Il trattamento della fibromialgia è una delle grandi sfide della medicina contemporanea. Per il momento, la causa precisa di questa malattia è ancora ignota, il che comporta la presenza di un grande ostacolo nella ricerca di una risposta conclusiva.
Ciononostante, sappiamo però che impone notevoli limitazioni a chi ne è colpito. Inoltre, si caratterizza per il dolore generalizzato e cronico che provoca, soprattutto, all’apparato locomotore.
La scienza ha potuto determinare che si tratta di una malattia di origine reumatologica. È stato anche stabilito che il dolore è dovuto a uno squilibrio nei neurotrasmettitori. Tuttavia, per quanto riguarda il trattamento della fibromialgia, sappiamo solamente che questo deve comprendere diversi tipi di azione. Desiderate sapere quali sono?
Aspetti generali della fibromialgia
La fibromialgia è una malattia che può limitare in modo evidente una persona. La cosa più difficile di sopportare è il dolore o “mialgia”, che è più intenso e prolungato rispetto ad un dolore normale. Inoltre, è diffuso e colpisce varie parti del corpo allo stesso tempo.
È molto difficile diagnosticare questa malattia. Fino a questo momento non esiste alcuna prova di laboratorio che permetta di identificarla. Di solito i medici la diagnosticano tramite l’esplorazione clinica dei pazienti in 18 punti del corpo che sono sensibili alla pressione.
Si tengono inoltre in considerazione sintomi comuni quali:
- Fatica
- Rigidità
- Disturbi del sonno
- Deterioramento cognitivo
- Depressione e ansia
- Disturbi gastrointestinali
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Gli specialisti hanno classificato la fibromialgia in quattro tipi, per facilitarne il trattamento:
- Primo tipo: se non è presente una malattia concomitante.
- Secondo tipo: quando simultaneamente è presente una malattia reumatica e autoimmune.
- Terzo tipo: se sussistono gravi alterazioni psicopatologiche
- Quarto tipo: corrisponde ai pazienti che fingono di averla
Il trattamento della fibromialgia
Come è ben descritto in questo articolo a cura di diversi ricercatori dell’Università di Torino, il trattamento della fibromialgia non ha uno scopo curativo, ma solamente palliativo. L’obiettivo finale è quello di ridurre i sintomi permettendo al paziente di godere di una migliore qualità di vita e mantenere attive il più possibile le sue funzioni.
È importante sottolineare che il trattamento della fibromialgia prevede di agire su vari fronti. Fondamentalmente bisogna prendere in consdierazione tre aspetti:
- La gestione del dolore
- L’incremento della funzionalità
- La condizione psicosociale del paziente.
Uno degli aspetti cruciali è l'”educazione del paziente”. Senza la piena e cosciente collaborazione del malato, è molto difficile che il trattamento contro la fibromialgia abbia successo. Maggiore è l’impegno della persona, maggiori saranno le sue possibilità di miglioramento.
Trattamento farmacologico
Il trattamento della fibromialgia prevede una componente farmacologica in cui deve essere inclusa una dose di analgesici e antinfiammatori. Di solito si ricorre a Tramadolo, Paracematolo o a una combinazione di entrambi, dietro prescrizione medica.
Ciononostante, gli antinfiammatori non steroidei non sembrano essere così efficaci per la gestione del dolore. In genere si impiegano come mezzo integrativo e quasi sempre per brevi periodi di tempo, ma non in modo sistematico.
Per quanto riguarda i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), è stato dimostrato che l’ibuprofene e il naproxene non danno risultati migliori di quelli di un placebo.
Inoltre, è abbastanza comune che si usino altri tipi di farmaci come benzodiazepine, rilassanti muscolari, anti-convulsivanti, antidepressivi o steroidi. È importante sottolineare che curarsi da soli è estremamente pericoloso, in questi casi, e che, per assicurarsi dell’efficacia dei farmaci, bisogna sempre rivolgersi a un medico.
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Attività fisica nel trattamento della fibromialgia
L’attività fisica frequente ha dimostrato di essere una componente essenziale nel trattamento della fibromialgia. Non solo ha effetti molto benefici sulla capacità fisica del paziente, ma contribuisce anche a diminuire i sintomi a breve termine.
Gli esercizi e la pratica sportiva devono essere personalizzati. È al medico, infatti, che spetta il compito di orientare queste pratiche graduali. La più adeguata è l’attività aerobica, in quanto contribuisce in maniera significativa a migliorare il rendimento in generale.
Sono consigliate anche pratiche di rilassamento come il Tai Chi o lo yoga. Inoltre, una ricerca riportata in Archives of Physical Medicine and Rehabilitation ha dimostrato che il nuoto e le diverse forme di idroterapia esercitano un effetto positivo sui pazienti affetti da fibromialgia.
“Una terapia di esercizi praticati 3 volte alla settimana per 16 settimane in una piscina con acqua tiepida potrebbe migliorare la maggior parte dei sintomi” – Diego Munguía Izquierdo & Alejandro Legaz Arrese.
Psicoterapia e altre misure efficaci
Come abbiamo detto, nel trattamento della fibromialgia è molto importante che il paziente sviluppi un atteggiamento costruttivo nei confronti della malattia. È molto comune che chi ne soffre diventi irritabile e cada in episodi di tristezza e angoscia. Allo stesso tempo, questi stati d’animo peggiorano i sintomi.
Gli esperti consigliano una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, che consenta al malato di canalizzare i suoi sentimenti, impedendogli, allo stesso tempo, che si lasci isolare dalla malattia o che quest’ultima si trasformi in un fattore che deteriori le sue relaizoni interpersonali.
D’altra parte, uno studio pubblicato nel 2013 dalla Revista Internacional de Acupuntura ha dimostrato che alcuni pazienti hanno manifestato un miglioramento dopo essere stati sottoposti a dei trattamenti di agopuntura, chiropratica o craniopuntura. Ciononostante, chi decide di affidarsi a queste pratiche deve accertarsi che siano somministrate da un medico certificato.
Per il trattamento della fibromialgia, cercate aiuto
Come avete avuto modo di vedere, per quanto si tratti di una malattia tuttora oggetto di indagini, esistono diverse possibilità per combatterla. Quindi, vi invitiamo a non ignorare il dolore.
Inoltre, se identificate qualcuno di questi sintomi, cercate l’aiuto di uno specialista. In questo modo, verrete sottoposti agli esami necessari e riceverete una diagnosi precisa che vi consentirà di affrontare il problema.
Bibliografia
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