Idrosadenite suppurativa e consigli nutrizionali

In questo articolo diamo alcuni consigli di alimentazione per migliorare l'idrosadenite suppurativa.

Braccio con idrosadenite suppurativa.

Le diete salutari sono le migliori alleate per la prevenzione e il trattamento di molte malattie. Non è sbagliato, dunque, pianificare una dieta per l’idrosadenite suppurativa o acne inversa.

Il trattamento di questa condizione della pelle si basa su una guida terapeutica nella quale la dieta fa parte delle misure generali non farmacologiche secondo la Società Argentina di Dermatologia. Nonostante gli studi non siano di alta evidenza, l’omissione di alcuni latticini, cibi raffinati, zuccheri e lieviti migliora i sintomi.

Oltre a ciò, alcuni integratori, come la vitamina D, lo zinco e la curcuma possono essere altrettanto benefici. Vediamo maggiori dettagli su come pianificare la dieta per l’idrosadenite suppurativa.

Cos’è l’idrosadenite suppurativa?

L’idrosadenite suppurativa è una malattia cronica della pelle, ricorrente e infiammatoria che ha un impatto negativo sulla qualità della vita. Il follicolo pilifero si ostruisce e forma protuberanze che si infiammano e si rompono.

Si chiama anche acne inversa perché la lesione cutanea appare al di sotto della pelle con frequenza nelle zone dove c’è attrito, come ascelle e inguine.

Ha una prevalenza mondiale che va dallo 0,05% al 4% e le donne tra i 20 e i 40 anni hanno più probabilità di soffrirne. Non si conosce con certezza la causa dell’ostruzione, ma la genetica, l’obesità, l’attrito della pelle e il tabacco risultano fattori di rischio.

Come può aiutare la dieta al trattamento dell’idrosadenite suppurativa?

Il Dottor Lawrence Gibson afferma che quello che mangiamo può avere ripercussioni sull’idrosadenite suppurativa. Le diete nutritive ed equilibrate possono controllare il sovrappeso e l’obesità, considerati fattori di rischio.

Non ci sono evidenze sufficienti in merito al fatto che alcune diete specifiche possono curare l’idrosadenite suppurativa, ma pazienti e medici sono consapevoli dell’importanza della nutrizione sul controllo di questa patologia. Qui di seguito elenchiamo alcune raccomandazioni e scoperte.

Dieta libera di latticini

Latte nel vetro.
Eliminare i latticini dalla dieta può essere una misura nutrizionale efficace contro i sintomi della malattia.

In un articolo sulla rivista Journal of the American of Dermatology si legge che i latticini, in generale, possono contribuire all’acne e all’idrosadenite suppurativa. 47 pazienti hanno seguito una dieta senza latticini e l’83% di loro ha notato miglioramenti e nessun peggioramento.

I derivati del latte contengono caseina, siero e ormoni conosciuti come androgeniche ostruiscono il follicolo pilifero. Si è dunque giunti alla conclusione che una dieta senza latticini migliora le nuove lesioni e i sintomi dell’idrosadenite suppurativa.

Si consiglia in particolare di escludere il latte, i formaggi freschi, la ricotta, i formaggi stagionati, gelati al latte, yogurt, crema di latte, siero di latte e burro.

Leggete anche: Latticini a basso contenuto di lattosio

Dieta a basso contenuto glicemico

Un gruppo di esperti ha dimostrato che gli alimenti ricchi di carboidrati semplici, come bibite, dolci e gelati, aumentano i livelli di zucchero nel sangue, di conseguenza la secrezione di insulina. In seguito a ciò, si verifica un maggiore rilascio di androgeni e aumenta l’acne inversa.

Per abbassare la carica glicemica della dieta si consiglia di eliminare zuccheri, pasticcini, bibite zuccherate, dolci, sciroppi, sciroppo di mais, barrette di cioccolate e cereali a colazione. Allo stesso modo, si deve aumentare il consumo di fibre attraverso le verdure, legumi e frutta.

Dieta senza frumento e lievito

Il frumento e il lievito sono stati relazionati a una maggiore insorgenza dei sintomi dell’idrosadenite suppurativa. Il lievito Saccharomyces è utilizzato nella produzione di birra, vini e gas CO2 per gli impasti a base di farina. Diversi studiosi hanno scoperto che questo lievito scatena una reazione nel sistema immunitario che produce un’intolleranza.

Secondo quanto emerge da uno studio condotto su 12 pazienti che soffrivano di idrosadenite suppurativa, escludendo il lievito dalla dieta per un anno le lesioni spariscono e la qualità della vita migliora. 

Una volta reintrodotto il frumento o la birra, i sintomi sono riapparsi. La quantità dei pazienti esaminati e la mancanza di un gruppo di controllo non consente di generalizzare i risultati. Non è neanche chiaro se il problema con il lievito si ha solo in pazienti con intolleranza al frumento.

