Quando sentiamo parlare di strategia, pensiamo quasi subito agli affari. Tuttavia, in senso lato, si tratta di un modo per realizzare un piano; qualcosa che facciamo quotidianamente. In altre parole, si persegue un obiettivo e si definiscono mezzi e risorse per raggiungerlo. A cosa si riferisce il pensiero strategico?
È un processo che implica un pensiero intenzionale e razionale allo scopo di analizzare i vantaggi e le vulnerabilità che influenzeranno il perseguimento di un determinato obiettivo. Sebbene sia spesso collegato allo sviluppo del business, può essere attuato in molti altri settori.
Che cos’è il pensiero strategico e cosa lo caratterizza?
Il pensiero strategico è orientato al futuro o al raggiungimento di un obiettivo attraverso azioni specifiche. Implica la riflessione su tre componenti:
- Cosa voglio raggiungere (obiettivo)?
- Come lo farò (strategia)?
- Attraverso quali azioni e con quali risorse (tattica)?
È l’opposto di un atteggiamento rigido o di un percorso sempre uguale. Al contrario, mira a cambiare le modalità di risoluzione di una situazione, anche attraverso l’apprendimento di nuove competenze.
Un articolo condiviso dalla Harvard Business School Publishing sottolinea che, attraverso il pensiero strategico, le persone coinvolte in un’organizzazione cercano continuamente nuovi modi per contribuire al successo dell’organizzazione stessa.
Vediamo nel dettaglio altre caratteristiche.
Consente una visione a lungo termine
Il pensiero strategico supera la visione del breve termine e ci permette di guardare oltre per collocare le nostre azioni in un contesto di più ampio respiro.
Offre una visione dell’insieme e delle parti
Non è solo un pensiero relazionale che tiene conto di come i diversi aspetti di una situazione si influenzano e interagiscono tra loro, ma è anche in grado di avere una visione globale e individuale. Cioè, tra le parti e il tutto.
Consente un’analisi dei benefici e dei rischi
Il pensiero strategico esegue un’analisi di tipo SWOT, cioè dei punti di forza e delle opportunità che favoriscono un determinato obiettivo, nonché delle minacce e delle debolezze che potrebbero ostacolarlo.
Si tratta di un aspetto importante: non è un ragionamento che si colloca ai due poli; non è solo ottimista o pessimista, ma tiene conto delle diverse sfumature di una situazione.
Aiuta a stabilire le priorità
Una frase ben nota dice “chi troppo vuole, nulla stringe”. Questa è una delle massime del pensiero strategico, la definizione delle priorità. È meglio farsi guidare da un piano graduale, poiché non è possibile realizzare tutto, perché sia il tempo che le risorse sono limitati.
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Vantaggi del pensiero strategico
Il pensiero strategico offre diversi vantaggi nella risoluzione di un problema. Tra questi, troviamo i seguenti.
Genera creatività
Consente di accedere a tutte le risorse a disposizione della persona per trovare una risposta adeguata. In altre parole, le conoscenze sono reperibili e non importa se per risolvere una lite familiare si debbano utilizzare risorse artistiche.
L’obiettivo è trovare una soluzione. Per questo, il famoso “pensare fuori dagli schemi ” è una delle caratteristiche principali.
Ci mostra più di una prospettiva
Prendendo in considerazione diversi approcci alla stessa situazione, ci permette di mettere in gioco non solo ciò che pensiamo noi, ma anche le prospettive dei diversi attori.
Per esempio, se pensiamo a un trasloco di famiglia, non si analizzerebbe solo l’obiettivo del trasferimento. Considererebbe anche i tempi, cercherebbe di raggiungere un consenso sulle attività degli altri membri della famiglia, cercherebbe di decidere un nuovo luogo che sia comodo per tutti, ecc.
Permette di essere più produttivi
Essendo orientati agli obiettivi, è possibile essere più efficienti nella scelta e nell’utilizzo delle risorse necessarie. Inoltre, conoscendo i nostri lati più deboli e quelli più forti, ci permette di valorizzare i nostri talenti e quelli degli altri intorno a noi.
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Suggerimenti per l’applicazione del pensiero strategico
Non tutti sono consapevoli dell’importanza del pensiero strategico finché non lo imparano da qualche parte. Pertanto, è necessario mettere in atto una serie di tecniche per adattarsi e sfruttarlo al meglio.
Controllare l’ansia e fermarsi a pensare
A causa dell’ansia e del bisogno di controllo, spesso ci lasciamo trasportare da una risposta immediata. Questo ci impedisce di fermarci a considerare i vari scenari e ad analizzare le diverse variabili.
Il pensiero strategico consiste in un’analisi attenta e dettagliata piuttosto che nel prendere decisioni affrettate.
Avere esperienze diverse
Il pensiero strategico è detto tale perché è flessibile e creativo e riesce a vedere tutti i fattori di una situazione. Per stimolare il pensiero creativo, quindi, è utile leggere libri su discipline diverse, fare attività ricreative varie, conoscere nuove persone, ecc.
È molto importante entrare in contatto con nuove esperienze, invece di rimanere sempre nel “già noto” e nella famosa zona di comfort.
Scambiare idee con altre persone
In linea con il punto precedente, anche questo pensiero si nutre delle idee e delle opinioni di altre persone. Richiede uno sguardo attivo, un ascolto aperto e la capacità di decentrarsi e fare spazio alla diversità. In questo modo, ci formiamo una visione del mondo che incorpora realtà diverse e in cui non siamo gli unici.
Il pensiero strategico si applica a diversi ambiti della vita
Spesso si ritiene che il pensiero strategico appartenga al regno delle discipline organizzative o aziendali. Tuttavia, se osiamo guardare un po’ più in là, ci rendiamo conto che è composto da diverse “sfaccettature” e che può essere applicato a tutti gli ambiti della vita.
Guardare all’insieme ed essere orientati al futuro è ciò che definisce una strategia, ma è anche qualcosa che applichiamo nella nostra routine quotidiana. Così come i piani aziendali vengono definiti per raggiungere determinati obiettivi, anche le risorse vengono allocate in una famiglia per far quadrare i conti, ad esempio.
Come possiamo vedere, questo tipo di pensiero ha molto da offrire. Vale la pena lavorarci su e affrontarlo insieme alle emozioni. Occorre sempre ricordare che nessuno nasce con la capacità di agire attraverso di esso; piuttosto, si acquisisce con la pratica e l’esperienza.
Bibliografia
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- Molloy J. (November 7, 2017). Strategic Thinking: Because Good Ideas Can Come From Anywhere. Harvard Business School Publishing. Available in https://www.harvardbusiness.org/strategic-thinking-because-good-ideas-can-come-from-anywhere/
- Silvestri, K., Silvestri, C., Hernández, R., Añez, S. (2009). Pensamiento estratégico y éxito gerencial en organizaciones empresariales. Revista de Artes y Humanidades UNICA, 10(2), 187-208. https://www.redalyc.org/articulo.oa?id=170118863010