Stigmi sociali nella salute mentale e consigli per superarli

Le malattie mentali sono spesso accompagnate da pregiudizi, stereotipi e discriminazioni. Cosa sono gli stigmi sociali, cosa comportano e come affrontarli?
Stigmi sociali nella salute mentale e consigli per superarli
Montse Armero

Scritto e verificato la psicologa Montse Armero.

Ultimo aggiornamento: 13 dicembre, 2022

Gli stigmi sociali sono presenti nella società, molto più di quanto non si pensi. Le differenze suscitano il pregiudizio di chi non accetta che il mondo sia diverso da come vorrebbe.

Per capire esattamente cosa siano gli stigmi sociali, potremmo definirli come il possesso di una caratteristica o tratto personale su cui altre persone nutrono stereotipi e pregiudizi. Ciò porta la persona a essere svalutata e, in molti casi, discriminata ed esclusa.

Possiamo distinguere tra lo stigma pubblico o creato dalla società, e l’auto-stigma, accettato dal soggetto che lo subisce. È spesso presente, a molti livelli, e la salute mentale è una delle aree in cui possiamo trovarlo di più. Si tratta di una situazione che genera una difficoltà aggiunta alle malattie psicologiche e psichiatriche.

Conseguenze degli stigmi sociali

Gli stigmi sociali hanno sempre una connotazione negativa, quindi, chi ne soffre è sempre danneggiato. È vero che alcune persone arrivano al punto di convivervi senza ripercussioni, ma queste sono l’eccezione.

Nel caso di una malattia mentale, alcune delle conseguenze dell’essere vittima di stigma sono:

  • sentirsi incompresi per la maggior parte del tempo, dalla famiglia, dagli amici e dagli estranei.
  • Provare senso di solitudine e isolamento tali da aggravare il disturbo.
  • Sentire di non essere in grado di migliorare la propria situazione.
  • Preferire nascondere la propria condizione agli altri per non sentirsi giudicati.
  • Rinunciare a cercare un trattamento per il disturbo.
  • Avere reazioni sproporzionate.
L’isolamento per discriminazione è in grado di peggiorare le condizioni psicologiche e psichiatriche.

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Auto-stigma: un modo per sabotarci

Una delle prime cose da evitare quando soffriamo di un qualunque disturbo mentale è non cadere nell’auto-stigma. Ciò significa che chi appartiene al gruppo stigmatizzato considera validi gli stigmi sociali.

Come la forma sociale, l’auto-stigmatizzazione è costituita da stereotipi, pregiudizi e discriminazioni. Così, si finisce per accettare come valida l’idea di non essere in grado di prendersi cura di se stessi o quella di essere troppo deboli.

L’auto-stigma si manifesta anche nel comportamento e la persona può, ad esempio, autodiscriminarsi e non candidarsi per un lavoro per il quale è qualificata, semplicemente perché crede che lo stigma sociale nei confronti della propria malattia mentale sia vero.

Un’altra situazione molto comune è quella di avere paura di essere etichettati, e dunque non cercare aiuto e non ricevere cure adeguate. Questa situazione è quella che dobbiamo combattere di più come società, poiché la diagnosi precoce e il trattamento possono migliorare la qualità della vita.

Come affrontare gli stigmi sociali nei confronti della malattia mentale?

Esistono diversi modi per combattere lo stigma nella malattia mentale. Il primo è ricevere un trattamento.

Una diagnosi adeguata di ciò che ci accade può guidarci alla sua risoluzione o ad un significativo miglioramento dei sintomi, attraverso la psicoterapia, i farmaci o una combinazione di entrambi. Inoltre, avere una diagnosi ci consentirà di unirci a un gruppo di supporto e incontrare persone che hanno vissuto la nostra stessa esperienza.

È importante non identificarsi con la malattia. Ad esempio, dire “sono depresso” ci lega saldamente a questo disturbo e non ci permette di uscirne. Invece, dire “attualmente soffro di depressione implica la possibilità che la situazione cambi nel tempo. Si può soffrire di depressione in una fase della nostra vita e poi superarla.

Anche l’uso corretto del linguaggio aiuta a modificare gli stigmi sociali. È essenziale evitare etichette come “pazzo”, “scemo”, “suonato” o svitato” e preferire un linguaggio più inclusivo che metta in primo piano l’essere umano e non la patologia. Ad esempio, sono da preferire espressioni come “una persona con schizofrenia o “una persona con problemi di salute mentale“.

Infine, un altro modo per affrontare gli stigmi sociali è parlarne pubblicamente. Gli stigmi sono spesso il risultato dell’ignoranza, quindi condividere le conoscenze ed esprimere la propria opinione in eventi, social network o incontri con gli amici può aiutare.

Psicologa e paziente.
Se un paziente con una malattia mentale rinvia il trattamento a causa dello stigma, perde l’opportunità di un aiuto adeguato.

Considerazioni finali sugli stigmi sociali

La malattia mentale non è qualcosa che “capita agli altri”. Si stima che 1 persona su 5 soffra di una forma di disturbo mentale nel corso della propria vita. Ciò significa che possiamo essere noi ad essere colpiti o qualcuno vicino a noi.

Le persone con malattie mentali che hanno il sostegno della famiglia, degli amici e dei colleghi riescono a reintegrarsi più facilmente. Al contrario, sentirsi giudicati e discriminati impedisce loro di riprendersi.

Gli stigmi sociali sono una realtà che dobbiamo combattere insieme come società. E possiamo farlo a cominciare da qualcosa di semplice come usare un linguaggio più inclusivo.

Altra cosa, invece, è mettere in discussione i nostri pregiudizi e stereotipi, ma non dovremmo smettere di farlo solo perché è difficile. Una società che non discrimina i suoi componenti per nessuna delle loro condizioni è una società più sana, più matura e progredita.


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