In una società che adora la produttività, potreste aver interiorizzato l’idea che non ci sia la possibilità di prendersi del tempo libero. E se c’è, viene accompagnato dal senso di colpa, anche se il vostro cervello è sovraccarico di responsabilità, siete immersi nel multitasking o addirittura soffrite di burnout.
Se volete affrontare lo stress che questo stile di vita può causare, prendete in considerazione il niksen: una pratica olandese che si traduce con “non fare nulla”. In particolare, si tratta di un atto consapevole di riposo o di esecuzione di un’azione rilassante, senza un obiettivo o una scadenza prefissata.
La psicologa Doreen Dodgen-Magee paragona quest’arte a “… un’auto con il motore acceso, un’auto con il motore acceso, un’auto con il motore acceso, un’auto con il motore acceso, un’auto con il motore acceso, un’auto con il motore acceso…”.un’auto il cui motore è acceso, ma non va da nessuna parte”. In altre parole, si tratta di dare alla mente la libertà di vagare – senza una meta o un’intenzione – mentre si guarda fuori dalla finestra per osservare la gente che passa o per fare una passeggiata. In questo senso, a differenza della mindfullness.
Sebbene le ricerche sul niksen non siano abbondanti, è stato dimostrato che ritagliarsi del tempo per praticare l’arte del “non fare nulla” è un potente stimolo alla creatività e al benessere emotivo.
Ecco le virtù di queste pause mentali e alcuni consigli per iniziare questa filosofia pratica.
1. Aiuta a ridurre lo stress e la frequenza cardiaca
Lo stato di riposo attiva il sistema nervoso parasimpatico, responsabile del rilassamento. Per questo motivo, aprirsi al riposo riduce l’attività delle ghiandole surrenali, che producono cortisolo.
A sua volta, riduce al minimo il sovraccarico mentale causato dall’over-tasking, dall’uso costante degli schermi e dalle preoccupazioni. Uno studio ha infatti rilevato una riduzione dello stress e della frequenza cardiaca, nonché un umore più positivo nei partecipanti che si erano presi del tempo libero. 2. Favorisce la consapevolezza di sé e delle proprie emozioni.
Allo stesso modo, il niksen è un’opportunità per l’introspezione e per sintonizzarsi sul presente, riducendo i pensieri ripetitivi, legati all’autoflagellazione per le situazioni passate e all’ansia per il futuro.
Di conseguenza, la ruminazione mentale può ridursi per lasciare il posto a uno stato di benessere emotivo, contribuendo così alla salute mentale.
3. Migliora la creatività e la risoluzione dei problemi
Quando la mente è a riposo, è in grado di produrre nuove idee e prospettive.
In particolare, quando si è impegnati a non fare nulla, il cervello attiva la rete neurale predefinita (DNN) – un insieme di regioni della mente che si accendono quando non si è concentrati su un’attività – associata all’introspezione e all’immaginazione. A questo proposito, alcuni studi hanno identificato che le persone creative mostrerebbero una tendenza a impegnarsi con i loro pensieri interiori durante le pause di riposo.
Inoltre, durante i momenti di riposo, la corteccia prefrontale (legata all’attenzione e alla pianificazione) è in grado di emettere onde gamma, che sono legate ai momenti eureka e alle soluzioni creative. A questo proposito, ricordate che il tempo libero consapevole facilita l’esplorazione delle connessioni cerebrali non lineari, in quanto stimola la mente a liberarsi dalla pressione che la produttività o i compiti strutturati spesso causano. Di conseguenza, quando si osserva un paesaggio naturale senza scopo, il cervello collega ricordi, emozioni e panorami inediti.
In questo modo, il libero flusso di pensieri amplia la gamma di connessioni neurali che producono idee originali.
4. Aumenta la concentrazione e l’energia
Allo stesso modo, il niksen migliora la concentrazione quando si riprende un compito. Per quanto possa sembrare sorprendente, le pause consentono al cervello di produrre dopamina, un neurotrasmettitore legato alla motivazione e al piacere.
