Idratarsi: un gesto essenziale per il cervello

L'acqua rappresenta il 75% della massa cerebrale. La disidratazione può facilmente causare difficoltà cognitive, soprattutto nell'attenzione e nella memoria. 
Idratarsi: un gesto essenziale per il cervello
Minerva Camero Albella

Scritto e verificato la nutrizionista Minerva Camero Albella.

Ultimo aggiornamento: 16 settembre, 2022

Il corpo umano è costituito per la maggior parte da acqua. Questo significa che tutti gli organi hanno bisogno di acqua per funzionare in modo corretto. Idratarsi, ad esempio, è essenziale per il cervello.

Il corpo è dotato di meccanismi naturali per l’eliminazione dell’acqua in eccesso; è in grado, quindi, di mantenere un corretto equilibrio idrico. Per questo motivo non esiste una quantità massima di acqua raccomandata.

Questo non significa che bere troppa acqua non abbia conseguenze negative; la giusta quantità varia in funzione del peso, dell’età, delle condizioni di salute o del tipo di attività fisica svolta.

Disidratazione e attività fisica

Quando l’attività fisica è intensa, la perdita d’acqua corporea può portare a conseguenze come:

  • Grave alterazione della termoregolazione.
  • Aumento della frequenza respiratoria durante l’esercizio.
  • Formicolio o intorpidimento degli arti.
  • Collasso, soprattutto se l’esercizio è realizzato in condizioni di caldo intenso.

Tutti gli organi del corpo hanno bisogno di acqua, ma idratarsi è essenziale soprattutto per il cervello. Uno studio pubblicato nel 2011 dalla rivista Nutrition Reviews, indica che anche un lieve stato di disidratazione può agire sull’umore e sulle prestazioni cognitive.

Ragazza affaticata in palestra.
Quando si realizza un’attività fisica intensa si può andare incontro a disidratazione. Si alterano, di conseguenza, funzioni importanti degli organi, compreso il cervello.

Anche il cervello ha bisogno di idratarsi

Secondo una ricerca pubblicata su International Journal of Environmental Research and Public Health, idratarsi è un gesto basilare per il cervello; l’acqua, non a caso, rappresenta circa il 75% della sua massa. L’acqua, tra le diverse funzioni, interviene nell’equilibrio elettrolitico e nel metabolismo.

È essenziale, quindi, mantenere un buon equilibrio tra acqua in entrata e in uscita. Quando i liquidi che perdiamo attraverso il sudore, l’urina e altri meccanismi non vengono sostituiti, le conseguenze sono varie.

Tra le funzioni che ne risentono di più, troviamo il rendimento cognitivo. Secondo la ricerca sopra citata, vengono colpite attività come:

Una scarsa idratazione, inoltra, causa alterazioni nella distribuzione dell’acqua; questa condizione potrebbe portare a una bassa pressione cerebrale e quindi a stato confusionale, demenza, letargia.

Studi come quello condotto dalla ricercatrice Nathalie Pross non sono ancora conclusivi sui meccanismi che avvengono nel cervello in condizioni di disidratazione; è certo, però, che le prime a essere intaccate sono l’attenzione e la memoria.

La disidratazione può anche influire sull’umore, provocando stanchezza o irritabilità. In alcuni casi porta persino ad avvertire lo stimolo della fame, quando in realtà ciò che il corpo sta chiedendo è acqua.

Un’adeguata idratazione è importante per il buon funzionamento del cervello. Quando il corpo è idratato, le cellule cerebrali ricevono sangue ossigenato e il cervello resta vigile. In questo modo riesce a svolgere i compiti che gli richiediamo senza difficoltà.

Ragazza con problemi di concentrazione.
La disidratazione è causa di varie alterazioni cognitive, ma le prime a essere coinvolte sono la memoria e l’attenzione.

Come riconoscere i sintomi della disidratazione

In generale, non è semplice far risalire un calo della resa cognitiva alla disidratazione. Per questo motivo occorre prestare attenzione ad altri segnali come:

  • Sete eccessiva.
  • Pelle fredda e secca.
  • Affaticamento muscolare.
  • Secchezza della bocca.
  • Sonno e irritabilità.
  • Pipì concentrata o scarso stimolo a urinare.
  • Pressione bassa, mal di testa e vertigini.

In presenza di questi sintomi, è importante capire se l’apporto di liquidi e sali minerali sia adeguato. In caso contrario, bisogna correre ai ripari. Se i segni di disidratazione sono gravi, occorre chiamare subito un medico.

Idratarsi in modo adeguato è essenziale al cervello e alle sue funzioni. Uno scarso apporto di liquidi può causare problemi associati alla resa cognitiva. Occorre, però, fare attenzione a bere acqua e liquidi in grado di apportare elettroliti.


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