Non si insegue chi non vi cerca, chi si impone o chi vuole che baciate il pavimento su cui cammina. Non fatelo, perché chi vi merita davvero vi vuole al suo fianco e non dietro la sua schiena. Ricordate che l’indifferenza è la migliore dimostrazione di “non amore”.
Se questa persona può ancora apportarvi qualcosa, lo farà e se non è così, un addio è il miglio ringraziamento che potete offrire a voi stessi. L’interesse, l’affetto e l’amore non parlano lo stesso linguaggio dell’egoismo o dell’indifferenza. Non si insegue chi sa dove trovarci.
L’attenzione non si elemosina né si accettano briciole. Se lo facciamo, commettiamo una grande ingiustizia emotiva contro noi stessi. L’affetto si deve dimostrare in modo equilibrato, sarà la base che cementa il nostro rapporto.
Non si insegue chi sa dove trovarci
Tu non vali così tanto e io non valgo così poco. L’indifferenza degli altri finisce per generare in noi la sensazione di non esserne meritevoli e di non essere apprezzati dagli altri. Non possiamo permetterci di pagare un prezzo così alto.
È facile provare questa sensazione quando le dimostrazioni di indifferenza e disinteresse sono costanti verso di noi, verso gli scambi che offriamo e verso la costruzione di un rapporto significativo.
Non si tratta di sminuire gli altri, ma di valorizzare di più noi stessi e di rendere patenti ed importanti le nostre necessità affettive e le nostre inquietudini. Questo sarà il pilastro fondamentale che sosterrà i rapporti solidi e sani, mentre l’indifferenza li distruggerà.
L’interesse mutuo e la reciprocità sentimentale sono qualcosa a cui non bisogna MAI rinunciare. Non bisogna nemmeno rassegnarsi ad ottenerli solo perché è da molto tempo che si sta con la stessa persona.
Di fatto non si parla solo del benessere individuale, ma anche di quello altrui e del rapporto. I tre insieme ci offrono la possibilità di portare avanti rapporti gratificanti e giusti. Solo in queste condizioni potremo crescere insieme agli altri.
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Non cercate, lasciate che vi trovino
Se qualcuno non vi insegue non dipende per forza da voi. Pensate che, quando qualcuno vuole, è capace di smuovere mari e monti per stare al vostro fianco e farvi stare bene.
Forse alcune assenze sono conseguenza del ritardo cronico, degli impegni giornalieri e di una vera mancanza di tempo. Tuttavia, il disinteresse reiterato sarà quello che segnerà la differenza.
Trascinarvi e supplicare un affetto che non è sincero non è sano, né a breve né a lungo termine. Forse alcune dimostrazioni vi possono intenerire, ma è bene che la bilancia sia calibrata e che guardiate con la lente di ingrandimento i motivi che continuano a farvi rimanere ancorati a questo rapporto.
Se sentite davvero che si sta commettendo ingiustizia emotiva, probabilmente vi state sottomettendo ad un rapporto che vi causa grande sofferenza. Non dovete trasformarvi in marionette delle necessità altrui né delle loro voglie.
Dovete farvi valere e avere ben chiaro cosa meritate. Avete il diritto di essere chiamati e che rispondano alle vostre chiamate. Potete permettervi di non sentire la mancanza di chi vi cerca. Potete permettervi di non sottomettervi al castigo dell’indifferenza.
Dovete iniziare a valorizzarvi e a volervi bene. I miracoli non accadono e, come abbiamo detto, l’amore deve essere dimostrato e sentito, ma mai implorato. Il vostro affetto deve essere riservato a chi vi vuole bene, vi accetta e vi capisce senza giudizi né esigenze.
Regalate la vostra assenza a chi non apprezza la vostra presenza
È comune non valorizzare quello che si ha, sprecare le opportunità di relazionarsi con i propri cari. Tuttavia, l’indifferenza ha altre tinte e possiamo vedere nel suo riflesso l’egoismo e il disinteresse.
Questa negligenza propria dell’indifferenza a volte si riempie di disprezzo, cosa che genera situazioni molto dolorose che deteriorano la percezione che abbiamo di noi stessi e delle relazioni con gli altri.
In questi casi, l’indifferenza mina la autostima e la salute emotiva, quindi dobbiamo imparare a regalare la nostra assenza; d’altronde non stanno valorizzando la nostra presenza.
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Come abbiamo detto, non dobbiamo rassegnarci a sentirci sminuiti. Alla fine, “crediamo” di non essere meritevoli di compagnia né di essere contraccambiati.
Il primo passo per prendersi cura dell’immagine che abbiamo di noi stessi è farci valere e capire che l’indifferenza di alcune persone deve servirci per riaffermare tutto quello che cementerà il nostro amor proprio e la nostra crescita.
Non dimenticate di sorridere allo specchio, volendovi bene e apprezzandovi per quello che siete e non per quello che gli altri proiettano in voi. Amatevi e rendetevi conto del fatto che se qualcuno non vi insegue e vi ignora, non vuol dire che dovete rassegnarvi.
Circondatevi sempre di persone che vi vogliono bene, perché quelle che non lo fanno, vi faranno soffrire.
Non ci fa bene dare senza ricevere. Dobbiamo capire che circondarci di qualcuno può significare allontanarci da noi e dal nostro percorso. Forse stiamo ipotecando anni di una vita senza biglietto di ritorno e questo non ce lo possiamo permettere, mai.
Bibliografia
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