Dieta per il paziente con lupus: linee guida

Le persone affette da lupus devono seguire una dieta sana e monitorare il proprio peso, in modo da prevenire patologie cardiovascolari, limitare gli stati infiammatori e rafforzare il sistema immunitario.
Dieta per il paziente con lupus: linee guida
Marta Guzmán

Scritto e verificato la nutrizionista Marta Guzmán.

Ultimo aggiornamento: 25 maggio, 2022

La nutrizione svolge un ruolo molto importante in fatto di prevenzione, trattamento e controllo delle malattie. Per questo motivo, è molto importante conoscere le linee guida per pianificare la dieta per il paziente con lupus.

Pur non soffreddo della suddetta patologia, tuttavia, non bisogna trascurare le corrette abitudini alimentari. Così facendo, infatti, si riduce il rischio di sviluppare questa e molte altre patologie gravi che potrebbero condizionare il vostro stile di vita. Continuate a leggere per scoprire quali alimenti assumere!

Cos’è il lupus?

Il lupus eritematoso sistemico è una malattia autoimmune di origine sconosciuta, a causa della quale il corpo non riconosce gli agenti infettivi, quindi attacca se stesso. Si manifesta con focolai lievi o gravi in base al soggetto. Essendo una malattia sistemica, produce sintomi che colpiscono diversi tessuti del corpo umano.

Può essere associata a patologie come osteoporosi, malattie ai reni, diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Alla luce di ciò, è caldamente consigliato che il paziente con diagnosi di lupus modifichi le proprie abitudini alimentari al fine di migliorare la qualità della vita e prevenire disturbi collaterali.

Legame tra dieta e lupus

Dovete sapere che alcuni farmaci specifici per il trattamento di questa malattia stimolano un maggiore appetito che si traduce in sovrappeso. I glucocorticoidi interferiscono con l’assorbimento di calcio, zinco, potassio, vitamina B6, C e D, causando perdita di massa muscolare e alterando i normali livelli di zuccheri nel sangue. Si assiste così a un aumento dei depositi di grasso nel corpo.

In alcuni casi, invece, può verificarsi dimagrimento o inappetenza, oltre a malessere gastrointestinale, acidità, mal di stomaco, nausea, vomito o dolorose afte.

Per evitare un deficit di proteine, il consiglio è monitorare l’apporto proteico. Assicurare la giusta porzione di questi nutrienti nella propria dieta riduce il rischio di sarcopenia, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nutrition Research.

Quali alimenti prevede la dieta per il paziente con lupus?

Alimenti con calcio.
Gli alimenti che contengono calcio e vitamina D non possono mancare nella dieta per il paziente con lupus.

Vitamina D

La vitamina D regola la presenza di calcio nel corpo, per cui assicura ossa e denti forti. Oltre a ciò, è molto importante nella dieta del paziente con lupus, poiché deve evitare l’esposizione al sole.

Infine, come riportato in uno studio pubblicato su Autoimmunity Highlights, una carenza di vitamina D potrebbe avere effetti negativi sulla risposta immunitaria del soggetto.

È presente nel latte con aggiunta di vitamina D, nel tuorlo, nel fegato, nel pesce azzurro e nell’olio di fegato di pesce. Di pari passo, è importante ridurre il consumo di caffeina a un massimo di 3 caffè al giorno, così come di bevande o di tè con caffeina, poiché questa sostanza rallenta l’assorbimento di vitamina D.

Acido folico

Il metotressato previsto nel piano terapeutico per il lupus può provocare un deficit di folati, si consiglia pertanto di assumere un integratore di acido folico. Ciò allo scopo di prevenire disturbi gastrointestinali e garantire un’adeguata produzione di globuli rossi.

A livello alimentare l’acido folico si trova nelle verdure a foglia verdi, nei legumi, nel prezzemolo e nella frutta secca. Non assumete l’integratore insieme al tè, perché questa bevanda ne blocca l’assorbimento.

Calcio

Le persone con lupus sono più a soggette a soffrire di osteoporosi, secondo un articolo pubblicato sulla rivista Current Health Sciences Journal. Questa malattia colpisce soprattutto le donne che, a causa del dolore e dell’affaticamento, tendono a svolgere poca attività fisica. Inoltre, può svilupparsi a causa della carenza di vitamina D, la quale, a sua volta, provoca un deficit di calcio.

Gli alimenti che presentano una maggiore concentrazione di calcio sono i latticini, le verdure a foglia verde, i ceci, le mandorle, le sardine e i semi. Bisogna anche tenere presente che vanno consumati lontano da caffè, alcol e tabacco, che ne ostacolano l’assorbimento.

Acidi grassi omega 3

Il consumo di acidi grassi omega 3 produce un effetto antinfiammatorio, oltre a tenere sotto controllo la dislipidemia (alterazione dei lipidi nel sangue). Per questo motivo la dieta per il paziente con lupus prevede un elevato contenuto di acidi grassi, contenuti nell’olio di semi di lino, nell’olio di soia, nelle noci e nel pesce azzurro.

Quali cibi evitare nella dieta per il paziente con lupus?

Alimenti ricchi di sodio.
I cibi a elevato contenuto di sodio sono sconsigliati nella dieta per il paziente con lupus. Nei limiti del possibile, va evitato, soprattutto se contenuto in cibi ultra raffinati.

Sodio

L’eccesso di sale è associato a ipertensione e a una maggiore espulsione di calcio attraverso l’urina, con conseguente aumento del rischio di osteoporosi. Gli alimenti da evitare sono dunque:

  • Insaccati.
  • Formaggi stagionati.
  • Conserve alimentari.
  • Vellutate o zuppe precotte.
  • Salse industriali o che contengono soia.
  • Alimenti ultra raffinati.

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Limitare l’apporto calorico

Alle persone con lupus si sconsiglia di seguire diete rigide, poiché frena il decorso delle malattie autoimmuni. L’Accademia Nazionale delle Scienze consiglia alle persone sedentarie affette da lupus di seguire una dieta da 1800-2000 kcal al giorno.

Alfalfa

Nella dieta per il paziente con lupus va evitata l’alfalfa, pianta che sembra acuirne i sintomi. Tra gli effetti possiamo riscontrare dolore muscolare, affaticamento, valori ematici anomali, alterazioni del sistema immunitario e disturbi renali.

Attenzione alla dieta per tenere sotto controllo il lupus

I fabbisogni nutrizionali variano a seconda dell’età e delle condizioni di salute del soggetto. Alla luce di ciò, sebbene quelle qui presentate siano linee guida generali, si consiglia di chiedere il parere di un professionista.


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