Macchie nere sulle gengive: cause e trattamenti

La comparsa di macchie nere sulle gengive è certamente motivo di allarme. Vi spieghiamo perché questo tessuto orale può scurirsi e quali sono i possibili trattamenti.
Macchie nere sulle gengive: cause e trattamenti
Vanesa Evangelina Buffa

Scritto e verificato l'odontoiatra Vanesa Evangelina Buffa.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Lavare i denti e notare delle macchie nere sulle gengive può certamente spaventare. Queste aree scure non solo influiscono sull’estetica del sorriso, ma possono anche indicare un problema di salute orale.

Il tessuto gengivale che copre i denti è solitamente di colore rosa pallido. Ma proprio come la pelle, i capelli e i denti, ogni persona ha la propria colorazione.

La presenza di macchie nere sulle gengive può essere dovuta a diverse cause, il più delle volte innocue. Per una maggiore tranquillità, tuttavia, è sempre meglio valutare lo stato di salute delle gengive con il dentista.

Che aspetto ha la gengiva normale?

Le gengive sono costituite da un tessuto molle e fibroso che circonda il colletto dei denti. Proteggono e coprono l’osso alveolare nella zona della radice dei denti.

Insieme al tessuto osseo e al legamento parodontale costituiscono il parodonto. Cioè, fanno parte delle strutture responsabili del supporto e del mantenimento dei denti nella loro posizione.

Quando le gengive sono sane appaiono rosa pallido, uniformi e con una consistenza puntinata simile alla buccia dell’arancia. Sono toniche e i bordi definiti circondano il colletto dei denti.

Ma come accennato, questa colorazione può variare da persona a persona. Come la pelle, infatti, anche questo tessuto contiene melanociti, le cellule responsabili della colorazione degli epiteli.

A volte la colorazione del tessuto gengivale è alterata ed è necessario prestare attenzione. Eventuali cambiamenti nell’aspetto delle gengive possono indicare un problema di salute orale che deve essere affrontato.

Contusioni

Le macchie nere sulle gengive possono comparire a seguito di un trauma. Come qualsiasi altra parte del corpo, il tessuto gengivale si può lesionare.

Un colpo sulla bocca, una caduta a faccia in giù, un cibo dai bordi taglienti o persino lavare i denti con troppa forza, possono lasciare lividi sulle gengive. Gli ematomi appaiono di colore rosso scuro o viola, ma nel tempo diventano marrone scuro o neri.

Se le macchie nere sulle gengive sono dovute alla presenza di un livido, è possibile avvertire anche un leggero dolore nell’area e del sanguinamento.

I lividi di solito si risolvono da soli entro pochi giorni senza la necessità di trattamento medico. Quando il livido persiste nel tempo e non scompare, è meglio parlarne con il dentista.

Allo stesso modo, se compaiono molti lividi in diverse parti del corpo senza causa apparente, è opportuno andare dal medico. Potrebbero essere il sintomo di un disturbo nel sangue.

Problemi di coagulazione del sangue.
In rari casi, la comparsa di un ematoma sulle gengive può essere dovuta ad un disturbo della coagulazione.

Ematoma da eruzione dei denti

Quando un dente sta per uscire, sulla gengiva può formarsi una cisti piena di liquido. Ciò accade perché la corona dentale non riesce a rompere la mucosa gengivale e a uscire correttamente.

A volte il liquido accumulato è misto a sangue che può conferire un colore viola o nero al tessuto gengivale. Quando una cisti da eruzione ha contenuto ematico, si parla di ematoma da eruzione. Ciò di solito accade se la tumefazione si verifica dopo un colpo o una caduta.

Questo fenomeno è comune nei bambini, durante l’eruzione dei denti da latte e dei denti permanenti. Scompare da solo una volta fuoriuscito il dente.

Nel caso in cui il problema non si risolve e il dente non riesce a uscire da solo, il dentista pediatrico può praticare una piccola incisione sulla gengiva, come un’asola, per facilitare il processo.

Melanoplachia e macule melanotiche

Come abbiamo detto parlando dell’aspetto delle gengive normali, ogni persona ha la propria colorazione in questo tessuto. L’eredità e la genetica hanno molto a che fare con l’aspetto di questa mucosa.

Pertanto, alcune persone possono avere gengive marrone scuro o nere. Ciò è dovuto a una maggiore concentrazione di melanina nel tessuto gengivale. Questa situazione è chiamata melanoplachia ed è considerata innocua e normale.

