Il dolore alle gambe a riposo o dopo aver svolto attività fisica è un motivo comune di consultazione medica in tutto il mondo.
Le gambe, responsabili di sostenere il peso del corpo e consentire il movimento, sono costituite da un’ampia varietà di muscoli, legamenti, tendini, nervi e vasi sanguigni. In questo senso, il dolore alle gambe a riposo può essere il risultato di una lesione o di una condizione a carico di una qualsiasi di queste strutture anatomiche.
Una cattiva circolazione, la compressione dei nervi e le vene varicose sono frequenti cause di disagio agli arti inferiori. Una valutazione tempestiva da parte del medico aiuta a ridurre progressivamente i sintomi.
Cause del dolore alle gambe a riposo
Il dolore può essere localizzato o diffuso in tutto l’arto. Spesso questo inizia come un crampo o una sensazione di pesantezza che aumenta di intensità nel tempo. Inoltre, di solito è accompagnato da altri sintomi che facilitano l’identificazione della malattia sottostante.
1. Arteriopatia periferica
Un’alterazione nel flusso di sangue è una delle cause più comuni di dolore alle gambe a riposo. Nell’arteriopatia periferica è presente uno squilibrio circolatorio, solitamente come risultato del restringimento dei vasi sanguigni a causa delle placche di aterosclerosi.
I pazienti con malattie vascolari hanno spesso crampi ai polpacci e alle caviglie durante la deambulazione. Nei casi avanzati il dolore si intensifica e compare anche se le gambe sono a riposo. Altri sintomi associati alla riduzione del flusso sanguigno includono:
- Intorpidimento e debolezza alle gambe.
- Pallore e freddezza della pelle.
- Pelle lucida e secca.
- Unghie gialle e spesse.
Allo stesso modo, il dolore può comparire in qualsiasi momento della giornata e persino interrompere il sonno. Questa condizione è più comune nelle persone tra i 40 e i 60 anni, con un rischio 6 volte maggiore nei pazienti fumatori.
In caso di dolore a riposo di origine ischemica, si consiglia di lasciare sporgere i piedi fuori dal letto o fare alcuni passi nella stanza per alleviare temporaneamente il disagio. Il trattamento medico comprende l’uso di aspirina e clopidogrel, nonché la rivascolarizzazione chirurgica.
2. Insufficienza venosa
L’insufficienza venosa è una malattia caratterizzata dalla difficoltà delle vene a restituire il sangue dalle gambe al cuore. Nella maggior parte dei casi, la dilatazione venosa provoca vene varicose e scolorimento della pelle.
Il dolore è generalmente intenso e si accentua quando la persona trascorre molto tempo seduta o in piedi. Allo stesso modo, i pazienti spesso presentano formicolio, crampi, pesantezza e gonfiore dei piedi e delle caviglie. Nei casi cronici, c’è un ispessimento della pelle e tendenza alla formazione di ulcere.
Alcuni studi raccomandano di sdraiarsi sulla schiena con le gambe sollevate per 30 minuti per migliorare il ritorno venoso e alleviare il dolore. Inoltre, è opportuno evitare di restare seduti o in piedi per periodi prolungati.
Il trattamento medico conservativo include l’uso di calze compressive e farmaci venotonici. La scleroterapia e la chirurgia sono utilizzate nei casi gravi di insufficienza venosa.
Potrebbe interessarvi anche: 4 esercizi per attenuare le vene varicose
3. Lesione muscolare
Nelle gambe sono presenti alcuni dei muscoli più grandi e forti del corpo umano. Sono soggetti a grandi livelli di stress quando si cammina, si corre o si fa esercizio. Per questo motivo, il dolore alle gambe a riposo spesso risponde ad una lesione muscolare.
Nella maggior parte dei casi, il disturbo si concentra su un punto della gamba ed è aggravato dal movimento. L’intensa attività fisica di solito porta a piccole lesioni della massa muscolare che si manifestano come dolore e infiammazione. Il disagio di solito compare di notte o qualche giorno dopo l’esercizio.
Tenosinovite, tendinite e miosite sono altre cause comuni di dolore alle gambe a riposo. L’applicazione di impacchi freddi e l’uso di farmaci antinfiammatori di solito alleviano il disagio. Tuttavia, se il dolore peggiora o persiste, è necessario sottoporsi a visita specialistica.
4. Compressione del nervo sciatico
La compressione del nervo sciatico provoca dolore, intorpidimento e formicolio alla schiena, ai glutei e alle gambe. L’ernia del disco, la frattura pelvica, la stenosi spinale e alcuni tumori sono cause frequenti di questa condizione.
