8 dati da conoscere sulle cataratte

Dal momento che le cataratte non dipendono dall'età, è molto importante che vi prendiate cura dei vostri occhi stabilendo visite annuali dall'oculista
8 dati da conoscere sulle cataratte
Maricela Jiménez López

Revisionato e approvato da la dottoressa Maricela Jiménez López.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Quando si parla di cataratte, la prima cosa che viene in mente è “problemi alla vista” e “persone anziane”. Tutto ciò è normale perché la metà delle persone che compiono 80 anni sviluppa questo problema.

Ma non è tutto: sapevate che i primi sintomi iniziano a manifestarsi verso i 40 anni? Poi, il periodo dei 60 è quello in cui la vista è più colpita da questo disturbo. Se avete 40 anni o se li avete già superati, dovreste leggere e saperne di più sulle cataratte.

A volte, quando si manifestano i primi sintomi, non vi si presta la dovuta attenzione. Allora, scoprite tutto ciò che c’è da sapere su questa patologia.

1. Le cataratte non si formano sugli occhi

La prima cosa che dovete sapere è che le cataratte non si formano sugli occhi. La maggior parte delle persone associa questo problema ad un piccolo strato che si crea sopra il cristallino dell’occhio.

In verità, si forma dentro l’occhio e la vista inizia ad annebbiarsi  quando le proteine, che comprimono per natura il cristallino, si rompono. Questo processo è completamente indolore e per questo non ce ne accorgiamo per mesi o anni, ma solo quando sarà già necessaria un’operazione chirurgica.

2. L’età non è un fattore di rischio

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Un’altra cosa che dovete sapere sulle cataratte è che l’età non è un fattore determinante. Sebbene la maggior parte delle volte le persone colpite siano anziani, in verità chiunque può presentare questo problema.

Nello specifico quelli che:

  • Si sono sottoposti ad un’operazione agli occhi.
  • Hanno problemi di glaucoma.
  • Si espongono troppo al sole senza occhiali adatti.

Esistono anche casi di cataratte congenite, ovvero bambini che nascono con questa patologia. Questo può accadere perché presentano delle infezioni o hanno avuto problemi di sviluppo durante il periodo di gestazione a causa della mancanza di nutrienti.

3. I sintomi delle cataratte

Sebbene le cataratte avanzino piuttosto lentamente, se prestate molta attenzione, potrete notare alcuni sintomi quando si trovano ancora ad uno stadio poco avanzato. Si tratta di:

  • Vista offuscata o poco chiara.
  • Perdita della capacità visiva periferica, ovvero tutte le volte che avrete difficoltà a vedere bene quello che non si trova esattamente di fronte a voi.
  • Problemi nella distinzione dei colori.
  • Problemi nel vedere bene di notte.
  • Visione doppia.
  • Cambi repentini nella graduazione delle lenti.

4. Le cataratte possono colpire solo un occhio

Altro dettaglio importante sulle cataratte è che queste possono presentarsi in un solo occhio, sebbene le più comuni siano quelle bilaterali.

Questo accade quando un occhio subisce un trauma. È consigliabile, dunque, rivolgersi ad un oftalmologo, soprattutto se avete avuto problemi agli occhi o nella zona circostante.

È probabile che inizialmente non avvertiate nessun fastidio, e potreste anche non avvertirne per molti anni, un giorno, però, vi accorgerete che c’è qualcosa che non va.

5. La vostra vista può essere compromessa in diversi modi

La presenza delle cataratte ostacola il corretto funzionamento della vista. Ci sono pazienti che sviluppano questa malattia e che in generale ci vedono bene, con la sola differenza che la luce li infastidisce più del dovuto. 

Altri, invece, hanno difficoltà quando c’è poca luce o di sera ma, quando c’è la luce naturale, ci vedono perfettamente.

Quello che dovete sapere sulle cataratte è che non si sviluppano allo stesso modo in tutte le persone.

6. Non sempre c’è bisogno dell’intervento

Chi inizia ad avere problemi di cataratte, può iniziare a curarle con trattamenti meno invasivi. Infatti, potete temporeggiare per anni evitando l’intervento e senza correre il rischio che queste possano causarvi altri problemi.

È, però, importante parlarne con il medico e valutare se i danni causati dalle cataratte non incidano sulla vostra vita quotidiana.

Dopodiché, potete prendere la decisione che credete più opportuna e, probabilmente, scoprirete che tutto quello di cui avete bisogno sono solo alcune medicine e visite periodiche da un oftalmologo.

7. L’intervento alle cataratte è piuttosto comune e sicuro

È  normale avere paura quando si viene a sapere di soffrire di cataratte e di dover subire un intervento. Se è il vostro caso e se avete dei dubbi, sappiate che è uno degli interventi più sicuri e abituali che possano esistere.

Attualmente esiste un 96% di possibilità che questa procedura riesca alla perfezione, statistica che lo rende uno degli interventi più sicuri di tutta la medicina. Questa operazione richiede solo una anestesia locale e una piccola incisione, senza punti.

Il chirurgo rimuoverà il cristallino dell’ occhio, pulirà quest’ultimo dai residui accumulati e impianterà una lente intraoculare. L’intervento può durare dai 15 ai 20 minuti e, in pochissime ore, sarete di ritorno a casa.

Subito dopo, per alcune settimane, dovrete solo utilizzare qualcosa per proteggere l’occhio e non potrete correre o svolgere attività che richiedano sforzi.

Dal secondo giorno in poi, la vostra vista sarà più nitida e, dopo quattro settimane, l’avrete recuperata del tutto e ci vedrete benissimo.

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Se volete prevenire la comparsa delle cataratte e di altre malattie, dovete andare dall’oftalmologo almeno una volta l’anno. 

Durante la visita, potete dirgli se avete notato uno di questi sintomi che vi abbiamo elencato prima. Sarà lui a dirvi se si tratta di un problema specifico, se avete davvero un principio di cataratta e cosa potete fare per evitare che avanzi.


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