Quando introdurre i legumi nella dieta del bambino?

I legumi si distinguono per il loro contenuto di fibre e di nutrienti essenziali, come alcuni minerali. Aiutano inoltre a completare l'apporto proteico.
Quando introdurre i legumi nella dieta del bambino?
Saúl Sánchez Arias

Scritto e verificato il nutrizionista Saúl Sánchez Arias.

Ultimo aggiornamento: 13 gennaio, 2023

Quando conviene introdurre i legumi nella dieta del bambino? Questo gruppo alimentare si distingue per l’abbondante contenuto di fibre e nutrienti essenziali. Inoltre, è un’importante fonte di proteine. Il problema è che sono difficili da digerire, il che può portare a qualche disagio.

Di conseguenza, occorre introdurli nella dieta del bambino con attenzione, solo quando il suo apparato digerente è pronto. Ciò impedisce al bambino di sviluppare allergie o altri problemi che riducono la qualità della vita.

Quando introdurre i legumi nella dieta del bambino?

Dal sesto mese è possibile iniziare ad introdurre l’alimentazione complementare. In questa fase si possono iniziare a offrire al bambino i legumi. È importante cominciare con quelli che vengono digeriti più facilmente. Altrimenti, aumenta la formazione di gas e possono verificarsi disturbi intestinali.

Alcuni specialisti, infatti, consigliano di attendere fino al decimo mese per garantire un maggiore sviluppo dell’intestino. In un primo momento è meglio inserire nella dieta legumi come piselli e lenticchie, che in linea di massima sono meno meteorizzanti.

Inoltre, si possono frullare per evitare problemi legati a un apporto eccessivo di fibre. A partire dall’età di un anno si dovrebbero provare altre varietà, come fagioli e ceci.

Esistono diverse possibilità per introdurre i legumi nella dieta dei bambini.
In genere i legumi vengono introdotti nella dieta del neonato a partire dal sesto mese di vita.

Legumi nella dieta del bambino: perché sono importanti?

Va ricordato che i legumi garantiscono un buon apporto di fibre. Questa sostanza è essenziale per migliorare la salute della flora intestinale. È in grado di fermentare nel tratto digestivo, e generare una crescita di batteri intestinali.

D’altra parte, stiamo parlando di alimenti che hanno al loro interno una concentrazione significativa di micronutrienti. Tra questi spicca il ferro, un elemento fondamentale per prevenire lo sviluppo dell’anemia, secondo una ricerca pubblicata su The Medical Clinics of North America.

Allo stesso modo, i legumi sono ottimali per aumentare il contenuto proteico della dieta. Grazie a questi nutrienti, è assicurata una corretta crescita e sviluppo dei tessuti. Il mancato rispetto di questi requisiti può causare problemi come perdita di massa muscolare.

È stato dimostrato che è necessario raggiungere una quantità minima di proteine durante la giornata affinché il bambino si sviluppi correttamente.

Aspetti da tenere in considerazione

Quando si introducono i legumi nella dieta dei bambini non bisogna dimenticare alcuni punti fondamentali. Innanzitutto bisogna scegliere sempre le varietà fresche, poiché le conserve hanno quantità eccessive di sodio a causa della salamoia.

Allo stesso tempo, è importante lasciarli in ammollo — per almeno 24 ore — per farli ammorbidire e digerire meglio in seguito. In questo modo saranno più morbidi, il che ne faciliterà il consumo da parte del bambino.

Va notato che è possibile schiacciare i legumi per facilitarne il consumo. Tuttavia, negli ultimi anni è stato promosso il baby led weaning, un protocollo che prevede che il cibo venga offerto al bambino nel suo stato naturale. In ogni caso, è necessario prestare particolare attenzione al rischio di soffocamento.

Resta infine da verificare che il bambino non abbia allergie a detti alimenti. In caso contrario, sarà necessario eliminarli dalla dieta.

Quali legumi sono consigliati nella dieta del bambino?

I legumi nella dieta dei bambini sono salutari
È importante cercare i modi migliori per mantenere i bambini nutriti in modo piacevole.

Come accennato, è consigliabile privilegiare il consumo di piselli e lenticchie. Con questi alimenti si possono fare delle puree, mescolandole a pezzi di carne. Ciò garantisce un più completo apporto di nutrienti, ottenendo soprattutto proteine ad alto valore biologico.

Altre varietà possono essere introdotte progressivamente, anche se le ultime ad entrare nella dieta devono essere le arachidi. Sebbene molte persone le considerino frutta secca, sono botanicamente legumi. Sono difficili da masticare, il che potrebbe aumentare il rischio di soffocamento del bambino.

Come preparare i legumi per i più piccoli?

Inizialmente, il modo migliore per introdurre i legumi nella dieta del bambino è attraverso le puree. È ottimale tritarli con cura fino ad ottenere una pasta omogenea per facilitarne il consumo.

In modo graduale, e man mano che il bambino sviluppa le capacità motorie, si possono offrire interi, in modo che possano sperimentare e adattarsi alla loro consistenza e sapore. Occorre prestare attenzione al rischio di soffocamento. A tale fine, è meglio cuocerli molto finché non sono ben morbidi.

Legumi, alimenti importanti nell’infanzia

Come abbiamo detto, i legumi sono alimenti molto importanti nella dieta del bambino. Pertanto, è consigliabile iniziare a offrirli dai 6 – 10 mesi, a seconda della tolleranza intestinale.

È inoltre fondamentale individuare eventuali allergie. Eventuali disturbi digestivi dopo il consumo di questa varietà di alimenti devono essere controllati dal medico o dal pediatra. Questo avrà il compito di stabilire se sia opportuno eliminarli dalla dieta per evitare problemi più seri.


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