Nel corso dell’ultimo secolo le nostre cucine hanno aperto le porte all’industria alimentare, arrivata per semplificarci la vita in termini di preparazione dei pasti. I principali motivi per cui ricorriamo ai cibi ultraprocessati è che sono saporiti e facili da preparare in poco tempo. Ma che ripercussioni ha sulla salute il consumo dei cibi ultraprocessati?
Teniamo sempre a mente che un’alimentazione sana è caratterizzata dalla presenza di alimenti vari e freschi. Ricorrere troppo spesso a preparati industriali può portare conseguenze negative, come vedremo in quest’articolo.
Conseguenze del consumo eccessivo di ultraprocessati
Possiamo classificare gli alimenti in tre categorie:
- Non processati o minimamente processati: frutta, verdura, latte, carne, legumi, semi, cereali, uova.
- Processati che sono stati modificati per durare più a lungo o avere un sapore migliore, generalmente con sale, olio, zucchero o fermentazione. Includono: yogurt, formaggio, prosciutto, pane casereccio, frutta, verdura e legumi in lattina, pesce affumicato o di conserva, birra e vino.
- Ultraprocessati, sottoposti a processi industriali e modificati con sostanze sintetiche o derivanti da altri alimenti; spesso riportano sull’etichetta una lista degli ingredienti molto lunga, tra cui conservanti, edulcoranti o integratori di colore e sapore.
Rientrano nel gruppo: carni processate come salsicce e hamburger, cereali per la colazione o barrette, salse, zuppe precotte, bevande gasate zuccherate, nugget di pollo, dolci, cioccolato, gelato, biscotti, pane industriale, cibi pronti.
Come si ripercuote sulla salute l’uso di cibi ultraprocessati?
La maggior parte di questi prodotti presenta nella composizione varie delle seguenti caratteristiche:
- Alto contenuto di calorie: normalmente si tratta di calorie vuote (molte calorie per pochi nutrienti).
- Grassi idrogenati o trans: sono grassi generati dall’industria alimentare, principalmente per rendere più economico e appetitoso il prodotto.
- Zucchero: gli zuccheri aggiunti sono spesso presenti in questo tipo di prodotti, non soltanto quelli dolciari ma anche in salse, carni ecc. Questo componente è uno dei principali responsabili di obesità e problemi metabolici. Il suo uso va limitato.
- Sale: fa sì che un prodotto duri più a lungo rendendolo “iperpalatabile”.
- Farine e oli raffinati: le farine e gli oli raffinati sono sottoposti a un processo industriale che li priva delle loro vitamine e minerali.
- Additivi: tra cui conservanti, edulcoranti, potenziatori di sapore. Secondo quanto riportato in uno studio su Current Gastroenterology Reports, alcuni sono in grado di alterare negativamente il microbiota intestinale.
Leggete anhce: Hamburger dei fast food: sapete di cosa sono fatti?
1. Sovrappeso e obesità
Uno dei principali problemi di salute legato al consumo eccessivo di ultraprocessati è l’aumento del grasso corporeo, che può sfociare in obesità e sovrappeso.
Secondo la OMS, negli ultimi anni i casi di obesità e sovrappeso sono triplicati. Nel 2016 gli adulti di 18 anni in sovrappeso erano 1900 milioni, dei quali 650 con obesità. Come se non bastasse, nello stesso anno erano ben 41 milioni i bambini in tutto il mondo affetti da una delle due patologie.
Uno studio realizzato presso l’Università di Navarra ha valutato 8451 studenti normopeso, fetta della popolazione che tende ad abusare degli ultraprocessati. Nel corso della ricerca, 1939 di loro hanno dato i primi segni di sovrappeso o obesità a causa dell’eccessivo consumo di questo tipo di alimenti.
2. Malattie cardiovascolari
L’aumento di peso genera un maggior rischio di soffrire di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione, l’arteriosclerosi, infarto del miocardio o incidenti cerebrovascolari.
Inoltre, l’eccessivo quantitativo di sale presente in questi prodotti aumenta i rischi di malattie cardiovascolari. Lo stesso accade con il glutammato monosodico, additivo usato per potenziare il sapore. Secondo vari studi, ingerirne in eccesso favorisce l’aumento del peso, lo stress ossidativo, difetti della memoria ed epilessia.
3. Cibi ultraprocessati e diabete mellito tipo 2
Consumare troppi cibi ultraprocessati, normalmente ricchi di zuccheri, può favorire la comparsa del diabete. Se per esempio assumiamo 200 grammi di zucchero al giorno, i livelli di insulina aumentano considerevolmente impedendo al glucosio di entrare nelle cellule. Si crea un’alterazione a livello metabolico che può tradursi in una condizione chiamata insulino-resistenza.
Scoprite in questo articolo: Limitare il consumo di zucchero con edulcoranti naturali
4. Colesterolo alto
Un’altra conseguenza del consumo eccessivo di ultraprocesati è legata ai livelli di colesterolo nel sangue. Questi rischiano di aumentare sia per il grasso che per gli zuccheri contenuti in questi alimenti. Per tornare al discorso dell’insulina, l’insulinoresistenza impedisce alla cellula di aprirsi ad essa, costringendo il glucosio ad accumularsi nelle arterie.
Il risultato è quello di alti livelli di glucosio nel sangue, e di conseguenza ipertensione, aumento dei trigliceridi, riduzione del colesterolo HDL e aumento del LDL.
5. Tumori
Il numero di casi di tumori legato all’alimentazione è inversamente proporzionale alla riduzione del consumo di alimenti quali frutta, verdura, legumi e frutta secca. Meno sana è la nostra alimentazione, più probabilità abbiamo di sviluppare un cancro.
Riducete il consumo di cibi ultraprocessati
Tutte le malattie sopra elencate sono relazionate le une con le altre e vedono, tra le loro principali cause, un consumo eccessivo di ultraprocessati. Se a questo si aggiunge una sempre più in voga sedentarietà, la combinazione diventa pericolosa.
È importante informarci sempre sulle caratteristiche nutritive degli alimenti, così come modificare il nostro stile di vita se non è sano. I cibi ultraprocessati sono arrivati per restare, per questo sta a noi imparare a selezionarli e a consumarli responsabilmente.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Ruanpeng D., Thongprayoon C., Cheungpasitporn W., Harindhanavudhi T., Sugar and artificially sweetened beverages linked to obesity: a systematic review and meta analysis. QJM, 2017. 110 (8): 513-520.
- Pearlman M., Obert J., Casey L., The association between artificial sweeteners and obesity. Curr Gastroenterol Rep, 2017. 19 (12): 64.
- Andrade C., Ultraprocessed food and cardiovascular risk: estimating the number needed to harm in an unfamiliar situation. Indian J Psychol Med, 2019. 41 (5): 501-502.
- Marti A, Calvo C, Martínez A. Consumo de alimentos ultraprocesados y obesidad: una revisión sistemática. Nutr. Hosp. 2021;38(1):177-185.
- Díaz M, Glaves A. Relación entre consumo de alimentos procesados, ultraprocesados y riesgo de cáncer: una revisión sistemática. Revista Chilena de Nutricion. 2020; 47: 808-821.