Inoltre, il recupero cognitivo che le pause comportano consente di ricaricare le energie.
5. Bilancia il lavoro e la vita personale
Questa pratica olandese facilita la disconnessione dal lavoro e da altre occupazioni che possono causare stanchezza cronica, in quanto le pause nella routine e il recupero cerebrale servono a stabilire confini sani tra le diverse sfere della vita.
Come si può incorporare questa pratica olandese nella propria vita quotidiana?
Anche se all’inizio può essere una sfida trovare il tempo per il riposo consapevole, con alcuni consigli si può ottenere il massimo. Prendete nota di quanto segue:
- Iniziate con brevi pause programmate: dedicate 10-15 minuti al giorno alla pratica del niksen, che potete contare con l’aiuto di una sveglia. Man mano che ci si sente più a proprio agio, si può aumentare il tempo.
- Scegliete uno spazio e un tempo adatti: per ottimizzare i risultati, potete creare un’area della vostra casa in cui rilassarvi indisturbati. Inoltre, è essenziale che non vi sentiate obbligati a occuparvi di alcuna responsabilità in quel momento.
- Evitare le distrazioni: Durante questo periodo, mettete da parte i dispositivi elettronici e la televisione, in modo da staccare la spina dai social media, dai messaggi di lavoro e da altre distrazioni.
- Lasciate perdere i sensi di colpa: anche se vi sentite in colpa per aver sprecato il vostro tempo e considerate la produttività fondamentale, non perdete di vista il fatto che questa pratica olandese promuove la cura di sé.
- Combinatela con altre attività: se il “non fare nulla” vi sembra una sfida, potete combinarlo con altre attività quotidiane, come stare fermi al parco o guardare fuori dalla finestra. O, meglio ancora, si può fare con la respirazione profonda o la meditazione.
- Praticate con costanza: anche se all’inizio può essere difficile, fate diventare il niksen parte della vostra routine.
Quali sono i contro o i rischi del “non fare niente”?
Come ogni pratica, se il niksen viene praticato in modo improprio o eccessivo, può avere una serie di effetti negativi. Per ridurre al minimo il rischio che si verifichi, vi invitiamo a tenere conto delle seguenti avvertenze:
- Procrastinazione. Se non viene praticata in modo equilibrato, può diventare una scusa per rimandare compiti importanti e un ostacolo per assumersi le proprie responsabilità.
- Incomprensione da parte di chi vi circonda. I vostri colleghi e i vostri cari potrebbero criticarvi o prendere le distanze da voi, se la praticate in modo eccessivo o come scusa per evitare le interazioni sociali.
- Evitare la realtà e trascurare gli obiettivi. Il Niksen è dannoso se viene usato come meccanismo di fuga per evitare di affrontare i problemi. Può anche indurre a non dedicare ai propri obiettivi il tempo necessario per raggiungerli.
- Disagio emotivo e ansia. Durante il vagabondaggio della mente, ci si può concentrare su pensieri negativi, episodi dolorosi o riflessioni angoscianti. Così facendo, si corre il rischio di cadere in preda all’ansia. Ciò sarebbe evidenziato da manifestazioni fisiche, come la difficoltà ad addormentarsi o l’aumento della frequenza cardiaca.
- Stile di vita sedentario. L’abuso del dolce far niente può portare a ridurre al minimo le attività fisiche, che sono associate a una serie di condizioni di salute.
Integrare questa filosofia olandese nella propria vita
Il Niksen è una filosofia che aiuta a migliorare la concentrazione e la creatività, riducendo al contempo lo stress.
Sebbene sia una terapia promettente, sono necessari ulteriori studi scientifici sul benessere emotivo e fisico che può promuovere. Se volete darvi l’opportunità di incorporare il riposo consapevole nella vostra routine quotidiana, ricordate di evitare le distrazioni, di lasciar andare i sensi di colpa e di essere coerenti. In questo modo, permetterete alla vostra mente di vagare senza meta per vedere quali soluzioni creative vi porterà.
Bibliografia
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