Il consumo di cibi ultra processati accelera l’invecchiamento cellulare. Succede perché questi alimenti sono poveri di macronutrienti ma ricchi di calorie, per cui promuovono il processo di ossidazione. Ciò comporta un maggiore rischio di sviluppare malattie a medio e lungo termine.
Una dieta sana deve essere basata sul consumo di alimenti freschi. Le verdure, per esempio, presentano elevate quantità di sostanze fitochimiche che aiutano a combattere la comparsa dei radicali liberi. Questi micronutrienti riescono anche a ridurre i danni subiti dalle cellule nel tempo.
In questo articolo vi spieghiamo perché dovreste eliminare, o quantomeno ridurre, il consumo di cibi ultra processati nella vostra dieta.
Perché evitare i cibi ultra processati?
Contengono acidi grassi trans
I lipidi sono necessari per il corpo: prendono parte a una moltitudine di reazioni fisiologiche. Sono responsabili, tra l’altro, dell’omeostasi ormonale e del trasporto e della riserva di vitamine liposolubili. Nonostante ciò, esistono diversi tipi di lipidi:
- Mono e polinsaturi: sono considerati sani e ricchi di benefici.
- Grassi saturi: risultano necessarie ulteriori ricerche per definirne con esattezza le ripercussioni sulla salute.
- Grassi trans presenti negli alimenti ultra processati: sono senz’altro nocivi alla salute.
L’assunzione regolare dell’ultimo gruppo di lipidi aumenta i processi infiammatori e l’invecchiamento cellulare, come affermato in un articolo pubblicato sulla rivista Advances in Nutrition.
Per saperne di più: 8 motivi per evitare gli alimenti processati
Acrilammide nei cibi ultra processati
Oltre ai grassi con capacità antinfiammatorie, i cibi ultra processati contengono altre sostanze nocive per la salute. Un esempio è l’acrilammide, un prodotto di scarto ottenuto sottoponendo gli amidi ad alte temperature.
Questa sostanza accelerare il danno e l’invecchiamento cellulare. La sua assunzione regolare è associata a un maggiore rischio di sviluppare malattie complesse, come il cancro, secondo un articolo pubblicato sull’International Journal of Cancer.
Si consiglia pertanto di ridurre il consumo di alimenti che possono contenere queste sostanze. Sia i cibi ultra processati sia quelli fritti e in pastella possono contenere acrilammide. È preferibile cuocere a fuoco lento i cibi ricchi di amidi, in quanto ne riduce l’attività teratogena.
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Elevata densità energetica
I cibi ultra processati presentano un alto contenuto di grassi e zuccheri. Ciò aumenta la loro densità energetica e peggiora i marcatori associati alla salute metabolica.
Il consumo eccessivo di zuccheri e grassi idrogenati o trans danneggia anche il microbiota, ciò determina problemi digestivi e assimilazione dei nutrienti. Si consiglia dunque di ridurre il consumo di questi prodotti.
Al loro posto, meglio includere nella dieta cibi freschi, come pesce e verdure, per garantire il giusto apporto di antiossidanti e aiutare così l’organismo a combattere l’invecchiamento cellulare.
Come ridurre il consumo di cibi ultra processati
Come già detto, i cibi ultra processati sono caratterizzati da un’elevata densità calorica e da un basso contenuto di micronutrienti essenziali. Sono ricchi di zuccheri semplici, sostanze che peggiorano la salute metabolica.
Oltre a ciò, contengono grassi trans, che provocano infiammazioni e accelerano l’invecchiamento cellulare. Come se non bastasse, contengono prodotti di scarto come l’acrilammide. Questi favoriscono la comparsa del cancro e aumentano il rischio di sviluppare malattie complesse.
Si consiglia vivamente di limitarne il consumo. Risulta tuttavia difficile eliminarli del tutto, dato che sono ormai entrati a far parte della dieta quotidiana di molte persone. È sufficiente ridurne il consumo, aumentando quello dei cibi freschi.
Bisogna mangiare cibi di origine vegetale, ricchi di antiossidanti in grado di lottare contro la formazione dei radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
Bibliografia
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