La visita ginecologica per valutare lo stato di salute del pavimento pelvico è spesso motivata da un imminente parto. Ciononostante, è utile anche in presenza di disfunzioni come incontinenza urinaria, prolasso, debolezza muscolare, dolore durante i rapporti sessuali, ecc. Sono diversi gli accessori che aiutano in questo senso. Tra questi, troviamo le palline cinesi, disponibili in commercio in varie forme e pesi; persino il cinema si è fatto portavoce dei benefici di questi accessori per la sessualità femminile.
Come con i farmaci, nemmeno le palline cinesi vanno usate senza ricevere il parere del medico. Non sempre sono la soluzione ai disturbi del pavimento pelvico, anzi in alcuni casi potrebbero essere addirittura controindicate.
Il consiglio, quindi, è farsi visitare dal ginecologo. Lo specialista valuterà il tono e la forza del pavimento pelvico e prescriverà la terapia più indicata in presenza di un disturbo.
Prima di parlare dei benefici, degli usi e delle controindicazioni delle palline cinesi, vediamo cosa sono. Si tratta di un dispositivo formato da una o due palline (in questo caso sono collegate da un cordino) contenenti all’interno un’altra pallina più piccola che produce una vibrazione nel pavimento pelvico quando ci si muove o si cammina.
Come funzionano le palline cinesi
Il principio su cui si basa l’azione delle palline cinesi è il seguente: inserendo la sfera dentro la vagina, il pavimento pelvico è costretto a realizzare una contrazione involontaria della muscolatura per non farla cadere. Con il movimento, inoltre, si produce una vibrazione che aumenta la lubrificazione e il tono muscolare in generale.
Affinché le palline vaginali assolvano alla loro funzione, è fondamentale muoversi. Vale a dire, non serve a niente inserirle nella vagina e poi restare sedute sul divano o sdraiate sul letto a guardare la tv.
Le palline fanno lavorare il tono muscolare, ovvero lo stato basale della muscolatura del pavimento pelvico. Ciò non è da confondere con la forza o la contrazione volontaria del pavimento pelvico che si sviluppa, invece, con gli esercizi di Kegel.
Per lavorare sul tono e sulla forza contemporaneamente, si possono inserire le palline cinesi e, mentre ci si muove, realizzare una serie di contrazioni volontarie del pavimento pelvico. In questo modo l’esercizio è completo.
Benefici di un uso regolare
Migliorano il tono della muscolatura pelvica e, in combinazione con gli esercizi di Kegel, possono aumentarne la forza. Aumentano inoltre la lubrificazione della vagina.
È bene chiarire che non si tratta di giocattoli erotici; diversi film hanno diffusi il mito per cui la donna riesce a raggiungere l’orgasmo semplicemente inserendo una pallina cinese nella vagina. Questo dispositivo stimola in realtà una zona della vagina in cui sono presenti poche terminazioni nervose, quindi non genera piacere.
Ciononostante, l’uso delle palline vaginali può migliorare indirettamente l’esperienza sessuale. Quando il pavimento pelvico presenta un tono normale ed è dotato di forza, l’orgasmo è più intenso e più duraturo. Infine, stimolano la lubrificazione che a sua volta favorisce il raggiungimento del piacere.
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Principali usi e vantaggi
L’impiego delle palline cinesi è indicato in presenza di diversi disturbi del pavimento pelvico ma, come già detto, bisognerà consultare prima il ginecologo. In linea generale sono utili perché:
- Combattono l’incontinenza urinaria.
- Prevengono la stitichezza cronica.
- Aiutano ad allenare il pavimento pelvico prima e dopo un intervento chirurgico all’apparato genitale.
- Prevengono prolasso, incontinenza o altri disturbi.
- Sono utili per le donne che praticano sport a impatto come il cross-fit o la corsa. Insieme alla ginnastica ipopressiva, aiutano a mantenere l’area pelvica tonica e a prevenire il prolasso.
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Quando non usare le palline cinesi
Come anticipato, in alcune situazioni l’uso delle palline cinesi è sconsigliato se non controindicato. Vediamo quali:
- Gravidanza. Durante la gestazione sono in genere sconsigliate. Tuttavia, sei il ginecologo pensa che potrebbero essere d’aiuto, è importante seguire le dovute norme igieniche.
- Prolasso. Se è stato diagnosticato o si sospetta un prolasso, le palline cinesi non rappresentano un accessorio ideale. In alcuni casi, però, il ginecologo potrebbe consigliarle per affiancare la riabilitazione in ambulatorio a gli esercizi per allenare la forza o il tono dei muscoli.
- Mestruazioni.
- Dopo il parto. Durante il puerperio, ovvero le sei settimane che seguono il parto o fino a cessazione completa delle perdite di sangue, non bisognerebbe inserire alcun oggetto nella vagina (siano palline cinesi, tamponi o coppetta mestruale) o eseguire lavande vaginali. Trascorso questo tempo, in base al giudizio medico, la donna può iniziare a usarle.
- Infezioni vaginali.
- Vaginismo.
- Disagio o dolore durante l’uso.
- Incapacità di sostenerle (se cadono continuamente).
Ricordate che tutte le indicazioni devono essere date dal ginecologo di fiducia. Questi offrirà i migliori consigli in base alle esigenze di ogni singola paziente.
Bibliografia
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