È difficile e frustrante ammettere che il proprio matrimonio è giunto al capolinea. Si tratta di mettere la parola fine a qualcosa che un tempo rappresentava la felicità per entrambi e che sarebbe dovuto durare tutta la vita.
A volte ci sono modi e formule che possono salvarlo. Tuttavia, in alcuni casi è meglio accettare la realtà, per quanto difficile possa essere, e andare avanti in un’altra direzione.
Secondo le statistiche sui divorzi, circa il 50% delle coppie che si sposano per la prima volta finisce per divorziare. I motivi possono essere diversi, da problemi finanziari a incompatibilità letto, ma la conclusione è la stessa. Quali sono i campanelli d’allarme?
Come capire che il matrimonio è giunto al capolinea?
Nei momenti difficili può venire in mente l’idea della separazione, mentre quando i problemi passano e la relazione migliora, questi pensieri sembrano fuori luogo. È quindi difficile discernere se si tratta solo di una fase negativa o di qualcosa di irrisolvibile.
A livello profondo, non si vuole distruggere la relazione e assumersene la responsabilità. Le conseguenze avrebbero un impatto su molti livelli: da quelli materiali, realizzati insieme, fino a quelli affettivi, come i figli da proteggere e di cui prendersi cura sopra ogni cosa.
A volte è un bene cercare delle soluzioni. Shellie Warren, terapeuta di coppia, consiglia di intraprendere 5 azioni prima di dare il matrimonio per finito.
- Rivolgersi a un consulente matrimoniale.
- Parlare con il partner delle vostre esigenze e delle preoccupazioni relazionali.
- Trascorrere più tempo assieme e creare più momenti di intimità.
- Riconoscere i propri errori e cercare di cambiarli.
- Capire che il partner può commettere degli errori.
Talvolta, però, i segnali indicano che non ci sono molte possibili vie d’uscita.
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Situazioni che non hanno soluzione
Innanzitutto, alcune situazioni non dovrebbero essere tollerate e non meritano nemmeno di essere riconsiderate. Tra questi vi sono le seguenti.
1. Un matrimonio è al capolinea se c’è violenza
Che si tratti di violenza fisica o verbale se vi sentite maltrattati dal partner, non dovete accettarlo; dovete capire che il comportamento violento verrà ripetuto.
2. Le relazioni tossiche
Una relazione tossica può essere difficile da riconoscere, perché a volte il danno è sottile. Se vi sentite sminuiti, maltrattati verbalmente, soggetti a costanti critiche, a mancanza di empatia e di considerazione, potreste essere vittime di una relazione tossica.
3. Le bugie
Una relazione di coppia va costruita sulla fiducia. Se l’inganno è un’abitudine per giustificare determinati comportamenti, la fiducia inizia a vacillare. Allo stesso modo, l’infedeltà è sintomo di poco interesse verso la relazione. Sebbene a volte possa essere perdonata e superata, a volte chi lo commette tende a ripetersi.
4. Le dipendenze
Anche se c’è amore ed empatia, se uno dei due partner ha una dipendenza da alcol, droghe, gioco d’azzardo o altri comportamenti che creano dipendenza, prima o poi la relazione ne risentirà.
La dipendenza diventerà più importante della coppia e le conseguenze possono essere immani. In questi casi, la cosa migliore è rivolgersi a un professionista.
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Segnali che indicano che il matrimonio è al capolinea
Ci sono altre circostanze in cui la strada da seguire è meno chiara. Quando sentite che il divorzio è imminente, ma i dubbi vi impediscono di prendere una decisione, potreste notare alcuni segnali che compaiono quando il matrimonio è giunto al capolinea.
1. Mancanza di rispetto
Quando si perde il rispetto per l’altro, il rapporto diventa molto complicato. Se uno dei due dà poco valore all’altro, difficilmente questo sentimento cambierà in meglio. John Gottman, noto psicologo, sostiene che il disprezzo è uno dei “cavalieri dell’apocalisse del matrimonio”.
2. Idealizzare la vita da single
Pensare di poter stare meglio da soli o con un’altra persona in certe fasi della crisi può essere normale. Ma quando questo pensiero diventa costante e vi ritrovate in ogni momento a viaggiare con la mente immaginando situazioni più soddisfacenti, è segno che non c’è soddisfazione nel matrimonio.
3. Continui litigi
Le divergenze in un matrimonio sono normali. La convivenza è difficile, ma quando c’è amore c’è tolleranza. Tuttavia, se ogni conversazione finisce in una discussione, la tolleranza è andata perduta. Potrebbe anche esserci la necessità di sfogare la propria rabbia interiore sull’altro. Questo, ovviamente, non fa bene al rapporto.
4. Critiche continue
Se non vedete niente di buono nel partner – o viceversa – è perché la critica si è impossessata della relazione. La critica costruttiva può essere un valido contributo, a patto che si vedano anche gli aspetti positivi. Quando la critica è solo distruttiva, vengono meno anche molti altri aspetti importanti nella coppia.
5. Incolpare l’altro
In ogni relazione le responsabilità vanno condivise. Quando il partner vi dà la colpa di tutto, molto probabilmente prova un sentimento di rabbia nei vostri confronti. Si tratta di una forma di disprezzo che dovrebbe essere affrontata anche con un terapeuta matrimoniale, altrimenti sarà difficile mantenere una relazione su queste basi.
6. La mancanza di intimità
I rapporti sessuali sono una parte importante della coppia. Se non c’è nemmeno una carezza, un bacio o un abbraccio, l’interesse potrebbe essere venuto meno.
Pensate che il vostro matrimonio sia arrivato al capolinea?
Se volete ancora lottare per la relazione, fatelo attivamente. Tuttavia, sappiate che ci sono alcuni aspetti che non dovrebbero essere tollerati. La consulenza matrimoniale è una buona scelta, ma se anche così i sentimenti non cambiano, la decisione è presa.
Bibliografia
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- Pinto, Bismarck. (2002). Psicología del amor. https://www.researchgate.net/publication/256791293_Psicologia_del_amor/citation/download
- John Gottman. Clinical Handbook of Couple Therapy. Gottm