi a uno specialista che possa elaborare un programma adatto al proprio caso.
Le verdure a foglie verdi e alcuni semi contengono una quantità maggiore di questi nutrienti rispetto ai latticini tradizionali. D’altra parte, il magnesio è un ottimo integratore alimentare. Per quanto riguarda la vitamina D, l’esposizione solare e il consumo di determinati alimenti, come il pesce, sono l’ideale.
In movimento contro le conseguenze dell’osteoporosi
Non tutto dipende dall’alimentazione. È stato dimostrato, di fatto, che l’attività fisica preserva la qualità dei muscoli e delle ossa con il passare del tempo. Anche se dopo la menopausa l’intensità degli esercizi potrebbe diminuire, è importare fare il massimo per mantenersi in movimento. Gli esercizi di forza contribuiscono a ridurre l’incidenza e la gravità di questa patologia, secondo uno studio pubblicato nel 2019.
Una passeggiata di 20 minuti al giorno fa sempre bene; fare sport o esercizi che sfruttano la forza di gravità aiuta ad aumentare la densità ossea. Ne è un buon esempio lo yoga.
A ogni modo si consiglia anche di affidarsi a preparatori atletici qualificati, in modo che elaborino un programma di allenamento adatto alla persona. Questo aspetto è importante per ridurre i rischi di eventi traumatici per lo scheletro e i tessuti muscolari. In alcuni casi anche la fisioterapia riesce a ridurre gli effetti negativi della malattia sul corpo.
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Le conseguenze dell’osteoporosi dopo la menopausa: cautela e prudenza
Dovreste acquisire consapevolezza su questa tappa e condurre uno stile di vita sano. Il medico specialista vi aiuterà durante questa fase.
Per esempio, è dimostrato che il consumo eccessivo di specifici alimenti può aumentare il rischio di incorrere in fratture; tra questi cibi, vi sono quelli ricchi di zuccheri semplici o di grassi trans. Lo stesso vale per le sigarette e l’alcol, prodotti che favoriscono il deterioramento osseo.
Allo stesso modo, la mancanza di attività fisica o l’eccessiva vita sedentaria favoriscono la fragilità delle ossa, acuendo il dolore. L’allenamento fisico andrà tuttavia eseguito in modo più moderato e cauto per evitare incidenti.
Per tutti questi motivi, un’alimentazione sana prima e durante la menopausa, così come attività fisica regolare ed eliminare le cattive abitudini, può essere di grande aiuto per prevenire complicazioni in questa tappa della vita.
Bibliografia
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