Questo tipo di pigmentazione può verificarsi in qualsiasi area della gengiva e di solito è bilaterale. È asintomatica e più evidente con il passare degli anni. È comune anche osservarla sulla mucosa delle guance e delle labbra.

La sua manifestazione è più frequente in alcuni gruppi etnici, motivo per cui in passato erano chiamate macchie razziali o pigmentazione melanica razziale.

Le macule melanotiche sono macchie innocue simili alle lentiggini. Possono verificarsi in diverse parti del corpo, comprese le gengive.

Le macule melanotiche sono macchie solitarie, asintomatiche, marroni, bluastre o nere. Sono piccole, di solito tra 1 e 8 millimetri di diametro, e ben circoscritte.

La causa di queste lesioni è sconosciuta e alcune persone nascono con esse. Non è necessario alcun trattamento. Anche se, sospettando una patologia più grave, il dentista può suggerire di sottoporsi a biopsia.

Fumo

Tra le abitudini dannose per la salute orale, il fumo è una delle peggiori. Questa abitudine non solo macchia i denti. Il calore e le tossine danneggiano la mucosa orale, fatto che può causare gravi patologie.

I fumatori di lunga data hanno spesso macchie nere sulle gengive. La nicotina aumenta la produzione di melanina nelle cellule, dando origine a un tessuto gengivale scuro, la cosiddetta melanosi del fumatore.

L’inscurimento delle mucose può riguardare anche le labbra e le guance. Esiste un rapporto diretto tra la diminuzione di questa pigmentazione scura e l’abbandono dell’abitudine. Pertanto, le macchie nere sulle gengive sono da considerare reversibili.

Tatuaggi da amalgama

Le macchie nere sulle gengive da amalgama si verificano dopo che il paziente ha subito un’otturazione realizzata con questo materiale. Alcune particelle si possono depositare attorno al dente.

L’amalgama d’argento è un materiale utilizzato per sigillare e riempire le cavità lasciate dalle carie. Se raggiunge l’interno della mucosa, è possibile che la impregni e la colori. Questo può accadere quando si effettua il riempimento o quando la si rimuove con le frese per sostituirla con altre resine.

Le macchie si trovano solitamente in prossimità del dente su cui si è intervenuto e sono di colore blu scuro o nero.

Sono asintomatiche e permanenti. Non vengono rimosse, perché non è necessario. Ma nonostante non siano un problema serio, possono rappresentare un fastidio estetico se la posizione è molto visibile.

Per evitare questo tipo di macchia, è opportuno che il dentista utilizzi una diga di gomma se intende posizionare o rimuovere l’amalgama. In questo modo si isolano i tessuti molli.

Assunzione di alcuni farmaci

L’assunzione di alcuni farmaci può avere come effetto collaterale l’inscurimento delle gengive. I contraccettivi orali di tipo combinato sono l’esempio più comune.

Anche alcuni antibiotici, antimalarici, antipsicotici e farmaci antitumorali possono essere responsabili della comparsa di macchie nere sulle gengive. Tra questi, clorpromazina, minociclina e chinidina hanno mostrato questo tipo di effetto indesiderato.

Malattie parodontali

Gengivite e parodontite sono un’altra causa di macchie nere sulle gengive. Non è il motivo più comune, perché il più delle volte il tessuto gengivale si infiamma e appare rosso e sanguinante.

Ma quando la placca batterica si accumula in eccesso e si calcifica, diventa tartaro. Questi accumuli possono assumere colore scuro e depositarsi nell’area sottogengivale (all’interno del bordo libero della gengiva) conferendo al tessuto un aspetto nero.

È anche possibile che le gengive appaiano temporaneamente nere dopo un trattamento dentale. Ad esempio, dopo il posizionamento di un innesto gengivale per il trattamento della resezione gengivale, il tessuto apparirà nero per alcuni giorni poiché si genera una necrosi transitoria che scomparirà gradualmente con la guarigione.

Un altro problema parodontale che può causare macchie nere sulle gengive è la gengivite ulcerosa necrotizzante acuta. Si tratta di una rara infezione del tessuto gengivale, nota anche come bocca di trincea.

Provoca febbre, alitosi e molto dolore alle gengive, le cui papille diventano necrotiche e appaiono grigie o nere. Di solito è l’evoluzione di una precedente gengivite in cui i batteri proliferano molto rapidamente e il tessuto muore. È associata a scarsa igiene orale, dieta malsana, stress, mancanza di sonno o problemi immunitari.

Il trattamento consiste nella pulizia, nella strumentazione parodontale e nell’assunzione di antibiotici. L’igiene orale e l’uso di collutori favoriscono il recupero dei tessuti e prevengono le recidive.

