Puericultura: di che cosa si occupa?

Sapete perché è importante partecipare agli incontri di accompagnamento alla genitorialità e puericultura? Ve lo spieghiamo in questo articolo e vi diamo alcuni utili consigli.
Puericultura: di che cosa si occupa?

Scritto Ana Luzardo

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

La puericultura può essere vista come un complemento alla pediatria, sebbene non faccia parte della suddetta disciplina.

A partire dalla rivoluzione industriale, questa scienza è apparsa come tentativo di ridurre la morte neonatale entro il primo anno di vita. Tuttavia, il concetto verrà introdotto in medicina solo nel 1865.

Al giorno d’oggi, il tutoraggio di una puericultrice o puericultore è vitale per la madre, poiché funge da guida alle pratiche sane di allevamento del bambino, contribuendo alla prevenzione delle malattie.

Differisce dunque dalla pediatria perché mentre questa cura le malattie, la puericultura ne previene l’insorgenza. Nelle righe che seguono spieghiamo tutto quello che c’è da sapere su questa scienza medica.

Di che cosa si occupa la puericultura?

Madre e bambino.
La puericultura è il ramo della scienza medica che guida i genitori verso pratiche sane di allevamento e cura dei bambini.

Il termine “puericultura” deriva dal latinopuer puĕri, che significa fanciullo, e cultura, ovvero coltivazione o cura. Si tratta, dunque, della branca della scienza medica dedita all’applicazione e allo studio delle pratiche volte a proteggere la salute e promuovere la crescita e lo sviluppo in accordo con le capacità e le potenzialità genetiche dei bambini.

Così, obiettivo della puericultura è promuovere uno sviluppo ottimale e sano della popolazione tra 0 e 19 anni. Ha anche lo scopo di identificare, diagnosticare e gestire i problemi di salute e prevenire o ridurre le malattie future. Lo fa guidando i genitori ai gesti di cura.

Tipi di puericultura

Esistono due tipi di puericultura importanti per lo sviluppo di un bambino e per un sano inserimento nel mondo. Vediamoli in dettaglio.

Puericultura prenatale

Come suggerisce il nome, si tratta di incontri previsti tra la 26 e la 38 settimana di gravidanza per preparare la futura madre alla cura del bambino.

In questi incontri si sottolinea l’importanza dell’allattamento materno esclusivo fino ai 6 mesi di vita del bambino e complementare fino ai due anni, la vaccinazione, la posizione ideale per far addormentare il neonato o la diarrea del lattante.

Puericultura postnatale

Viene classificata in base all’età. La puericultura rivolta ai neonati va da 0 a 28 giorni, ai lattanti va da un mese a undici mesi, la puericultura transizionale da uno a due anni di età.

La prescolare riguarda i bambini dai 2 ai 4 anni e quella rivolta ai bambini in età scolare dai 5 ai 9 anni. Dai 10 ai 19 anni si parla di puericultura dell’adolescenza.

Saranno quindi i puericultori a prendersi cura del bambino sano con visite mensili. Anche nei casi a rischio, dove l’assistenza è più importante a causa di un maggiore rischio di mortalità.

I casi a rischio si riferiscono a basso peso alla nascita, nascita prematura, gravidanze multiple, gravi malattie congenite e bambini nati da madri adolescenti, ecc.

L’importanza della puericultura

Una volta chiari gli obiettivi della puericultura come metodo per assicurare uno sviluppo sano della popolazione infantile, da una prospettiva fisiologica, psicologica e sociale, si evince l’importanza di questa scienza medica.

La cura durante i primi anni di vita è fondamentale affinché il bambino adotti atteggiamenti e abitudini sane che garantiscano un buono stato di salute per il resto della sua vita.

È durante il periodo infantile che si gettano le basi per la salute dell’adulto, quindi i gesti di cura precoci possono prevenire sequele o alterazioni permanenti.

Consigli base di puericultura

Puericultura e madre che imbocca il bambino.
Il puericultore fornisce una guida dalla nascita ai 19 anni di età in diverse aree dello sviluppo.

La puericultura attuale impartisce i consigli necessari per infondere nei bambini uno stile di vita sano, ad esempio:

Igiene del bambino

Si consiglia di fare la toilette al bambino almeno una volta al giorno. Si possono utilizzare batuffoli di cotone imbevuti di acqua tiepida per pulire le orecchie dall’esterno (senza usare cotton fioc) e gli occhi facendo attenzione a non ostruire i condotti lacrimali.

Il naso andrà pulito con soluzioni fisiologiche per ammorbidire il muco ed espellerlo più facilmente. Nel caso del cordone ombelicale, la pulizia deve essere fatta con alcol al 70% iniziando dalla base del cordone.

Il cordone andrà sistemato al di fuori del pannolino per evitare la contaminazione. Il pannolino deve essere cambiato almeno 6 volte al giorno per evitare di irritare la pelle del bambino.

Il bagnetto

Il bambino deve essere lavato ogni giorno a una temperatura tra i 35 e i 37 gradi, senza sapone profumato durante i primi mesi di vita. L’uso regolare di shampoo o sapone può essere incluso dopo il sesto mese.

Igiene orale

L’igiene orale inizia alla nascita. La bocca del neonato va pulita dopo la poppata con particolare attenzione alla lingua, alle gengive e alle guance. Si consiglia di eseguire questa operazione con una garza o un panno pulito.

Dall’eruzione del primo dentino, si può usare uno spazzolino a setole morbide almeno due volte al giorno o dopo ogni poppata e prima di dormire.

Il dentifricio può essere introdotto una volta che il bambino ha capito che non deve ingoiarlo. Questo avviene di solito dopo i tre anni.

Abbigliamento consigliato

L’abbigliamento dovrebbe essere preferibilmente di cotone, senza etichette o chiusure metalliche e senza ornamenti come collane o braccialetti.

Il lavaggio deve essere fatto con un detergente ipoallergenico e sapone di Marsiglia per prevenire irritazioni. Si consiglia uno strato extra di vestiti fino ai sei mesi.

La puericultura: una guida per i genitori

Le puericultrici e i puericultori sono specialisti nello sviluppo sano dei bambini dalla nascita ai 19 anni. Diventano quindi una guida per i genitori, offrendo consigli per prevenire le malattie e creare abitudini sane.

In tutto l’articolo, abbiamo riportato alcuni consigli di base per mantenere un bambino in buona salute e prevenire le malattie, ma il pediatra e il puericultore sono le figure più indicate per orientarvi su questo argomento.


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