Stile genitoriale autoritario: caratteristiche e possibili effetti sui bambini

Lo stile genitoriale autoritario impone le regole verticalmente dai genitori ai figli, senza dialogo né consenso. L'affetto e la cura si riducono, diminuendo la fiducia e l'autonomia.

Stile genitoriale autoritario: caratteristiche e possibili effetti sui bambini

La famiglia è la prima e principale area di influenza nella formazione dei bambini. Il padre e la madre trasmetteranno valori, principi, tradizioni, linee guida e ruoli in un insieme complesso a cui partecipano nonni e zii. Assumere uno stile genitoriale autoritario o permissivo ha vantaggi e svantaggi che vale la pena conoscere.

In questo articolo affronteremo le principali caratteristiche dello stile autoritario. Alcuni preconcetti ci fanno credere, quando si tratta di educare, di essere autoritari o meno. Ma forse, la cosa più importante è sapere quando essere efficaci.

Qual è lo stile genitoriale autoritario?

Educare comporta atteggiamenti e comportamenti da parte dei genitori, allo scopo di ottenere dai figli determinati comportamenti. Lo stile genitoriale autoritario può essere reciproco o repressivo. Il primo parte dalla fissazione di limiti fondati sul comune accordo; il secondo controlla, attraverso la repressione, la punizione e persino la violenza. Indipendentemente dal rispetto dell’autorità, stabilisce verticalità e unidirezionalità. Le regole o procedure vengono offerte senza discussione e come frutto di un’esperienza infallibile.

Questo stile sviluppa nei genitori un atteggiamento incline all’irritazione e alla severità. Si nota anche negli adulti che sembrano avere sempre tutto sotto controllo e conoscono in anticipo i pro e i contro. Porta genitori e figli sotto la pressione di un’insoddisfazione incombente.

È caratterizzato dal fatto di:

  • Stabilire rigidi standard di condotta.
  • Mostrare poco affetto o non mostrarne.
  • Non prevedere alternative o solo quelle che sono già state approvate in anticipo.
  • Concentrarsi in modo ossessivo su comportamenti non normali o cattivi.
Genitori severi con la figlia.
La genitorialità autoritaria tende a concentrarsi su ciò che il bambino fa di sbagliato, secondo il punto di vista dei genitori.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dello stile genitoriale autorevole?

In una società basata sulla competizione e con la tendenza a rilassarsi in quanto a valori e tradizioni, lo stile autoritario non repressivo è un’alternativa. Anche come forma di difesa e sicurezza contro l’instabilità e la valanga incontrollata di cambiamenti.

Offre una serie di benefici in quanto a fermezza, temperanza, capacità di opporre principi incrollabili di fronte all’incertezza. Un altro vantaggio deriva dalla scarsa capacità affettiva, nel favorire relazioni piatte, fredde, tempestive in una società che ha virtualizzato e persino banalizzato personalità e ruoli. Visto in questo modo, uno stile genitoriale autoritario può apportare alcuni elementi positivi nel mondo traballante delle reti.

L’altra faccia della medaglia è l’isolamento e la mancanza di sentimenti. Inoltre, tende a generare insicurezza e togliere iniziativa ai bambini che si sentono condizionati dalla possibilità di commettere un errore.

Coloro che sono cresciuti con genitori autoritari sono spesso riservati, hanno una bassa autostima e difficoltà a stabilire degli obiettivi. Tendono a essere obbedienti in presenza dell’autorità e senza di essa, sono inclini a commettere errori.

In genere obbediscono in modo sottomesso e, se messi alla prova, hanno un’eccessiva paura di sbagliare. In tal senso, è possibile che in fondo genitori e figli nascondano solo la paura del fallimento.

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Conseguenze dell’autorità nell’educazione dei figli

I figli cresciuti con autorità ragionata e reciproca obbediscono in modo responsabile. Sviluppano autocontrollo e disciplina. L’autorità si esercita con l’esempio. In effetti, i genitori si presentano come modelli.

Consiste nel rispetto reciproco e la sua falsa rappresentazione è l’autoritarismo. Ben concepita, questa genitorialità è un esercizio di potere, che si manifesta in due aspetti: come potere di o capacità e come potere su o dominio. Quest’ultimo è quello che prevale nello stile genitoriale autoritario.

Spetta ai genitori esercitare la loro volontà nel senso di potenziare, coltivare nei figli potenzialità e capacità creative.

Padre e figlio.
Quando i genitori si presentano come modelli per i propri figli, il rispetto che si ottiene è diverso.

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Consigli per migliorare lo stile genitoriale

Con l’educazione che diamo ai nostri figli vorremmo che imparassero a risolvere i conflitti, a saper gestire le emozioni, ad avere capacità di relazione e di adattamento alle varie situazioni. Essere autoritari o permissivi contribuisce o limita il raggiungimento di questi obiettivi in modi diversi.

Il punto più negativo e contestato dello stile genitoriale autoritario è la punizione. Questa pratica tenta di correggere comportamenti senza offrire spazio al consenso. Il risultato sarà una spirale di silenzio e violenza che peggiorerà la situazione. E non ci vorrà molto prima che torni indietro come un boomerang.

Piuttosto, la comunicazione, il sostegno e l’affetto sono alla base di uno stile genitoriale che rispetti la persona e l’integrità. In definitiva, la sfida per i genitori è garantire che i figli siano autonomi, che possano risolvere da soli le sfide della vita in un’atmosfera di cooperazione franca e responsabile.

La genitorialità è una scuola, si impara dagli errori. Da uno stile autoritario senza restrizioni si può arrivare con consapevolezza e riflessione a uno che parte dalla comprensione, dal dialogo e dall’accordo.

Se ci sono regole chiare che tutti seguono, ci sarà meno rischio di gravi inadempienze. E se i comportamenti e gli atteggiamenti sono osservati con affetto, le deviazioni possono essere corrette senza l’esercizio primario e irrazionale della violenza.

Bibliografia

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  • Seda, M. S., & Zayas, C. F. Puentes para Crecer. Disponible en: http://www.psicologia.unam.mx/documentos/pdf/publicaciones/Como_educar_a_hijos_e_hijas_sin_lastimar_Flores_Cabrera_Rodriguez_Garduno_Vasconcelos_y_Mendez.pdf
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