Cosa è considerato un micropene e cosa si può fare?

Le dimensioni dell'apparato riproduttivo maschile hanno conseguenze sulla sfera psicologica e sessuale. Un pene di misura ridotta è una condizione congenita che può essere trattata.
Cosa è considerato un micropene e cosa si può fare?
Leidy Mora Molina

Revisionato e approvato da l'infermiera Leidy Mora Molina.

Ultimo aggiornamento: 06 febbraio, 2023

Un pene con una lunghezza inferiore a quella considerata regolare è classificato come “micropene”. Non è un termine di fantasia o del gergo popolare, ma una condizione medica rilevata dalla nascita.

È vero che i genitali maschili presentano differenze antropomorfiche in base alle origini e alle caratteristiche di una popolazione, ma in questi casi le misure sono dovute ad alterazioni del sistema nervoso ed endocrino.

La patologia desta preoccupazioni, soprattutto in età adulta, perché oltre ad essere il canale per espellere l’urina, il pene è l’organo riproduttivo maschile, con probabili ripercussioni nella sfera sociale, psicologica e sessuale. Vi invitiamo ad approfondire l’argomento.

Che cos’è un micropene e quali sono le cause?

Cosa è considerato un micropene e cosa si può fare?
Si considera micropene un organo non più grande di 6,5 centimetri durante l’erezione.

La micropenia è un’anomalia delle dimensioni del fallo, prodotta da variazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicolo. Lo spiega la rivista Vox Pediatrica, la quale sottolinea che la struttura dell’organo è normale, ma la lunghezza è inferiore di 2,5 deviazioni standard rispetto alla media della sua età e della sua etnia.

A volte viene confusa con il pene nascosto, che raggruppa eventi non frequenti come peni palmati, sepolti o intrappolati; la differenza sta nelle particolarità cliniche e nei motivi.

Sebbene le cause possano essere idiopatiche, il fattore genetico e l’asse pituitario o gonadico giocano un ruolo nella condizione, in termini di mutazioni e polimorfismi, carenza di ormoni che controllano la crescita del pene e incapacità dei testicoli di produrre testosterone.

La diagnosi avviene durante lo screening neonatale completo. In età adulta, si parla di micropene quando l’erezione non supera i 6,5 centimetri.

Sia l’urologo che l’endocrinologo sono coinvolti nello studio del micropene, una patologia che comprende anche l’analisi del cariotipo.

Qual è la dimensione normale del pene?

Le dimensioni devono essere intese come una misura media anziché una regola. Stimando che più di una circostanza interferisca nel risultato, evidenziamo quanto segue:

  • Età.
  • Paese d’origine.
  • Malattie.
  • Storia familiare.
  • Malformazioni anatomiche.

Nella società abbondano i miti che calcolano la lunghezza dell’organo maschile, prendendo come riferimento la massa corporea e la lunghezza del piede o dell’indice. Tuttavia, la realtà è che sono necessarie indagini scientifiche per rivelare una connessione tra le dimensioni del pene e altre parti del corpo.

Secondo una tabella diffusa da Worlddata.info, in tutti i paesi presi in esame la dimensione media di un pene è di 13,58 centimetri; ciò che potrebbe essere inteso come “normale”.

D’altra parte, alcune ricerche mettono in relazione le misure antropometriche e quelle del pene. Una di queste analisi è stata sviluppata dalla Revista Mexicana de Urología, secondo cui la misurazione associa l’altezza, il peso, l’indice di massa corporea e il rapporto vita-fianchi alle parti menzionate di seguito:

  • Circonferenza del solco balanoprepuziale.
  • Estensione della circonferenza di base del pene.
  • Lunghezza dalla base alla punta, sia a riposo che in tensione.

La diagnosi di micropene può essere corretta?

lunghezza del pene
Esistono trattamenti che aiutano a stimolare la crescita del pene.

In teoria, non esiste una cura a fronte di una diagnosi di micropene. Tuttavia, secondo la UC San Diego Health, la terapia per stimolare la crescita del pene può essere indicata durante l’infanzia.

Qualsiasi trattamento dipende dall’età e dall’anamnesi del paziente, dalla gravità del caso, dall’esito atteso e dalla tolleranza ai farmaci o alle terapie. Tuttavia, quando il paziente è adulto, il panorama si allarga con le opzioni che vedremo ora.

  • Pompe per l’ingrandimento: sebbene manchino prove concrete sull’efficienza di questi dispositivi, le campagne pubblicitarie vendono le pompe per l’ingrandimento del pene come dispositivi promettenti e in grado di aumentare le dimensioni del pene. Si consiglia di utilizzarle sotto controllo medico e con la consapevolezza che possono causare lesioni.
  • Ormoni: se le cause hanno a che fare con l’ipogonadismo ipergonadotropo, i testicoli non producono testosterone. Si consiglia la sostituzione ormonale, fin dall’infanzia, al fine di ottenere un pene entro gli standard; le dosi sono somministrate per via orale o per iniezione. Se questo metodo è inefficace, il medico può suggerire altri ormoni della crescita.
  • Chirurgia: gli interventi chirurgici per la ricostruzione e l’ingrandimento del pene sono un’opzione in età adulta. Questo tipo di intervento è consigliato per correggere le carenze fisiche e le deformità riguardo all’aspetto dell’organo che preoccupano gli uomini. Anche se ogni caso è diverso dall’altro, esistono testimonianze di interventi riusciti e che presentano vantaggi estetici e funzionali, tra cui prestazioni sessuali e sensazioni tattili adeguate.

Impatto della condizione micropenica sulla vita sessuale e sulla salute

Il micropene non compromette l’attività riproduttiva o la minzione, ma esistono pareri contrastanti riguardo all’impotenza. Gli archivi di urologia riferiscono che le alterazioni geometriche o strutturali durante la gravidanza o la prima infanzia portano a una disfunzione erettile primaria.

A questo proposito, un’intervista pubblicata sul quotidiano El Español riporta le dichiarazioni di un andrologo secondo cui peni più piccoli di 9 centimetri in erezione avrebbero problemi per la penetrazione e il rapporto sessuale.

Un’altra tesi sostiene che i rapporti sessuali con un uomo che ha un micropene sono altrettanto piacevoli di quelli con una persona i cui genitali sono “normali”. Il danno si verificherebbe se la persona concentrasse tutta l’attenzione sulle dimensioni del membro, invece di sfruttare gli strumenti che aumentano il piacere, come giocattoli erotici, sesso orale, uso delle mani e variazione delle posizioni sessuali.

Impatto emotivo legato alla diagnosi di pene piccolo

È possibile che la diagnosi turbi l’intimità, soprattutto per paura di essere giudicati dal partner. Gli stessi timori sono vissuti dagli adolescenti con il pene piccolo, che sono riluttanti a frequentare piscine e palestre a causa di complessi sull’aspetto del pene.

Per i pazienti affetti da questa patologia, la consulenza psicologica li aiuta a capire che il micropene è un tema medico, che ci sono modi per affrontarlo e, soprattutto, che non si tratta di una condizione grave.


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