Stitichezza nel neonato e come trattarla

La stitichezza nel neonato è molto comune e può dipendere dall'alimentazione o da determinate abitudini. È importante risolvere il disturbo prima che si presentino complicazioni.

Bambino sul gabinetto.

La stitichezza nel neonato è un problema comune, alla pari dell’adulto. Consiste nella difficoltà di defecazione, il processo fisiologico attraverso il quale espelliamo le feci dal corpo.

Il transito intestinale varia da persona a persona e in base all’età. Per esempio, il neonato defecano con una frequenza maggiore rispetto all’individuo adulto. In genere, i bambini vanno in bagno una o due volte al giorno.

Perché la stitichezza è comune nel neonato?

Secondo uno studio pubblicato su Professional Pharmacy, la stitichezza nel neonato è complessa da definire. Questo perché, come anticipato, la frequenza della defecazione varia a seconda dell’età e di ogni persona.

I neonati tendono ad avere feci più liquide e movimenti intestinali più frequenti. Man mano che crescono e viene introdotta una dieta simile a quella degli adulti, la consistenza delle feci varia e il numero di defecazioni giornaliere si riduce.

La causa esatta della stitichezza nel neonato è sconosciuta se non sussiste una patologia. È noto che le feci dure e secche si accumulano nel colon.

Queste si muovono più lentamente, il che porta l’apparato digerente ad assorbire più acqua. Più passa il tempo, più le feci si induriscono, dunque il loro passaggio risulta difficile.

Bambino che piange.
Nel neonato il pianto può essere l’unico sintomo iniziale per la costipazione e il dolore addominale.

Sintomi della stitichezza nel neonato

I sintomi della stitichezza nel neonato sono molto variabili. Secondo i professionisti della Mayo Clinic, potrebbero presentarsi meno di tre defecazioni a settimana. Inoltre, le feci sono dure e secche, il che provoca dolore quando si tenta di defecare.

Essendo dure, le feci possono causare piccole ferite quando vengono evacuate. Ecco perché in alcuni casi vi sono tracce di sangue. Il dolore provato porta il bambino a evitare la defecazione. Ecco perché molte volte si può notare che stringe i glutei o si torce.

Cause di stitichezza nel neonato

La stitichezza nel neonato può avere molteplici cause. Diversi fattori influenzano la consistenza e il tipo di feci. Prima di tutto, l’alimentazione è decisiva. Quando la dieta non contiene abbastanza frutta o verdura, le feci sono generalmente più dure.

Allo stesso modo, qualsiasi cambiamento nella dieta può causare stitichezza. È comune che compaia quando iniziano a essere inclusi cibi solidi, in quanto più complessi da digerire ed espellere.

Come negli adulti, la routine quando si va in bagno è molto importante. Per esempio, spesso la stipsi compare durante un viaggio, una situazione stressante o quando si comincia la scuola.

Un’altra causa di stitichezza nel neonato è la paura. Il dolore derivato dal tentativo di defecare può indurlo a evitare di andare in bagno. Si innesca così un circolo vizioso che aggrava il problema.

Allo stesso modo, come spiegato in Healthychildren, alcuni farmaci e malattie possono causare questo disturbo. Per esempio, ipotiroidismo o malformazioni dell’apparato digerente. Nel caso dei farmaci, è un effetto negativo degli integratori di ferro e degli anticonvulsivanti.

Come trattare la stitichezza nel neonato?

La stitichezza nel neonato può provocare diverse complicazioni. Se si protrae o ripete nel tempo, è essenziale curarla. Tuttavia, va prima consultato il pediatra.

Come spiegato dall’Istituto Nazionale di Diabete e Malattie Digestive e Renali, il medico può raccomandare clisteri o lassativi per calmare la stitichezza in modo tempestivo. Tuttavia, questi approcci non possono essere sostenuti per un periodo di tempo prolungato.

Esistono diversi tipi di lassativi, alcuni dei quali non hanno un effetto immediato e possono causare sensazione di pienezza, flatulenza e dolore addominale. Pertanto, l’uso di questi farmaci deve essere supervisionato.

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Quando consultare il medico

La stitichezza nel neonato può risolversi da sé. Nella maggior parte dei casi è momentanea e non presenta complicazioni. Tuttavia, se persiste o si ripete con frequenza, risulta essenziale consultare il medico.

Altri elementi devono indurre a chiedere il parere del pediatra. Per esempio, se il bambino presenta sangue nelle feci o è dimagrito, così come se compaiono febbre e gonfiore addominale.

In alcuni casi, sforzarsi durante il tentativo di defecare può portare a prolasso rettale, ovvero una parte dell’intestino fuoriesce dall’ano.

Possibili complicazioni

Una delle complicazioni principali è che il neonato smetta di mangiare o eviti la defecazione a tutti i costi. A ciò si aggiungono le ragadi anali. Quando le feci sono molto secche e dure, provocano ferite nella mucosa o nella pelle dell’ano quando vengono espulse. Queste intensificano il dolore e possono essere difficili da guarire.

Ricordiamo, infine, l’encopresi che consiste nel passaggio ripetuto delle feci sui vestiti. Si verifica quando la materia fecale trattenuta si accumula nel colon o nel retto. Le feci liquide iniziano a fuoriuscire e vengono espulse involontariamente a causa del trabocco.

Frutta e verdura per una dieta varia.
Gli alimenti con fibre devono essere presenti nella dieta del bambino per prevenire la stipsi. 

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Prevenzione e raccomandazioni

Il trattamento della stitichezza nel neonato di solito si concentra sulla dieta e le abitudini del bambino. Risulta fondamentale aumentare la quantità di fibre nella dieta. A tale scopo, il bambino deve consumare più frutta e verdura ogni giorno.

Allo stesso modo, è essenziale bere molta acqua e fare movimento. L’attività fisica migliora la motilità intestinale e previene la stitichezza nei bambini. È anche importante creare una routine per andare in bagno.

Tuttavia, bisogna essere comprensivi. I più piccoli richiedono pazienza e attenzioni speciali. Pertanto, se hanno paura di andare in bagno, bisogna stimolare l’atto attraverso un intrattenimento o una ricompensa.

Molti casi di stipsi dipendono ​​da una dieta scorretta. Ma può anche essere conseguenza di uno stile di vita sedentario o di cattive abitudini. Ecco perché è importante che i più piccoli imparino a seguire una dieta varia ed equilibrata.

Bibliografia

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