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Camminare è un'attività che si può introdurre facilmente nella propria routine quotidiana. A volte dopo aver mangiato, ma fa bene alla salute? Scopritelo in questo articolo!
Alcune persone hanno l’abitudine di fare una camminata dopo aver mangiato, ma fa bene alla salute? La risposta a questa domanda è meno semplice di quello che potremmo pensare.
Camminare offre diversi benefici alla salute, si tratta di un esercizio semplice che promuove la salute cardiaca, aiuta a bruciare calorie e può migliorare il nostro stato d’animo. Ma fa bene camminare dopo aver mangiato? Mentre alcuni studi suggeriscono di sì, altri avanzano qualche dubbio.
Nelle righe che seguono condividiamo i possibili effetti di una camminata dopo aver mangiato, una pratica diffusa che, a quanto pare, presenta sia vantaggi sia svantaggi. Continuate a leggere!
Camminare è un’attività a basso impatto che può essere facilmente introdotta nella routine quotidiana. Alcuni studi suggeriscono che farlo dopo i pasti è un’abitudine in grado di offrire diversi benefici all’organismo. Quali sono?
Svolgere attività fisica regolarmente è fondamentale per tenere sotto controllo il diabete. Uno studio controllato randomizzato, al quale hanno preso parte diversi individui affetti da diabete di tipo 2, ha determinato che i livelli di zucchero delle persone che camminavano dopo i pasti principali erano inferiori a quelli di coloro che invece camminavano una sola volta al giorno.
I risultati di questo studio suggeriscono che mangiare carboidrati in quantità limitata e fare una breve passeggiata, della durata di circa 10 minuti, dopo ogni pasto riduce il rischio di picchi glicemici.
Un altro studio, pubblicato su Diabetes Care, afferma che le passeggiate brevi e moderate migliorano per 24 ore i valori della glicemia nelle persone anziane.
D’altro canto, però, un articolo pubblicato su The Journal of Nutrition afferma che le passeggiate moderate dopo i pasti non esercitano effetti favorevoli sulla glicemia negli adulti esposti a rischio di malattia cardiovascolare.
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L’esercizio fisico svolge un ruolo importante nel mantenimento della salute del cuore. Camminare ogni giorno riduce il rischio di malattie cardiache.
Secondo una pubblicazione della rivista Current Opinion in Cardiology, camminare offre numerosi benefici in termini di salute cardiovascolare, circolazione e pressione arteriosa.
Quindi, camminare dopo aver mangiato sembra essere una pratica vantaggiosa per la salute del cuore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia che bambini e ragazzi fino ai 17 anni di età svolgano moderata attività fisica di 60 minuti al giorno e gli adulti di 150 minuti ogni settimana, ovvero circa 30 minuti al giorno.
Secondo quanto afferma un articolo della rivista BioMed Research International, camminare dopo aver mangiato potrebbe migliorare la digestione grazie all’effetto antinfiammatorio generato in seguito all’attività fisica.
Quando il corpo si muove, il grasso addominale si riduce e si verificano dei cambiamenti metabolici nei lipidi e nel glucosio che possono ridurre lo stato infiammatorio.
Si ritiene anche che l’esercizio fisico agevoli il transito intestinale, come risultato della migliore digestione degli alimenti e l’assorbimento delle sostanze, secondo quanto afferma uno studio della rivista World Journal of Clinical Cases.
Nonostante questi studi, però, è bene ricordare che sono necessarie ulteriori ricerche per confermare l’efficacia dell’esercizio fisico in quanto alla digestione.
Sono poche le evidenze degli effetti indesiderati di una camminata dopo aver mangiato. Tuttavia, possono presentarsi in alcuni casi. Alcune persone, di fatto, manifestano sintomi fastidiosi. Ne parliamo nelle righe che seguono.
I più comuni sono indigestione, nausea, vomito, gonfiore addominale, flatulenza, diarrea e dolore. Questi sintomi si devono a un elevato consumo di carboidrati oppure a difficoltà di digestione degli alimenti assunti da poco. Per evitarlo, si consiglia di lasciar trascorrere circa 30 minuti prima della passeggiata.
Secondo uno studio, l’esercizio fisico può scatenare la sensazione di rigurgito sia in persone sane sia in soggetti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo. Secondo l’articolo citato, maggiore è l’intensità dell’attività fisica, maggiore è la frequenza degli episodi di reflusso.
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Per godere dei possibili benefici derivanti da questa abitudine, vale la pena di tenere conto dei seguenti consigli:
La reazione del corpo a una camminata dopo i pasti dipende da fattori come lo stato di salute, la condizione fisica e l’intensità con la quale si realizza l’attività. Nel caso in cui si soffra di una malattia pregressa, è bene consultare il medico, che confermerà o meno l’opportunità eseguire attività fisica a intensità moderata o alta.