I metodi contraccettivi non ormonali impediscono che l’ovulo venga fecondato dagli spermatozoi senza interferire con il ciclo mestruale della donna. Questi metodi di solito fungono da barriera, ovvero impediscono il contatto tra un ovulo e uno spermatozoo.
Esistono anche metodi contraccettivi non ormonali basati sulla pianificazione, ovvero ci dicono quando evitare i rapporti sessuali a seconda della fase del ciclo mestruale.
Anche se tutti questi metodi possono essere efficaci, presentano anche alcuni svantaggi. Ne parliamo in dettaglio nelle righe che seguono.
Tipi e benefici dei metodi contraccettivi non ormonali
Come sottolinea una delle pubblicazioni dell’Association of Reproductive Health Professionals (ARHP), esiste un’ampia varietà di contraccettivi non ormonali che offrono vantaggi e svantaggi. Alcuni sono più efficaci di altri e non tutti offrono protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili.
Metodi contraccettivi non ormonali: Preservativo maschile
Il preservativo maschile è una guaina di lattice che trattiene lo sperma evitando che entri nell’utero. Secondo l’ARHP, il rischio di gravidanze indesiderate con questo metodo è pari al 18%. Il suo principale vantaggio, oltre all’efficacia anticoncezionale, è la protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili.
I suoi svantaggi sono legati all’uso. A differenza di altri metodi che agiscono in modo permanente, il profilattico deve essere indossato ogni volta che si inizia un rapporto sessuale e deve essere sostituito tutte le volte.
Diaframma
Il diaframma è un cerchio in lattice che viene inserito all’interno della vagina prima del rapporto sessuale. Il suo vantaggio principale è che la donna ha il pieno controllo della sua collocazione, inoltre copre completamente la cervice.
Lo svantaggio è che non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili. Oltre a ciò, deve essere lasciato all’interno della vagina per varie ore dopo il rapporto sessuale. Secondo i ricercatori, nel 12% dei casi questo metodo non previene da una gravidanza indesiderata.
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Preservativo femminile
Come il preservativo maschile, anche questo dispositivo è costituito da una guaina trasparente in lattice. È pensato per adattarsi alla vagina e impedisce agli spermatozoi di entrare in contatto con gli ovuli. Protegge anche dalle malattie sessualmente trasmissibili. Lo svantaggio principale è che non sempre è facile da collocare.
IUD di rame
Si tratta di un metodo un po’ più invasivo e permanente (durata da 10 a 20 anni). È costituito da un dispositivo in plastica e rame inserito nella cervice. La sua funzione è quella di creare un ambiente ostile per gli spermatozoi in modo che non raggiungano l’ovulo. Inoltre, rilascia particelle di rame che impediscono l’adesione di un ovulo fecondato.
Tra i suoi vantaggi va inserito una volta per un lasso di tempo prolungato e ha una efficacia di oltre il 99%. Tuttavia, non previene dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Sterilizzazione maschile e femminile
La sterilizzazione è una procedura chirurgica, che funziona come metodo contraccettivo senza ormoni. Negli uomini è noto come vasectomia, è permanente e viene eseguita per impedire il passaggio degli spermatozoi nello sperma.
Il principale vantaggio è l’efficacia contraccettiva. Per di più, non impedisce l’eiaculazione né influisce sulla virilità. Invece, la sterilizzazione femminile permette di isolare le ovaie dall’utero, in modo che gli ovuli non possano raggiungerlo.
Spugna contraccettiva
Si tratta di una spugna sintetica impregnata di spermicida. Blocca la cervice, assorbe lo sperma e neutralizza gli spermatozoi. Risulta efficace purché usata correttamente e può essere inserita dalla stessa donna.
Tuttavia, tra i suoi svantaggi c’è una riduzione fino al 68% dell’efficacia tra le donne che hanno avuto un parto. Può risultare complesso inserirla e non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili. Per di più, deve essere lasciata in posizione per almeno 6 ore dopo il rapporto sessuale.
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La pianificazione naturale tra i metodi contraccettivi non ormonali
Questo metodo non solo è privo di ormoni, ma non richiede nemmeno l’uso di prodotti speciali o un intervento chirurgico. La pianificazione naturale consiste nel programmare l’attività sessuale a seconda della fase del ciclo mestruale.
Lo scopo è evitare i rapporti sessuali nei giorni fertili. È un metodo che può essere efficace quando il ciclo è regolare, ma presenta diversi rischi legati ai possibili anticipi o ritardi delle mestruazioni.
I metodi contraccettivi non ormonali hanno vantaggi e svantaggi
I contraccettivi non ormonali offrono una serie di vantaggi rispetto a quelli ormonali. Tuttavia, non sono sempre così efficaci. Per questo motivo, è importante parlarne con il medico, il ginecologo o un professionista della salute sessuale e riproduttiva per determinare il metodo di controllo delle nascite più adatto al proprio caso.
Bibliografia
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