Alimenti con alti livelli di colesterolo cattivo (LDL)

Il rischio di malattie cardiovascolari è attribuito al tasso di ossidazione del colesterolo LDL. In tal senso, anche l'alimentazione può influire in questo parametro.
Alimenti con alti livelli di colesterolo cattivo (LDL)
Elisa Morales Lupayante

Revisionato e approvato da la pedagoga in educazione fisica e nutrizionista Elisa Morales Lupayante.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Spesso, sulla nostra tavola sono presenti numerosi alimenti con alti livelli di colesterolo. Volete sapere quali sono, in modo da poterne ridurre il consumo? L’accumulo di colesterolo nelle arterie, una malattia conosciuta come ipercolesterolemia, è uno dei mali che più colpisce la popolazione mondiale.

Questo lipide, in certa misura necessario per l’organismo, è prodotto dal fegato e può essere ottenuto anche da alcuni alimenti che lo contengono.

Una volta sintetizzato partecipa alla formazione degli acidi biliari, all’attività cardiovascolare e ad altri processi essenziali per la salute. Il problema è che in quantità eccessive provoca vari squilibri e, dopo aver formato delle placche nelle arterie, aumenta in modo allarmante il rischio di soffrire di patologie coronariche. Per evitare complicazioni, è importante sapere come si manifesta e quali sono gli alimenti che presentano alti livelli di colesterolo.

Cos’è il colesterolo cattivo (LDL)?

Le lipoproteine a bassa densità (LDL), meglio conosciute come “colesterolo cattivo”, sono grassi che tendono a depositarsi nelle arterie formando placche aterosclerotiche. Tuttavia, negli ultimi anni, si è iniziato a dubitare circa il potenziale negativo di queste lipoproteine. Secondo un articolo pubblicato sulla rivista “Current Medicinal Chemistry“, il rischio cardiovascolare è invece legato alla loro ossidazione.

Una persona soffre di ipercolesterolemia quando il colesterolo LDL supera i 130 mg/dl. Diventa un importante fattore di rischio anche quando i livelli di “colesterolo buono” (HDL) son inferiori ai 35 mg/dl negli uomini e a 40 mg/dl nelle donne.

Sintomi di colesterolo alto

un eccesso di colesterolo può portare a soffrire di patologie coronariche

Le manifestazioni cliniche del colesterolo alto possono variare in ogni paziente. In generale quando le malattie si trovano in una fase iniziale, non si producono sintomi importanti. A mano a mano che si sviluppano, si possono sperimentare:

  • Vertigini.
  • Stitichezza.
  • Visione offuscata.
  • Dolore toracico.
  • Mal di testa.
  • Sensazione di stanchezza.
  • Infiammazione degli arti.
  • Sensazione di pesantezza e indigestione.
  • Agitazione durante il movimento.

Quali sono gli alimenti con alti livelli di colesterolo cattivo (LDL)?

Esistono vari fattori che possono influire sull’accumulo del colesterolo cattivo (LDL) nelle arterie. Tuttavia, la maggior parte dei casi dipende dal consumo eccessivo di alimenti ad alto contenuto di grassi trans.

Il consumo di alte quantità di zucchero raffinato, o una dieta ipercalorica, possono influenzare negativamente il profilo lipidico, secondo questo studio pubblicato nel 2018.

Al fine di prevenirne l’accumulo e di mantenerlo sotto controllo, è importante eliminarli dalla nostra dieta regolare, sostituendoli con opzioni più sane.

1. Latticini interi

tra gli alimenti con alti livelli di colesterolo sono presenti i latticini interi

Per il loro alto contenuto di grassi saturi, i latticini interi devono essere esclusi dall’alimentazione dei pazienti con problemi di colesterolo. La realtà è che gli studi attuali non relazionano il consumo di colesterolo alimentare o di grassi saturi con un cambiamento nel profilo lipidico. Per questo motivo la raccomandazione è antiquata.

Gli esperti sostengono invece che questi latticini sono benefici per l’organismo grazie al loro contenuto di vitamine liposolubili come la vitamina D.

Alcuni esempi sono i seguenti:

  • Panna.
  • Latte intero.
  • Crema di latte.
  • Burro e margarina

Tuttavia, è bene evitare i prodotti derivati dal latte condensato. Di fatto, l’alto contenuto di zucchero può influenzare i biomarcatori associati al rischio di malattie cardiovascolari.

2. Formaggi

Vale quanto appena detto per i latticini. Si tratta di prodotti ad alto contenuto di grassi, il cui consumo è stato fortemente sconsigliato negli anni passati.

Attualmente c’è un inversione di tendenza e non esistono restrizioni al consumo dei formaggi.

3. Carni rosse processate

la carne rossa è ricca di grassi saturi

Sebbene faccia parte dell’alimentazione regolare di molte persone, la carni rosse processate contengono numerose quantità di grassi trans e additivi. Queste sostanze sono in grado di incidere sul profilo lipidico dell’individuo, secondo uno studio pubblicato nella rivista “Journal of Lipids“.

Se ne sconsiglia l’abuso e, inoltre, si raccomanda di preferire sempre carni fresche.

4. Frattaglie e viscere

Tali alimenti sono fonti significative di vitamine A, B e D, e minerali come potassio e ferro. Nonostante ciò, il loro consumo dovrebbe essere moderato e occasionale, perché contengono grassi saturi in abbondanza. Ciò li rende degli alimenti ad altro valore calorico, incidendo sul profilo lipidico individuale.

5. Alimenti con alti livelli di colesterolo: maionese

Ciotola con maionese

La maionese e le salse commerciali in generale contengono alti livelli di grassi e calorie. Per questo motivo, bisogna ridurre il consumo di questo tipo di alimenti, soprattutto quelle commerciali. Di fatto, contengono zuccheri in eccesso e additivi che ne pregiudicano la qualità.

6. Merendine industriali tra gli alimenti con alti livelli di colesterolo

Le merendine industriali contengono elevate concentrazioni di zuccheri, grassi saturi e grassi idrogenati. Tutto ciò rende più aggressivo l’effetto del colesterolo cattivo (LDL) nelle arterie, facilitando la formazione di placche.

Prendetevi cura dell’alimentazione per migliorare i valori ci colesterolo LDL

Consumate regolarmente questi alimenti nella vostra dieta? Anche se non presentate ancora ipercolesterolemia, è importante iniziare a ridurne il consumo come misura preventiva contro questo disturbo.

Aumentate, invece, il consumo di fonti di omega 3, antiossidanti e fibra dietetica che favoriscono la decomposizione di questa sostanza.


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