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Molto probabilmente non avete mai sentito parlare del Micoplasma genitale, un batterio a trasmissione sessuale sempre più diffuso. Vi spieghiamo in dettaglio di cosa si tratta e come riconoscerlo.
Il Mycoplasma genitalium è un batterio che si insedia nelle vie urinarie e che viene trasmesso attraverso il semplice contatto sessuale, provocando infezioni nel tratto urinario. A differenza di altri agenti patogeni a trasmissione sessuale, questo batterio si può trasmettere persino con un contatto superficiale, dunque anche in assenza di penetrazione.
I primi casi registrati di Mycoplasma genitalium risalgono al 1983, quando venne isolato e identificato. Oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità calcola 448 milioni di casi di contagio all’anno, su scala globale.
Si ipotizza che rappresenti tra il 25% e il 30% dei casi di uretrite non gonococcica negli uomini. Sebbene colpisca anche le donne, non esistono studi statistici sulla sua incidenza nel sesso femminile. Alcune ricerche rivelano che il Mycoplasma genitalium è diffuso alla pari della clamidia e più della gonorrea.
Anche se al giorno d’oggi è trattabile con terapia antibiotica, alcuni scienziati del Regno Unito avvisano che l’indice di contagio è in aumento, e ciò a causa della resistenza del batterio agli antibiotici.
Il Mycoplasma genitalium non sempre è sintomatico, per cui una persona può essere stata contagiata senza saperlo. Quando l’infezione si manifesta con sintomi, questi ultimi variano tra uomo e donna.
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Il Mycoplasma genitalium può causare diverse complicazioni al tratto urinario. Nelle donne, in particolare, può estendersi oltre la cervice, fino all’utero. Le principali complicazioni che possono riguardare la donna sono:
Negli uomini le principali complicazioni sono:
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I metodi convenzionali per individuare i batteri non risultano essere particolarmente efficaci contro il Mycoplasma genitalium, perché questo batterio cresce molto lentamente, persino a distanza di mesi. Tuttavia, nuovi esami molecolari permettono di individuare questo patogeno in fretta e in modo preciso.
Si preleva un campione dalle secrezioni interne del pene o della vagina che viene inviato in laboratorio, dove verrà testata l’effettiva presenza del batterio e del suo DNA. Ciò permetterà di stabilire l’antibiotico più efficace per il trattamento.
Il Mycoplasma genitalium può essere trattato con una cura antibiotica, sebbene alcuni esperti indicano delle mutazioni antibiotico-resistenti. Usare il preservativo è il modo più sicuro per prevenirlo; pur così, il batterio si può trasmettere con un semplice contatto, prima della penetrazione, e persino con lievi carezze della zona genitale.
Conoscevate questo raro batteria a trasmissione sessuale? Ora che sapete di cosa si tratta non esitate a consultare il medico in caso di sintomi. Va trattato adeguatamente per evitare complicazioni per la salute.