Nel corpo umano il rango di temperatura considerato normale va dai 35,8 ºC ai 37,2 ºC.
Per mantenere questi livelli è necessario adattarsi alle condizioni ambientali. Tuttavia, quando sussiste un’alterazione nella perdita e nella produzione del calore, la temperatura aumenta.
Quando si ha una temperatura alta, i vasi sanguigni si dilatano per trasportare l’eccesso di calore verso la superficie. Di conseguenza, il corpo secerne sudore affinché evapori e generi freddo.
Tuttavia, quando l’organismo si espone a temperatura fredde, i vasi sanguigni si contraggono. In tal caso, l’afflusso di sangue si riduce e i muscoli tremano per generare così calore.
Dunque, la temperatura viene regolata per mezzo di 3 meccanismi:
- Termocettori: si trovano nella pelle e nel centro dell’ipotalamo.
- Effetti termoregolatori: la sudorazione e l’aumento del flusso del sangue.
- Controllo dal cervello.
Come sapere se è febbre?
La temperatura del corpo è controllata dall’ipotalamo e dai suoi meccanismi, che riequilibrano la produzione di calore.
La temperatura viene considerata elevata quando sorpassa i 38 ºC e, inoltre, il paziente presenta altri sintomi. La situazione può diventare talmente grave da mettere a rischio la vita del paziente.
Tra i segnali che indicano che la temperatura è superiore a quanto consigliato, troviamo:
- La misurazione nella bocca supera i 38 ºC.
- Nel retto e nell’udito è superiore ai 38,3 ºC.
- Nella zona delle ascelle è superiore ai 36,7°C.
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Segnali e sintomi
La febbre è un sintomo che può essere accompagnato da altre manifestazioni cliniche, in base alla causa sottostante. Molti di questi dovrebbero spingere il paziente a richiedere consulto medico immediato, visto che potrebbero far pensare a problemi di salute più gravi. I sintomi più comuni sono:
- Vertigini.
- Nausee.
- Tachicardia.
- Brividi.
- Sudorazione.
- Dolore muscolare.
- Mancanza di appetito.
- Temperatura corporea maggiore di 38 ºC.
- Aumento della frequenza respiratoria.
C’è un aspetto da chiarire: i sintomi elencati non interessano tutti i pazienti allo stesso modo. Inoltre, possono manifestarsi a causa di diversi problemi di salute. Ecco perché è necessario che il medico intervenga ed elabori una diagnosi ben precisa.
Fattori di rischio dell’aumento della temperatura
- Infezione: si tratta di una reazione del sistema immunitario che indica che una sostanza estranea sta attaccando l’organismo.
- Farmaci: gli antibiotici, i narcotici o gli antistaminici, tra gli altri, provocano febbre medicamentosa, in quanto tali sostanze fanno aumentare la temperatura del corpo.
- Lesioni: soffrire un trauma nel corpo può essere un fattore scatenante di febbre. Può trattarsi di un attacco cardiaco, cerebrale, di una bruciatura o di un colpo di calore.
- Altre malattie che possono parimenti predisporre a tale fenomeno sono le artriti, l’ipertiroidismo e persino il cancro.
Un aumento della temperatura minore di 38 ºC può essere dovuto a cause più semplici, come lo stress, i cambiamenti ormonali delle donne, un eccesso di esercizio o una temperatura ambientale alta.
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Cos’è l’ipertermia?
Si verifica quando la termoregolazione supera la produzione di calore, ovvero quando la temperatura del corpo si eleva al di sopra dei normali livelli.
Possiamo individuarla quando il termometro segnala una temperatura superiore ai 41 ºC. Tra i principali sintomi dell’ipertermia, spiccano:
- Sanguinamento.
- Tonalità scura dell’urina.
- Dolore muscolare.
- Svenimenti.
- Disorientamento.
Cause
- Tumori.
- Encefalite.
- Emorragie.
- Infarto cerebrale.
- Conseguenze di una neurochirurgia.
Complicazioni
Quando il paziente non cura per tempo l’ipertermia, è possibile che i gradi corporei aumentino per due ore consecutive.
Questo può essere pericoloso, in quanto i meccanismi di termoregolazione possono fallire.
Per tale ragione è indispensabile far abbassare la temperatura per salvare la vita del paziente in quanto, in queste condizioni, è possibile che si presenti una convulsione.
Trattamento
Il trattamento deve essere effettuato in modo immediato. Devono essere adottate misure di raffreddamento aggressive, insieme ad iperventilazione con ossigeno al 100%.
- Uso di ventilatori.
- Immersione del paziente in acqua gelata.
- Lavande gastriche con siero gelato.
- Se tutto ciò non funziona, si effettua un’emodialisi che aiuti ad eliminare le sostanze tossiche che sono presenti nel sangue.
- Raffreddamento immediato della pelle con l’aiuto di coperte.
Prevenzione
- Evitate di esporvi al sole per lunghi periodi, soprattutto se realizzate attività fisica.
- Utilizzate creme solari per proteggervi dalla scottature, in quanto queste rendono difficile la dissipazione del calore.
- È importante bere, almeno, 2 litri d’acqua al giorno, per mantenervi ben idratati.
- Se state realizzando esercizi e sentite che la temperatura aumenta o sperimentate sensazione di umidità, sospendete l’attività.
- Riducete il consumo di bevande alcoliche, in quanto favoriscono la disidratazione.
- Quando fa caldo, usate vestiti leggeri e dai colori vivi.
- Non dimenticate di ventilare la vostra casa e di assumere elettroliti.
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È molto importante capire la differenza tra febbre e ipertermia.
Nell’ipertermia non si può ridurre la temperatura in casa, dunque non perdete tempo e recatevi immediatamente da un medico, soprattutto se chi soffre l’attacco è un bambino o un anziano.
Bibliografia
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