Nevo blu

Il nevo blu è una lesione rotonda e piatta, o leggermente rialzata, nera o bluastra situata sulla gengiva. È come una lentiggine sul tessuto gengivale.

L’eziologia non è chiara e di solito si sviluppa durante l’infanzia o l’adolescenza. È più comune nelle donne.

In generale, non ha bisogno di cure, malgrado sia bene tenerlo sotto controllo. Se dimensioni, forma o colore cambiano, il medico prescriverà una biopsia per rilevare una possibile evoluzione maligna.

Melanoacantoma orale

Il melanoacantoma orale è una rara alterazione che provoca la comparsa di macchie scure in diverse parti della bocca, comprese le gengive. È innocuo e di solito colpisce le persone giovani.

La sua origine è sconosciuta, anche se sembra essere correlata a lesioni causate dalla masticazione o dall’attrito in bocca. Non richiede alcun trattamento, anche se la somiglianza con altre lesioni giustifica una biopsia per escludere patologie più gravi.

Cancro orale

Il cancro della bocca può causare macchie nere sulle gengive. Altri sintomi associati a questa patologia sono ferite aperte che non guariscono, sanguinamento anomalo, gonfiore, mal di gola cronico o alterazioni della voce. Può tuttavia capitare che la macchia sia l’unica manifestazione.

Per determinare se una macchia scura sia causata dal cancro, il medico dovrà eseguire una biopsia. Questa può essere integrata con diverse tecniche di imaging, come una tomografia computerizzata o una tomografia a emissione di positroni (PET). È utile soprattutto per vedere se il cancro si è diffuso ad altre parti del corpo.

Se la macchia è maligna e il cancro non si è diffuso, il medico può rimuoverlo chirurgicamente. Se si è diffuso, la chemioterapia e la radioterapia aiuteranno a uccidere le cellule tumorali.

I pazienti che fumano e consumano grandi quantità di alcol corrono un rischio maggiore di sviluppare il cancro orale.

Biopsia gengivale per analizzare le macchie scure sulle gengive.
La biopsia della gengiva può rivelare l’eziologia del problema quando l’origine non è chiara.

Altre patologie

Anche alcune condizioni sistemiche possono essere responsabili della comparsa di macchie nere sulle gengive. Determinare la presenza di queste patologie è fondamentale per effettuare un trattamento adeguato che agisca sulla causa.

Un esempio è la sindrome di Peutz-Jeghers. È una condizione ereditaria autosomica dominante che causa la pigmentazione della melanina orale e periorale. Inoltre, aumenta il rischio di sviluppare polipi intestinali e cancro. È necessario un test genetico.

Anche il morbo di Addison può causare macchie nere sulle gengive e su altre mucose orali. È una patologia autoimmune che colpisce le ghiandole surrenali.

I pazienti di Addison spesso sperimentano stanchezza, sete estrema, perdita di peso, mancanza di appetito e debolezza muscolare. Inoltre, sono presenti iperpigmentazione delle labbra, del palato, delle gengive e macchie scure su altre aree del corpo.

Trattamenti per le macchie nere sulle gengive

Per trattare le macchie nere sulle gengive, è necessario conoscerne l’origine e agire sulla causa. Ma è utile sapere che ci sono alcuni metodi estetici che possono migliorare l’aspetto del tessuto gengivale quando l’inscurimento è benigno.

Ecco alcuni modi per migliorare l’aspetto delle gengive scure:

  • Microabrasione: consiste nella rimozione degli strati superficiali della gengiva con strumenti appositi. Si rimuove l’area pigmentata e si espone il tessuto sano e rosa pallido sottostante.
  • Rimozione chirurgica: consiste nel rimuovere le macchie dalle gengive tagliandole e rimuovendole con un bisturi. È una tecnica invasiva e con un periodo postoperatorio più complicato. Occorre tenere conto del processo di guarigione dei tessuti e i risultati non sono sempre duraturi.
  • Criochirurgia: il tessuto gengivale colpito viene congelato.
  • Innesti gengivali liberi: questo trattamento consiste nell’estrarre dal palato il tessuto non pigmentato e posizionarlo nella zona gengivale per nascondere la pigmentazione.
  • Laser: le cellule che producono melanina vengono rimosse utilizzando la tecnologia laser. È un intervento minimamente invasivo, riduce le emorragie e favorisce la pronta guarigione.

In ogni caso, occorre sapere che molte di queste pratiche possono ferire la mucosa o le macchie possono riapparire. È importante chiarire tutti questi aspetti con il dentista prima di iniziare il trattamento.


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