Sarcoidosi: cause, sintomi e trattamento

La sarcoidosi può essere causata da un'infezione o da una risposta immunitaria anomala. I sintomi più comuni sono tosse e difficoltà respiratorie. 
Sarcoidosi: cause, sintomi e trattamento
Alejandro Duarte

Revisionato e approvato da il biotecnologo Alejandro Duarte.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

La sarcoidosi è una malattia caratterizzata dalla formazione di noduli anomali costituiti da cellule infiammatorie, che prendono il nome di granulomi.

Può colpire diversi organi, ma soprattutto i polmoni e le ghiandole linfatiche. I sintomi più comuni sono tosse e difficoltà respiratorie; le manifestazioni, tuttavia, possono variare a seconda degli organi colpiti.

La sarcoidosi può essere conseguenza di un’infezione, ma anche di una risposta immunitaria anomala. Colpisce di solito tra i 20 e i 40 anni; dal punto di vista stagionale, è più frequente in inverno o all’inizio della primavera.

Sintomi della sarcoidosi

I sintomi variano a seconda dell’area colpita e del decorso della malattia. Dipendono, inoltre, da fattori come età e sesso del paziente.

Si accusano in genere febbre, spossatezza, malessere, dolore al petto non localizzato, inappetenza e dolore articolare. A seconda dell’organo interessato, tuttavia, possono presentarsi sintomi più specifici.

Polmoni

Infezione polmonare da germi.
I polmoni, tra i principali organi colpiti dalla sarcoidosi, sviluppano sintomi come tosse e dispnea.

Attraverso una radiografia del torace, è possibile osservare i linfonodi ingrossati nell’area polmonare adiacente al cuore. Se la condizione è grave, il polmone finisce per sovraccaricare il lato destro del cuore, causando insufficienza cardiaca destra.

Sarcoidosi della pelle

Quando l’organo coinvolto è la pelle, il sintomo è un’eruzione cutanea di colore rossastro sugli stinchi, di solito accompagnata da febbre e dolori articolari.

Fegato e milza

Un’elevata percentuale di pazienti sviluppa granulomi a carico del fegato. In questo caso la sarcoidosi potrebbe essere asintomatica. Il fegato, all’apparenza, lavora in modo normale, ma gli esami del sangue mostrano un’alterazione delle funzioni epatiche.

Occhi

Quando la sarcoidosi colpisce gli occhi, si presentano arrossamento e dolore. Oltre a ciò, un’infiammazione prolungata può ostruire il sistema di drenaggio interno dell’occhio, causando il glaucoma.

Cuore

I granulomi all’interno del cuore possono provocare palpitazioni, vertigini o insufficienza cardiaca. 

Articolazioni e muscoli

L’infiammazione da sarcoidosi produce un dolore generalizzato a carico delle articolazioni. Le più colpite sono i polsi, i gomiti, le ginocchia e le caviglie.

Sistema nervoso e sarcoidosi

In alcuni casi, la sarcoidosi causa lesioni nei nervi cranici. In questo caso, possono comparire sintomi come vista doppia, perdita dell’udito e paralisi parziale del viso.

Aumentano i livelli di calcio

La sarcoidosi può portare a un aumento dei valori di calcio nel sangue e nelle urine. Questo perché i granulomi producono vitamina D attivata, che migliora l’assorbimento del calcio.

Alti livelli di calcio causano inappetenza, nausea, vomito, sete e minzione eccessiva. Se l’alta concentrazione di calcio persiste, possono formarsi calcoli renali, sfociando in una malattia renale cronica.

Trattamento della sarcoidosi

In genere la sarcoidosi non richiede trattamento. Se necessario, tuttavia, possono essere assunti farmaci antinfiammatori non steroidei per calmare il dolore e la febbre.

Il trattamento di scelta consiste nella somministrazione di corticosteroidi, sebbene in alcuni casi siano molto efficaci gli immunosoppressori.

Farmaci corticosteroidi

I corticosteroidi vengono impiegati per trattare sintomi come dispnea, dolore articolare o toracico e febbre. Inoltre, sono utili in presenza di alti livelli di calcio e lesioni cutanee deformanti. Vengono prescritti anche quando risultano coinvolte le funzioni epatiche, cardiache o del sistema nervoso.

Aiutano a tenere sotto controllo i sintomi e i danni tessutali. Non possono prevenire, invece, la fibrosi polmonare.

Immunosoppressori

Circa il 10% delle persone affette da sarcoidosi non risponde al trattamento esclusivo con corticosteroidi. In questi casi il medico può prescrivere il metotrexato.

Se i corticosteroidi non sono efficaci o provocano effetti indesiderati, si prescrivono i farmaci immunosoppressori. Tra questi troviamo la azatioprina, la clorochina o l’idrossiclorochina e l’infliximab.

L’idrossiclorochina è utile nel trattamento delle lesioni cutanee deformanti. È adatto, inoltre, quando si riscontrano alti valori di calcio nel sangue e in presenza di un’infiammazione dolorosa delle ghiandole linfatiche.

D’altra parte, se l’organo colpito dalla sarcoidosi è il cuore, potrebbe essere necessario l’applicazione di un pacemaker.


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