Sapevate che le compresse più vendute negli Stati Uniti sono quelle contro il reflusso gastrico o l’acidità di stomaco? E non è l’unico paese dove la popolazione soffre questo fastidioso bruciore dopo mangiato.
Se anche voi avete questo problema, leggete questo articolo per conoscere alcuni utili consigli per ridurre il reflusso gastrico.
Il reflusso gastrico: qualche informazione di base
Il reflusso acido o reflusso gastroesofageo è la malattia che più di frequente colpisce il tratto digestivo. Lo abbiamo patito quasi tutti, in maniera più o meno grave. Si verifica quando l’acido dello stomaco (che serve per digerire gli alimenti) risale lungo l’esofago verso la gola. I sintomi del reflusso gastrico che ricorrono più spesso sono:
- Acidità (sensazione di amaro, bruciore o pressione al petto o alla gola dopo aver mangiato).
- Rigurgito degli alimenti (come succede quando si rigetta).
- Nausee e acidità.
- Difficoltà nell’ingerire gli alimenti.
Se si soffre di reflusso gastrico almeno una volta a settimana, allora parliamo di reflusso gastroesofageo. Metà della popolazione degli Stati Uniti soffre di reflusso gastrico e quasi il 20% di reflusso gastroesofageo.
Sebbene in questo paese le abitudini alimentari non siano delle più sane, parliamo di cifre simili anche in altri paesi come la Spagna o l’Italia. Nell’ingerire gli alimenti, questi “viaggiano” lungo l’esofago, attraversano lo sfintere esofageo e finiscono nello stomaco.
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Perché si manifesta il reflusso gastrico?
Lo sfintere funziona come una barriera o coperchio che si apre e si chiude ogni volta che passa del cibo, ha una lunghezza fino a 7 cm e ha la funzione di controllare cosa entra nello stomaco ed evitare che ciò che è già entrato non ripassi in senso inverso.
Visto che si tratta di un muscolo, la sua forza e capacità di chiudersi completamente possono variare. Sono molte le cause del reflusso gastrico: mangiare molto in fretta, scegliere condimenti pesanti per i nostri piatti, andare a dormire appena finita la cena, o fare attività fisica possono scatenare questo fastidio.
Nello stomaco esistono degli acidi molto potenti che hanno il compito di scomporre gli alimenti durante il processo di digestione. Se la “porta d’accesso” è socchiusa, questi acidi possono risalire fino all’esofago, causando quella sensazione di bruciore di stomaco.
Pensate a cosa succede quando si rigurgita. Si sente un gusto acido in bocca e una sensazione di bruciore lungo la gola. Questo è dovuto agli acidi che rigettiamo insieme al cibo.
Il problema del reflusso gastrico è che se l’acido passa spesso lungo l’esofago può causare delle ulcere o delle infiammazioni croniche. In alcuni casi dà origine a esofagite e addirittura malattie polmonari. Gli acidi che arrivano fino alla bocca possono, inoltre, causare erosione dentale e alito pesante.
Bisogna inoltre sapere che, nonostante alcuni pazienti si facciano visitare da un medico perché sperimentano i sintomi citati, altri non sentono nulla. In questi casi la malattia può essere diagnosticata tramite un monitoraggio dei livelli di pH e tramite esami endoscopici.
Il reflusso gastrico durante tutta la vita
Dalla nascita soffriamo reflussi gastrici e ciò non è negativo. Se succede ogni tanto, quindi, non c’è da preoccuparsi. Circa l’85% dei neonati soffre di reflusso o rigurgito dopo l’allattamento è ciò è normale fino al primo anno di vita. Le donne in gravidanza di solito ne soffrono a causa della pressione del ventre sullo stomaco.
Nei soggetti affetti da obesità, il reflusso gastrico si deve alla pressione che il grasso in eccesso esercita sulla cavità addominale e all’alimentazione scorretta. Ciò accade sia durante l’infanzia o l’adolescenza, sia in età adulta.
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Il reflusso gastrico, quindi, si manifesta durante tutta la nostra vita e infatti molte persone di più di 60 anni ne soffrono, in seguito alla debolezza del “coperchio” dell’esofago causata dall’età.
Come prevenire il reflusso gastrico
Mantenere una dieta sana
Gli alimenti che causano reflusso gastrico sono diversi in base al paziente. Tuttavia, in generale il reflusso gastrico si manifesta a causa del consumo eccessivo di caffè, menta, cioccolato, bevande alcoliche, salsa di pomodoro, alimenti con molto condimento o piccanti, latticini e alimenti raffinati.
Per questo motivo è consigliabile consumare frutta e verdura, cereali integrali, frutta secca e acqua.
Migliorare le abitudini alimentari
Oltre a evitare gli alimenti della lista sopracitata, è necessario iniziare a ridurre le quantità, soprattutto a cena. Andare a dormire subito dopo cene abbondanti, infatti, peggiora molto la situazione.
È consigliabile consumare cene più leggere, con molta verdura e frutta come dessert. Bisogna inoltre evitare il consumo eccessivo di bevande alcoliche, di cibi da fast-food o alimenti processati, più volte a settimana, così come di alimenti troppo freddi o troppo caldi. Mangiate lentamente e masticate bene il cibo.
Dormire abbastanza
Un’ora dopo il pranzo o la cena, cercate di riposare abbastanza per ricaricare le energie. Così, rilasserete i muscoli, compreso l’esofago, il che lo farà lavorare meglio e più efficacemente.
È consigliabile ridurre lo stress al minimo, perché in caso contrario il reflusso gastrico si manifesterà giornalmente, cioè diventerà la regola e non più l’eccezione, e potrebbe sfociare in molti problemi di salute, seri e a volte incurabili.
Bibliografia
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