Tendinopatia del tibiale posteriore: di cosa si tratta?

La tendinopatia del tibiale posteriore, nota anche come piede piatto acquisito nell'adulto, è una patologia che colpisce il tendine tibiale posteriore e ha una buona prognosi a condizione che sia trattata precocemente.

Tendinopatia tibiale posteriore

La tendinopatia del tibiale posteriore è una lesione del tendine che causa dolore, infiammazione e limita i movimenti del piede. Il tendine colpito da questa patologia si trova nel muscolo tibiale posteriore, fondamentale per muovere la caviglia e il piede.

Il tibiale posteriore è un muscolo posteriore della gamba, all’altezza del polpaccio. Questo muscolo va dalla tibia alla fibula e la membrana interossea (che unisce entrambe le ossa) verso il basso.

Prosegue il suo percorso come tendine, passando dietro il malleolo tibiale, che è la parte interna della caviglia. Poi si inserisce nell’osso scafoide o navicolare, che si trova nella parte superiore dell’arco del piede.

Presenta un punto di inserzione anche nelle ossa cuneiformi e nei tre metatarsali centrali, le ossa sopra la parte anteriore del piede. Come si può vedere, il muscolo e il tendine occupano gran parte della caviglia e del piede, motivo per cui sono essenziali per la loro funzionalità. Nelle prossime righe, entreremo nel dettaglio delle conseguenze di una tendinopatia del tibiale posteriore.

In cosa consiste la tendinopatia del tibiale posteriore?

Tibiale posteriore
La tendinopatia comprende due sottotipi: tendinite e tendinosi.

Come accennato, la tendinopatia del tibiale posteriore è una lesione dell’omonimo tendine. “Tendinopatia” è un termine generale usato per indicare sia la tendinite che la tendinosi. Quando si parla di tendinopatia del tibiale posteriore, pertanto, si fa riferimento a entrambe le lesione.

La tendinite comporta l’infiammazione del tendine, mentre la tendinosi è riferita al processo degenerativo del tendine. Tuttavia, molti ricercatori sostengono che il termine tendinite sia inappropriato in questo caso, e che debba essere impiegato il termine tendinopatia.

Questa condizione limita fortemente i movimenti del piede e della caviglia. Ciò si deve al fatto che il tibiale posteriore svolge importanti funzioni, quali:

  • Flessione plantare della caviglia. Il movimento con il quale si abbassa la punta del piede.
  • Supinazione della caviglia. Il movimento della pianta del piede verso l’interno e verso l’alto
  • Quando il piede è appoggiato, il tibiale posteriore consente di frenare la pronazione e di ruotare la tibia internamente, ovvero di ruotare la gamba verso l’interno.

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Cause della tendinopatia

Movimenti della caviglia
Un esercizio scorretto o l’eccessivo uso di calzature inappropriate, sono tra le principali cause di tendinopatia.

La tendinopatia del tibiale posteriore è una lesione causata da un sovraccarico funzionale e colpisce soprattutto i corridori e gli escursionisti. È provocata da fattori anatomici/biomeccanici.

Tra i fattori anatomici e biomeccanici causati dalla tendinopatia del tibiale posteriore vi è l’eccessiva pronazione. In altre parole, la rotazione verso l’interno del piede quando si cammina. Molto spesso, l’eccesso di pronazione è una conseguenza del piede piatto. Tale condizione, sottopone il tendine a un eccessivo stress.

Un altro fattore anatomico riguarda il sovrappeso, o alto indice di massa corporea (BMI). Allo stesso modo, influiscono anche malattie infiammatorie pregresse, patologie neurologiche o cambiamenti degenerativi delle articolazioni. La tendinopatia del tibiale posteriore si riscontra più spesso nelle donne di età superiore ai 40 anni.

Per quanto riguarda le cause legate alle abitudini e all’uso di materiali inadeguati, abbiamo: l’uso di calzature non adatte, il sovraccarico oppure una tecnica di corsa o di marcia scorrette. Anche la debolezza muscolare e l’assenza di flessibilità nei muscoli della caviglia possono avere un impatto in tal senso.

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Caratteristiche e altre informazioni utili

Il decorso della tendinopatia del tibiale posteriore presenta quattro fasi, ognuna delle quali con sintomi caratteristici. Esse sono:

  • Fase I. Si avverte dolore nella parte interna della caviglia quando si effettua il movimento di inversione del piede e alla palpazione del tendine. Può anche presentarsi un processo infiammatorio nella zona in questione.
  • Fase II. I sintomi precedenti persistono e a essi si aggiunge la difficoltà di mantenere la posizione in punta di piedi. L’arco del piede risulta appiattito.
  • Fase III. Ai sintomi delle fasi precedenti si aggiunge la deformità del piede, che a questo punto è del tutto piatto. Si verificano anche dei cambiamenti degenerativi nell’articolazione subtalare.
  • Fase IV. Oltre a quanto sopra, vi è una degenerazione dell’articolazione talamo-tibio-tibolare.

la tendinopatia del tibiale posteriore, come in altre tendinopatie, può persino causare la rottura del tendine. Il trattamento precoce e la neutralizzazione della causa sottostante possono migliorare significativamente la prognosi della malattia. Nei casi più gravi, è necessario sottoporsi a un intervento chirurgico.

Bibliografia

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  • Hidalgo, L. H., Arranz, J. C., Rodríguez, M. R., De La Pena, M. J., Alonso, R. C., Moreno, E. Á., & de Vega Fernández, V. M. (2014). Disfunción del tendón tibial posterior: ¿ qué otras estructuras están implicadas en el desarrollo del pie plano adquirido del adulto?. Radiología, 56(3), 247-256.

 

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