Scabbia nell'uomo: cause, sintomi e trattamenti

La scabbia provoca sintomi quali forte prurito, orticaria e ulcere epidermiche rossastre. È il risultato dell'azione di un acaro che scava dei cunicoli sotto lo strato corneo.
Scabbia nell'uomo: cause, sintomi e trattamenti

Ultimo aggiornamento: 27 marzo, 2021

La scabbia nell’uomo è una zooparassitosi causata dall’acaro Sarcoptes scabiei della varietà hominis. Tale parassita ha sempre avuto uno stretto rapporto con l’uomo, poiché i primi riferimenti sulla sua esistenza risalgono al XII secolo. È una malattia distribuita in tutto il mondo, con focolai di incidenza ciclica ogni 15 anni.

Secondo l‘Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 200 milioni di persone sono affette da scabbia in tutto il mondo, in qualsiasi momento. Si stima che il 10% della popolazione nei paesi in via di sviluppo sia affetto da questo parassita.

Quali sono i sintomi?

Il segno principale della malattia è un intenso prurito che diventa più evidente di notte. L’acaro femmina inizia a scavare un cunicolo nello strato corneo (lo strato più superficiale della pelle) del soggetto affetto, provocando una reazione allergica del sistema immunitario.

La National Library of Medicine degli Stati Uniti mostra i diversi segni clinici della scabbia nell’uomo. Tra questi possiamo citare i seguenti:

  • Forte prurito, più spesso di notte e nei periodi caldi. L’acaro femmina è più attivo in queste condizioni, causando disagio sottocutaneo.
  • Eruzione cutanea, più evidente nelle pieghe e tra le dita delle mani e dei piedi. Le ascelle, sotto il seno, l’interno delle articolazioni e intorno all’area genitale sono i punti maggiormente colpiti.
  • Ulcere cutanee rossastre, provocate dai graffi e dagli scavi.
  • Leggeri solchi cutanei di forma lineare. Questi sono i cunicoli scavati dal parassita.

È importante evidenziare che nei neonati e nei bambini molto piccoli, l’eruzione cutanea di solito si diffonde in tutto il corpo. Le aree più colpite sono la testa, il viso e il collo.

Sarcoptes acaro.
L’acaro che riesce a penetrare nella pelle umana e insediarsi appartiene a una specie diversa da quella che affigge cani e gatti.

Per saperne di più: Scabbia: 3 rimedi naturali

Quando è necessario consultare un medico?

Come indicato dalla Mayo Clinic, bisogna consultare il medico in caso di sintomi di scabbia. In ogni caso, non dovreste preoccuparvi troppo.

La dermatite, le reazioni allergiche locali e le irritazioni da contatto spesso possono essere confuse con la scabbia. È necessario rivolgersi a un professionista per diagnosticare ogni caso.

Cause della scabbia nell’uomo?

La scabbia nell’uomo è causata dall’acaro Sarcoptes scabiei varietà hominis. Questa specie misura circa 300-450 micron (nel caso delle femmine) ed è un parassita obbligato. Non vive più di 4 giorni al di fuori del suo ospite.

La femmina e il maschio di questa specie si accoppiano sulla pelle dell’ospite e, in seguito, la prima inizia a scavare dei cunicoli nello strato corneo per deporre le uova. Come indicano gli studi, il parassita predilige alcune aree della pelle, come la parte anteriore dei polsi, il bordo ulnare della mano e gli spazi interdigitali.

Sottolineiamo che un cane o un gatto affetti da scabbia non provocano gravi malattie negli esseri umani se infettati. Ogni varietà del parassita è specifica per il suo ospite, quindi se un acaro felino entra in contatto con la pelle umana inizierà a scavare, ma morirà in breve tempo. Per questo, il quadro clinico di un umano affetto da scabbia animale è autolimitante e lieve.

Gruppi a rischio e complicanze

Esiste una forma più grave di questa patologia, nota come scabbia crostosa. In questo caso, si verifica una massiccia infestazione del parassita (nella maggior parte dei casi, invece, non vengono ospitati più di 10-15 esemplari). I gruppi a rischio sono i seguenti:

  • Persone con disturbi cronici del sistema immunitario: soggetto affetti da HIV e leucemia cronica, ad esempio.
  • Soggetti affetti da altre patologie, ovvero con malattie concomitanti.
  • Anziani, soprattutto se vivono in una residenza.

In questi casi è anche possibile che i pazienti possano soffrire di infezioni batteriche secondarie. Poiché l’acaro distrugge la parte superficiale della pelle e provoca lesioni, l’ingresso di agenti patogeni che altrimenti non potrebbero entrare sarà facilitato.

Diagnosi e trattamento della scabbia nell’uomo

Secondo il portale Planned Parenthood, la maggior parte dei casi di scabbia negli esseri umani si rileva semplicemente osservando i sintomi cutanei del paziente.

In alcuni casi, è possibile confermare la diagnosi attraverso una raschiatura della pelle nelle aree colpite. Con l’aiuto di un microscopio si osservano i campioni di uova e feci dell’acaro.

Il trattamento si basa solitamente su creme topiche, da applicare 1 o 2 volte al giorno su tutto il corpo. A causa della facile capacità di contagio, potrebbe essere necessario trattare preventivamente tutti i soggetti conviventi. I farmaci prescritti, nella maggior parte dei casi, sono i seguenti:

  • Permetrina in crema: uno scabicida che viene utilizzato negli adulti e nei bambini di età superiore a 2 mesi per eliminare la scabbia. È una crema topica che presenta pochissimi rischi.
  • Lozione di lindano: adatto solo per chi non abbia ottenuto risultati con altri trattamenti approvati.
  • Crotamitone: come illustrato dal portale Cigna, questo è un altro degli scabicidi disponibili in forma topica o da assumere in pillole. Questo farmaco presenta un tasso di inefficacia significativo, la permetrina rimane quindi l’opzione migliore.
  • Ivermectina: per gruppi a rischio e persone con scabbia crostosa.

Consigli e prevenzione

Esistono molte misure per evitare il contagio e la diffusione della scabbia nell’uomo. Alcuni consigli molto utili in merito sono i seguenti:

  • Tutti devono essere trattati: una volta identificata la persona infetta, tutti i soggetti conviventi e i familiari devono applicare la crema topica prescritta.
  • Bisogna lavare tutto il materiale a contatto con il paziente: questa sanificazione deve essere fatta tramite lavaggio a 60°C, in quanto questa è la temperatura alla quale muoiono le uova.
  • Una volta concluso il trattamento, la sanificazione va ripetuta.
  • È meglio evitare i rapporti sessuali fino al termine del trattamento.
Lenzuola stese.
Il lavaggio della biancheria da letto a una temperatura maggiore di 60°C, e la successiva esposizione al sole aiutano ad eliminare gli acari.

La scabbia nell’uomo è curabile

La scabbia nell’uomo è un problema legato alle condizioni socioeconomiche dell’area. È molto più comune nei paesi tropicali in via di sviluppo, dove fino al 10% dei bambini mostra sintomi di scabbia. Più povere sono le infrastrutture sanitarie, maggiori sono le probabilità che si verifichi un contagio.

Fortunatamente, il trattamento è generalmente semplice ed efficace. La cosa più fastidiosa è il dover igienizzare con estrema cura l’ambiente e il dover trattare l’intera cerchia sociale della persona colpita, perché senza queste precauzioni il parassita potrebbe ricomparire.


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