Ogni genitore dovrebbe conoscere le irritazioni cutanee del neonato. Si tratta della dermatite da pannolino, l’acne neonatale, la crosta lattea, la dermatite atopica del lattante e la miliaria o sudamina.
Nelle righe che seguono ne descriviamo le caratteristiche principali, così come i risultati forniti da alcuni studi recenti. Infine, vi offriamo alcuni consigli semplici ed efficaci che possono aiutarvi a prevenire questi disturbi cutanei.
La pelle del neonato
La cute del neonato è molto diversa da quella dell’adulto. È più sottile, presenta meno peluria e produce poco sudore nonché una quantità inferiore di secrezioni sebacee. Queste differenze sono persino più evidenti nei neonati prematuri.
L’esposizione di questa pelle così delicata al clima, ai batteri e a possibili lesioni da contatto la rende molto vulnerabile durante i primi mesi di vita. Per questo motivo richiede cure specifiche e costanti.
Le irritazioni cutanee del neonato più comuni
In genere le irritazioni della pelle del neonato non rappresentano gravi condizioni. Ciononostante, provocano ai genitori ansia e preoccupazione.
In presenza di qualunque sintomo, bisogna sempre rivolgersi al medico, perché alcune malattie possono manifestare i propri sintomi per via cutanea. In questi casi, è fondamentale poter disporre di una diagnosi precoce.
1. Dermatite da pannolino
Nonostante i grandi progressi in quanto ai materiali assorbenti dei pannolini, anche quelli ipoallergenici possono irritare la pelle del neonato ancora in fase di sviluppo. L’umidità e il contatto con le feci agevolano la comparsa della dermatite da pannolino.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Pediatric Dermatology mostra la relazione tra la maggior parte dei casi di dermatite da pannolino e l’infezione da fungo Candida albicans. Ciononostante, rileva anche che nei neonati alimentati mediante allattamento materno questo tipo di dermatite sono meno frequenti, suggerendo quindi di adottare questa abitudine come misura preventiva.
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2. Le irritazioni cutanee del neonato acne neonatale
L’acne neonatale compare di solito durante i primi mesi di vita. Nella maggior parte dei casi, si tratta di una manifestazione cutanea benigna e temporanea, come segnala questo articolo pubblicato su Protocolos de dermatología. In alcuni casi, tuttavia, potrebbe presentarsi uno squilibrio ormonale di maggiore gravità.
Questo tipo di acne compare sulla fronte, il naso e le guance e può essere associato alla presenza del fungo Malassezia. Per calmare i sintomi, si prescrive una lozione a uso topico e la cura richiede generalmente un paio di settimane.
3. Crosta lattea
La crosta lattea è una forma di dermatite seborroica che colpisce il neonato durante i primi tre mesi di vita, come spiega uno studio pubblicato su Dermatología médica, cosmética y quirúrgica. Questa malattia provoca la comparsa di lesioni sul cuoio capelluto sotto forma di croste grasse e squamose, oltre che di arrossamento.
In genere scompare da sola, ma è possibile favorire la guarigione applicando dell’olio di oliva sull’area interessata. Ciononostante, alcuni casi richiedono l’intervento medico, dunque è sempre meglio consultare il pediatra.
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4. Dermatite atopica del lattante
Un lattante su dieci può soffrire di questa malattia durante i primi tre mesi di vita. Questo tipo di dermatite compare solitamente sulle guance, il collo e le braccia.
La causa consiste in un’alterazione del sebo che ostacola la funzione protettrice della pelle. Questo squilibrio provoca arrossamento, prurito e secchezza, che possono spingere il neonato a grattarsi e ferirsi.
Si consiglia di utilizzare saponi delicati e naturali, così come oli vegetali che aiutino a ricostituire la barriera protettrice della pelle. In questo caso, si potrebbe utilizzare anche l’olio di oliva o di mandorla, ma solo dopo aver consultato un medico.
5. Miliaria o sudamina, tra le irritazioni cutanee del neonato
Questo disturbo cutaneo colpisce il 40% dei neonati, nella maggior parte dei casi durante il primo mese di vita. Può tuttavia comparire a qualunque età, soprattutto in luoghi dal clima umido e caldo.
La causa della miliaria è un’ostruzione dei pori che conducono alle ghiandole sudoripare impedendo l’eliminazione del sudore, come segnala un articolo informativo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questa condizione provoca la comparsa di piccoli foruncoli rossi o bianchi, o perfino di vesciche, che si manifestano sul viso, il collo o la schiena.
Generalmente la miliaria guarisce senza bisogno di trattamento specifico. Per prevenirne la comparsa, è meglio evitare di esporre il bambino a calore eccessivo e scegliere indumenti realizzati in materiali naturali, come il cotone.
Bibliografia
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