Il dolore può variare da lieve disagio a una fitta intensa che rende difficile il movimento. Di solito si estende dalla schiena, attraverso la coscia, proseguendo fino al polpaccio e alla pianta del piede. Inoltre, è comune la debolezza muscolare in una o entrambe le gambe.
Le misure di auto-cura includono l’applicazione di impacchi caldi e freddi, evitare il sollevamento di carichi pesanti e tornare gradualmente all’attività fisica. Allo stesso modo, la fisioterapia e l’infiltrazione con farmaci analgesici possono alleviare i sintomi.
Leggete anche: Infiammazione del nervo sciatico: sintomi e rimedi
5. Disturbi articolari
In alcuni casi, il dolore alle gambe a riposo è il risultato di un’infiammazione o di un’artrite. Il disagio è solitamente accompagnato da rigidità dell’articolazione colpita e difficoltà a camminare. L’artrosi è la forma più comune ed è associata all’usura della cartilagine dovuta all’invecchiamento.
La gotta e l‘artrite reumatoide sono malattie articolari caratterizzate da dolore, gonfiore e arrossamento. In generale, il monitoraggio medico e il tempestivo follow-up terapeutico migliorano notevolmente la qualità della vita.
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene e gli impacchi freddi possono essere utili per alleviare il dolore. Inoltre, dovrebbero essere evitati esercizi fisici eccessivi o il mantenere l’arto nella stessa posizione per lungo tempo. La fisioterapia è essenziale per un progressivo recupero.
6. Crescita ossea
La crescita delle ossa nel periodo dello sviluppo può causare disagio alle gambe di bambini e adolescenti. Nella maggior parte dei casi, si avverte nella coscia, nel polpaccio, nel ginocchio e nella parte anteriore della gamba. Colpisce il 20% dei bambini di età compresa tra 3 e 10 anni.
Il dolore compare solitamente nel pomeriggio e la sua durata varia dai 10 ai 30 minuti. Gli episodi possono andare e venire e tornare dopo un paio di settimane. L’applicazione di impacchi caldi e massaggi con gel o crema nella zona interessata alleviano il disagio.
7. Gravidanza
Il dolore alle gambe a riposo è un sintomo comune nelle donne in gravidanza. Questo è il risultato di un aumento del volume del sangue dovuto all’effetto di alti livelli di estrogeni e progesterone. In generale, il disagio è simile a quello avvertito da chi soffre di insufficienza venosa.
D’altra parte, l’aumento delle dimensioni dell’utero dal secondo trimestre di gravidanza può causare la compressione del nervo sciatico. Inoltre, possono essere colpiti anche vasi di grandi dimensioni, come la vena cava, con conseguente infiammazione e crampi agli arti inferiori.
I medici consigliano di eseguire esercizi di allungamento della colonna vertebrale e di sdraiarsi sulla schiena con le gambe sollevate per alleviare il dolore alle gambe in gravidanza. Il disturbo e i crampi scompaiono un paio di giorni dopo il parto.
Quando rivolgersi al medico per il dolore alle gambe a riposo?
Il dolore alle gambe a riposo può essere causato da più condizioni. Il medico vi aiuterà a identificare la causa sottostante e indicherà il trattamento più appropriato. Un approccio precoce migliora la prognosi e riduce il rischio di complicazioni.
Nel caso in cui il dolore aumenti di intensità o compaiano altri sintomi, è necessario cercare assistenza medica immediata. Alcuni campanelli d’allarme includono febbre, impossibilità a camminare e pelle nerastra.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Bolaños I, Chaves A, Gallón L, Morera I, et al. Enfermedad arterial periférica en miembros inferiores. Med. leg. Costa Rica. 2019 Mar; 36( 1 ): 84-90.
- Leire A. Insuficiencia venosa. Prevención y tratamiento. Farmacia profesional. 2008 Nov; 22(10): 36-40.
- Reyes-Cadena, A. El niño con dolor de piernas. Acta pediátrica de México. 2016; 37(3): 183-187.
- Jaque C, Escobar R, Caicedo A, Beytía M, et al . Neuropatía ciática en pediatría: Presentación clínica y seguimiento a largo plazo. Rev. chil. pediatr. 2020 Feb ; 91( 1 ): 85-93.
- Armas W, Alarcón G, Ocampo F, Arteaga M, et al. Artritis reumatoide, diagnóstico, evolución y tratamiento. Rev Cuba Reumatol. 2019 Dic ; 21( 3 ): e114.
- Tejada P, Cohen A, Font I, Bermúdez C, et al. Modificaciones fisiológicas del embarazo e implicaciones farmacológicas: maternas, fetales y neonatales. Rev Obstet Ginecol Venez. 2007 Dic ; 67( 4 ): 246-267.