10 sintomi di squilibrio ormonale a cui una donna deve prestare attenzione

Acne, insonnia, mal di testa, stanchezza cronica: i sintomi di uno squilibrio ormonale possono essere confusi con altre malattie comuni.
10 sintomi di squilibrio ormonale a cui una donna deve prestare attenzione

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

L’attività ormonale svolge un ruolo molto importante nella salute dell’intero organismo che ne viene influenzato sia dal punto di vista fisico che mentale. Uno squilibrio di questo sistema porta, a sua volta, una serie di disturbi che possono abbassare la qualità della vita. In questo articolo vedremo 10 sintomi di squilibrio ormonale a cui prestare attenzione.

Va ricordato che gli ormoni sono preposti alla regolazione di processi fisiologici nelle diverse fasi della nostra vita. Ad esempio, intervengono nello sviluppo di funzioni vitali come il metabolismo, la crescita, la fertilità e il desiderio sessuale. Influenzano l’umore, il peso e un’ampia varietà di processi che contribuiscono al benessere.

I sintomi di uno squilibrio ormonale possono essere confusi con altre malattie comuni. Questo è il motivo per cui è essenziale farsi visitare dal medico, fare un check-up completo e ottenere una diagnosi precisa.

Sintomi di squilibrio ormonale da conoscere

Come spiega un articolo pubblicato sul sito Northwell Health, l’80% delle donne presenta forme di squilibrio ormonale. Queste oscillazioni sono spesso causate da due ormoni specifici: estrogeni e progesterone. Tuttavia, molti disturbi comuni sono anche associati al cortisolo.

È molto importante sottolineare che la presenza di questi sintomi non sempre indica un problema di origine ormonale. A volte possono essere segno di altre malattie sottostanti. Pertanto, quando si manifesta uno o più di questi sintomi, è meglio andare dal medico per ricevere una diagnosi accurata.

1. Acne persistente

Acne, uno dei sintomi di squilibrio ormonale.

Alcune donne sviluppano acne prima del ciclo mestruale a causa dei cambiamenti ormonali in atto. Tuttavia, l’acne può persistere oltre la fase premestruale. Se ciò accade, è probabile che ci sia un disturbo di tipo androgeno.

Questa classe di ormoni sessuali è prevalentemente maschile, sebbene siano secreti anche dalle donne in misura minore. Stimolano la produzione di sebo in eccesso che può permanere nei pori e formare piccoli comedoni.

2. Disturbi del sonno

La diminuzione dei livelli di progesterone appena prima del periodo mestruale rende difficile per le donne addormentarsi. Questa alterazione si verifica solitamente anche dopo il parto, sebbene l’insonnia sia spesso attribuita alle nuove responsabilità.

Il progesterone ha una funzione rilassante. Pertanto, una sua diminuzione  nel sangue può farvi sentire più irrequiete e stressate.

3. Sensazione costante di fame

Il continuo desiderio di mangiare è un ostacolo alla perdita di peso. A volte questa costante sensazione di fame è causata da un disturbo ormonale. E talvolta, proprio a causa della privazione del sonno aumentano i livelli di grelina, l’ormone responsabile della fame.

Allo stesso tempo, l’insonnia riduce la produzione dell’ormone leptina, responsabile della regolazione dell’appetito. Pertanto, una fame eccessiva potrebbe essere la conseguenza di uno squilibrio ormonale, a sua volta causato da un sonno scarso.

4. Sbalzi d’umore e depressione

Gran parte della popolazione femminile sperimenta sbalzi d’umore poco prima del ciclo mestruale, durante la gravidanza e in menopausa.

Le alterazioni ormonali che si verificano in queste situazioni aumentano lo stress, la depressione e altre emozioni negative che, in altre situazioni, verrebbero gestite con più serenità.

5. Mal di testa ed emicrania

donna con mal di testa

In determinati momenti del ciclo, i cambiamenti ormonali possono causare fastidiosi mal di testa ed episodi di emicrania. Se il problema persiste, sarà bene consultare il medico per risalire alla causa.

6. Secchezza vaginale

La secchezza vaginale è una chiara indicazione di uno squilibrio estrogenico che si verifica al raggiungimento della menopausa. Questo sintomo aumenta il rischio di infezioni vaginali e influenza la vita sessuale.

7. Disturbi digestivi

Disturbi digestivi, uno dei sintomi di squilibrio ormonale.

Il cortisolo, ormone legato allo stress, può causare varie reazioni sul nostro corpo. In alcuni casi si potrebbe avvertire un aumento della tensione muscolare o mal di testa. In altri casi, farà la sua comparsa il cattivo umore.

Altre manifestazioni di uno squilibrio nel cortisolo possono essere i disturbi digestivi come gonfiore e dolore di stomaco o stipsi. Alcune persone, infine, con sindrome dell’intestino irritabile, hanno livelli anormali di serotonina.

8. Stanchezza costante

Avvertire stanchezza è normale dopo una giornata di lavoro, quando siamo preoccupate o dopo un’intensa attività fisica. Tuttavia, la stanchezza cronica, può essere il risultato di uno squilibrio ormonale e, nello specifico, dell’ipotiroidismo. Quest’ultimo è il disturbo associato alla mancanza di ormoni tiroidei. Una condizione che può portare a un improvviso aumento di peso, poiché questi ormoni regolano il metabolismo.

9. Cambiamenti nel seno

Alti livelli di estrogeni aumentano la sensibilità o causano dolore al seno. In alcuni casi portano alla formazione di tumori, fibromi e cisti. Quindi, l’esame periodico del seno è essenziale. L’autoesame è un’abitudine importante ai fini dell’individuazione tempestiva di noduli o di qualsiasi altra anomalia.

10. Perdita della libido

Uno squilibrio ormonale può essere la causa della diminuzione del desiderio sessuale femminile. La perdita della libido di solito si verifica in menopausa, a causa di bassi livelli di estrogeni.

Altri sintomi

Sono molti i sintomi che possono derivare da un’alterazione dell’attività ormonale. Altri segni sono viso gonfio, battito cardiaco irregolare, infertilità o dolori articolari.

Sebbene in alcuni casi lo squilibrio si regolarizzi senza bisogno di cure, in altri casi è necessario l’intervento del medico. Pertanto, se i sintomi sono gravi o persistenti, vi consigliamo di parlarne al vostro medico di fiducia.


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