L’isolamento necessario per contenere la pandemia da Coronavirus ha generato nuove criticità; una di queste è il bisogno di gestire le dipendenze durante la quarantena. Ciò rientra nel vasto campo della salute mentale, dove troviamo anche la violenza tra le mura domestiche, i disturbi d’ansia, depressione e stress. Gli enti sanitari da cui parte il consiglio di distanziamento sociale hanno stabilito dei protocolli per affrontare questo problema.
Dal punto di vista psicologico e psichiatrico, sappiamo che le situazioni limite e gli episodi stressanti possono aumentare il consumo di sostanze psicoattive; possono fungere, inoltre, da fattore scatenante per le dipendenze, come la ludopatia.
I meccanismi di difesa psicologica sono difficili da mettere in atto se si è isolati. D’altro canto, non si può consigliare al paziente di frequentare i propri affetti, gli amici o fare sport all’aria aperta. Restare chiusi in casa aumenta il rischio dipendenza.
Iniziare una dipendenza durante la quarantena
Una situazione plausibile è che la dipendenza inizi proprio durante la quarantena a causa dello stress da isolamento. Il consumo di alcol, ad esempio, è aumentato drasticamente durante la pandemia. Alcuni paesi, come gli Stati Unti, hanno registrato un incremento del 50% nelle vendite di bevande alcoliche. Tra questo alcuni hanno vietato la vendita di liquori, una misura già utilizzata in situazioni simili.
Si teme anche un’impennata della ludopatia, grazie soprattutto alla disponibilità di siti online per le scommesse. Restare per lungo tempo chiusi in casa e connessi porta necessariamente a un numero maggiore di visite a questi siti. E la dipendenza al gioco d’azzardo colpisce duramente l’economia domestica già messa a dura prova in questi tempi di pandemia.
Sindrome da astinenza e quarantena
Le dipendenze durante la quarantena possono significare anche sindrome da astinenza. Il confinamento limita la possibilità di rifornirsi e chi è in via di recupero ha difficoltà a proseguire il trattamento.
Per le persone che si stanno disintossicando, la rete sociale è fondamentale. È necessario poter usufruire di un contatto virtuale con familiari e amici già coinvolti nella riabilitazione.
L’Istituto Superiore della Sanità e il Centro nazionale dipendenze e doping hanno messo a disposizione numeri verdi a sostegno di chi in questo momento si trova a dover affrontare un problema di dipendenza.
I giovani con dipendenza sono un gruppo fragile con caratteristiche specifiche. Molti vivono soli, in isolamento e con pochi soldi a disposizione. Il rischio di astinenza in questo contesto può indurre a comportamenti illegali in due modi: il reato in sé e la trasgressione dalla quarantena obbligatoria.
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Come gestire le dipendenze durante la quarantena
Ogni caso di dipendenza richiede un approccio speciale. È difficile stabilire linee guida generali a problemi tanto diversi come il tabagismo e la ludopatia. Tuttavia, l’esperienza insegna che è utile creare un ambiente protettivo, ma al tempo stesso capace di stimolare la persona dipendente, che stia seguendo o meno un percorso di riabilitazione. Alcune misure sono:
- Favorire una rete di supporto: familiari, amici e vicini. Sono il tessuto di sostegno e connessione tra esseri umani basato sull’empatia.
- Offrire ascolto. La tecnologia si è dimostrata un’alleata durante la quarantena. Rende possibile il monitoraggio attraverso colloqui psicologici a distanza e videoconferenze all’interno della rete di supporto. La persona in difficoltà deve poter avere uno spazio in cui parlare ed esprime le proprie paure.
- Garantire una corretta informazione. Chi soffre di dipendenza deve poter contare su notizie veritiere sulla pandemia e su tutto ciò che è collegato alla propria dipendenza. Un’eccessiva esposizione alle informazioni, inoltre, è negativa e può essere causa di stress aggiuntivo.
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Le dipendenze durante la quarantena sono un problema sociale
Prevenire e gestire le dipendenze durante la quarantena è responsabilità del governo, ma anche della società in quanto organismo. Non si tratta, quindi, della lotta di un essere umano che deve fare i conti con un suo problema; piuttosto, di una rete che deve fornire supporto e mutuo aiuto.
È responsabilità di tutti indirizzare chi mostra sintomi di dipendenza a un aiuto adeguato. Familiari, amici e professionisti hanno gli strumenti necessari per offrire alla persona dipendente un ambiente protetto.
Bibliografia
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