Ipermenorrea: cause, sintomi e possibili trattamenti

L'ipermenorrea è un disturbo che passa spesso inosservato. Ecco quali sono i sintomi e come trattarla.
Ipermenorrea: cause, sintomi e possibili trattamenti
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

L’ipermenorrea è un’alterazione del ciclo mestruale caratterizzata da sanguinamento molto abbondante e da una durata più lunga. Se sussiste solo il secondo criterio, si parla di menorragia.

La maggior parte delle donne non si preoccupa di un flusso mestruale molto intenso, purché avvenga di tanto in tanto. L’ipermenorrea è invece da tenere sotto controllo perché provoca una serie di sintomi e di complicazioni. 

È in genere la conseguenza di squilibri ormonali, polipi endometriali, miomi o disturbi ematici. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’ipermenorrea: sintomi, diagnosi e trattamento.

Che cos’è l’ipermenorrea?

È un disturbo caratterizzato da mestruazioni particolarmente abbondanti. Il ciclo, inoltre, tende ad avere una durata maggiore del normale (più di cinque giorni).

Coincide con il normale ciclo mestruale, quindi segue la stessa cadenza. Questo rende difficile identificarlo.

Il sintomo principale è, come abbiamo detto, un intenso sanguinamento che porta a un continuo bisogno di sostituire l’assorbente. Spesso, infatti, è difficile controllare il flusso, pur usando contemporaneamente il tampone e l’assorbente. Ciò può influire sulla qualità del sonno, visto il bisogno di alzarsi spesso durante la notte per cambiarsi.

È importante tenere presente che l’ipermenorrea è di solito accompagnata da altri sintomi; l’abbondante perdita di sangue causa stanchezza estrema, affaticamento o persino difficoltà respiratorie.

Donna con dolori mestruali.

Complicazioni dell’ipermenorrea

Oltre all’anemia, l’ipermenorrea può provocare crampi molto forti, tali da rendere necessaria una visita ginecologica.

Tuttavia, già di fronte a un flusso più intenso del solito o a cambiamenti nel ciclo, sarebbe bene richiedere il parere del medico. Prestare attenzione a queste variazioni può aiutare a rilevare in modo precoce diverse patologie.

Quali sono le cause dell’ipermenorrea?

In molti casi, è difficile risalire alle cause esatte. Tra le più comuni ricordiamo:

  • Squilibri ormonali. Spesso uno squilibrio ormonale stimola uno sviluppo eccessivo dell’endometrio (la mucosa che riveste l’utero). In seguito a ciò, quando si distacca, il sanguinamento è molto intenso.
  • Sindrome dell’ovaio policistico. È uno dei fattori alla base dello squilibrio ormonale citato.
  • Polipi. Piccoli tumori benigni che causano un flusso più abbondante o prolungato.
  • Fibromi uterini.
  • Dispositivo intrauterino. È il metodo contraccettivo chiamato IUD. L’ipermenorrea può essere uno dei suoi effetti collaterali.
  • Cancro dell’utero o della cervice. È una delle cause più gravi ma, per fortuna, non è molto frequente. È correlato al virus del papilloma umano.
  • Anche alcuni difetti del sangue, come i disturbi emorragici o della coagulazione, possono causare ipermenorrea. Allo stesso modo, alcuni farmaci, come i fluidificanti del sangue.
Mestruazioni rappresentate da assorbente con piuma rossa.

Diagnosi

La prima cosa da fare in caso di dubbio, è rivolgersi al medico. Dovrete prendere nota della durata del ciclo e dell’intensità del flusso.

Dopo una prima valutazione fisica, il ginecologo può prescrivere alcuni esami complementari. Le analisi del sangue permettono di capire se sono presenti anemia o altri disturbi ematici.

Può anche richiedere il pap test, esame che consiste nel prelievo di cellule dal collo dell’utero per valutare la presenza di infezioni o alterazioni riconducibili al cancro. L’ecografia di solito completa la diagnosi.

Trattamento

Il trattamento è condizionato dalla causa e dalla gravità della situazione. Può essere basato sui farmaci, come gli antinfiammatori non steroidei (FANS) che aiutano a controllare il dolore.

Sono validi anche altri farmaci come i contraccettivi orali o il progesterone orale. Uno studio condotto dalla ginecologa Monica Dragoman ha dimostrato che i contraccettivi orali possono regolare il ciclo mestruale e a ridurre questi sintomi. Presenta, tuttavia, anche delle controindicazioni; bisognerà dunque valutare con il ginecologo l’opzione migliore, caso per caso.

Esiste anche un dispositivo intrauterino ormonale che rilascia una sostanza in grado di ridurre lo spessore dell’endometrio. In questo modo, il flusso mestruale e i crampi si riducono. Infine, possono aiutare alcuni interventi di tipo chirurgico; sono un po’ più complicati e da valutare con il medico.

La visita dal ginecologo è fondamentale

Se pensate di soffrire di ipermenorrea, non esitate ad andare dal medico. Prendere nota delle caratteristiche del ciclo è uno degli aspetti chiave per poter formulare una diagnosi veloce e trovare un trattamento adeguato.

Al tempo stesso, è fondamentale sottoporsi a un controllo ginecologico completo a cadenza annuale anche in assenza di sintomi. Ciò consente di prevenire molti disturbi e sentirsi più tranquille.


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