La sindrome da fatica cronica è una malattia caratterizzata da un’ampia varietà di sintomi. Ciononostante, quello più frequente consiste in una spossatezza intensa e prolungata che compromette sensibilmente la qualità della vita di chi ne soffre. In che modo è possibile trattare la sindrome da fatica cronica?
Non esiste una sola cura. Tuttavia, ci sono alcuni possibili trattamenti che contribuiscono ad alleviare i sintomi. Per questa ragione, in questo articolo mettiamo a vostra disposizione alcuni consigli efficaci in grado di aiutarvi ad affrontare questa malattia.
La sindrome da fatica cronica: cause e sintomi
In primo luogo, ignoriamo ancora la causa che provoca la sindrome da fatica cronica. Ciononostante, questa va associata a possibili infezioni virali oppure a periodi prolungati di grande stress psicologico.
Ne conosciamo, però, i sintomi, che sono molto variegati e che possono colpire ogni persona in maniera molto diversa. I più frequenti sono quelli che seguono:
- Fatica e spossatezza intense e costanti, soprattutto dopo uno sforzo fisico o mentale.
- Dolore muscolare o articolare e altri dolori, come mal di testa o alla gola.
- Problemi di memoria e di concentrazione.
- Noduli linfatici ingrossati.
- Difficoltà a riposare durante la notte.
- Nausea.
- Stato d’animo depresso.
- Disturbi gastrointestinali.
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3 consigli per trattar la sindrome da fatica cronica
1. Migliorare la dieta
In primo luogo, possiamo concentrarci sulla dieta per migliorare il nostro stato di salute se soffriamo della sindrome da fatica cronica. Un’alimentazione completa ed equilibrata può aiutare a risolvere alcuni deficit nutrizionali tipici di questa malattia, con conseguente miglioramento dei sintomi.
Gli studi dimostrano che una dieta corretta migliora la flora batterica intestinale. Tutto ciò si ripercuote in modo positivo sull’infiammazione, la funzione neurocognitiva e l’ansia. Il consumo di alimenti fermentati (kefir, kombucha, crauti, ecc.) rappresenta un’ottima scelta.
Si raccomanda anche il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti, come, per esempio, il cacao e il polline. Bisogna invece evitarne altri che potrebbero risultare dannosi, come l’alcol, la caffeina, alcuni tipi di grassi, i latticini o il glutine. Sarà il medico a rilevare l’eventuale presenza di intolleranze alimentari.
2. Ricorrere a terapie di sostegno
Esistono diverse terapie che possono offrire un notevole sostegno fisico ed emotivo per sopportare e trattare la sindrome da fatica cronica. Per esempio, la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia con esercizio fisico graduale. Le terapie abbracciano tre ambiti:
- Cognitiva: propone strategie per affrontare i sintomi della sindrome.
- Fisica: un fisioterapista può aiutare a incrementare l’attività fisica in maniera personalizzata e graduale.
- Psicologica: offre sostegno emotivo per combattere l’ansia e la depressione.
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3. Assumere integratori alimentari
Alcuni integratori alimentari hanno dimostrato la propria efficacia nell’alleviare i sintomi della sindrome da fatica cronica. Contribuiscono, infatti, a neutralizzare alcuni deficit abituali in chi soffre di questa malattia.
Si raccomanda di rivolgersi al medico per sottoporsi a esami di routine. In questo modo sarà possibile capire di quali nutrienti ha bisogno l’organismo, cosa che potrebbe aiutarci a stabilire un trattamento complementare personalizzato. Gli integratori più indicati per trattare la sindrome da fatica cronica sono i seguenti:
- Acetil-L-carnitina: questo aminoacido migliora lo stato cognitivo e le funzioni fisiche.
- Acidi grassi essenziali: potrebbero essere di beneficio per alleviare alcuni sintomi, come la fatica, il dolore muscolare, la mancanza di concentrazione e la depressione.
- Magnesio: questo minerale rappresenta un integratore efficace per una molteplicità di disturbi, in grado di apportare miglioramenti per quanto riguarda il dolore, la salute muscolare e il sistema nervoso.
- Vitamina B12: questa vitamina risulta utile contro la fatica cronica, ma la sua assunzione deve essere preceduta da alcune analisi. La sua carenza è associata, tra gli altri problemi, alla fatica, ai cambiamenti neurologici e ai disturbi gastrointestinali.
- Antiossidanti: per esempio, l’acido lipoico, la vitamina C e la vitamina E, che aiutano le cellule a proteggersi dal danno dovuto allo stress ossidativo e, inoltre, migliorano la funzione mitocondriale.
- Coenzima Q10: generalmente, le persone affette da fatica cronica presentano deficit di questo nutriente.
In conclusione…
Questi tre consigli rappresentano delle strategie che possono essere molto utili in caso di sindrome da fatica cronica. Grazie a un’adeguata assistenza medica, possiamo comprendere in che modo la dieta, la terapia e gli integratori possono aiutarci a calmare i sintomi di questa malattia.
Bibliografia
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