Si consiglia di eliminare le bibite alcoliche fermentate, come birra e vino. Anche pane, impasti, pizza, salse di soia, zuppe secche e tutti gli alimenti che contengono frumento e lievito.

Dieta mediterranea

La rivista Nutrients mostra i risultati di uno studio condotto su 41 pazienti con acne inversa che avevano un basso consumo di alimenti propri della dieta mediterranea. Altri gruppi di pazienti che li consumavano non soffrivano di questa patologia.

La dieta mediterranea include verdure, frutta fresca, cereali integrali, fagioli, olio di oliva extra vergine, pesce e frutti di mare. Il consumo di alimenti raffinati e processati è ridotto e ha una bassa carica glicemica e un elevato contenuto di fibre.

Dieta povera di calorie

Alcuni studi indicano che molti soggetti con idrosadenite suppurativa sono obesi e c’è una relazione diretta tra l’indice di massa corporea e la gravità della malattia. Il Dottor Boer afferma che le diete ipocaloriche che favoriscono il dimagrimento riducono l’insorgenza del disturbo.

In uno studio retrospettivo su pazienti obesi sottomessi a chirurgia bariatrica si è scoperto che riducendo il proprio peso di un 15% si riduce la gravità della malattia.

D’altra parte, le diete povere di calorie includono alimenti con alto contenuto di fibre, dato che causano sazietà. Inoltre, si escludono i prodotti di alta carica glicemica, come gli zuccheri e i cibi raffinati.

Dieta vegana

Diversi studi collegano una sana funzione gastrointestinale con la salute cutanea. Ciò si deve ai microorganismi che crescono nell’intestino (il microbiota intestinale). Le persone che mangiano molte verdure godono di maggiore diversità del microbiota. 

La Guida Nordamericana per la gestione clinica dell’idrosadenite suppurativa ha pubblicato uno studio secondo il quale i pazienti con questa patologia e bassa assunzione di vegetali presentano una minore diversità del microbiota. Il gruppo di controllo senza acne inversa e una dieta ricca di vegetali si è distinto per la varietà dei microrganismi.

D’altra parte, sembra che l’esclusione dei vegetali appartenenti alla famiglia delle solanacee (patate, melanzane, pomodoro, paprika) migliorano i sintomi, come accade per alcune malattie autoimmuni.

Quali integratori si consiglia di assumere per l’idrosadenite suppurativa?

Nonostante i saggi clinici non affrontino in dettaglio gli effetti degli integratori nel trattamento dell’idrosadenite suppurativa, alcuni specialisti li consigliano come terapia coadiuvante.

Zinco

Brocard e Dréno hanno scoperto che il gluconato di zinco in dosi da 90 milligrammi al giorno funziona come un restauratore dell’immunità innata in 22 pazienti con stadi avanzati di idrosadenite suppurativa.

Altri professionisti consigliano tra i 30 e i 60 milligrammi al giorno per migliorare il processo infiammatorio dell’acne.

Vitamina D

Vitamina D.
La vitamina D per le persone che soffrono di patologie cutanee va assunta tramite integratori e non con l’esposizione solare.

La vitamina D gioca anche un ruolo importante nella diminuzione dell’infiammazione e si è discusso della sua applicazione nell’idrosadenite supplementare. Un gruppo di esperti ha osservato che il 63% dei pazienti ha notato un leggero miglioramento della malattia.

Inoltre, consigliano di usare la vitamina D tramite gli alimenti o come integratori. E non tramite l’esposizione diretta ai raggi solari, dato che può peggiorare il quadro clinico.

Leggete anche: I benefici della vitamina D per il corpo?

Curcuma

Alcuni studi fanno riferimento alla capacità della curcuma come antiossidante, antiinfiammatorio e regolatore del sistema immunitario. Il suo composto attivo, la curcumina, modula i composti che producono infiammazione, conosciute come citochine.

Pertanto, la curcuma può migliorare il processo infiammatorio nell’idrosadenite supplementare. Sebbene non ci siano conclusioni definitive sulle dosi e sulla formulazione, si riconosce il suo effetto positivo.

La dieta consigliata nell’idrosadenite suppurativa non è unica

Se soffrite di questa patologia e state pensando di cambiare la vostra alimentazione, la cosa migliore da fare è consultare subito un dermatologo. Il professionista vi dirà quale dieta è più adatta a voi in base alla fase della malattia in cui vi trovate.

Conviene anche consultare un nutrizionista per determinare lo stato nutrizionale e gli alimenti da selezionare nel caso di un’intolleranza alimentare. Per aumentare il quantitativo di fibra e zinco, occorre valutare precise preparazioni.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Danby FW. Diet in the prevention of hidradenitis suppurativa (acne inversa). J Am Acad Dermatol. 2015 Nov;73(5 Suppl 1):S52-4.
  • Barrea L, Fabbrocini G, Annunziata G, Muscogiuri G, Donnarumma M, Marasca C, Colao A, Savastano S. Role of Nutrition and Adherence to the Mediterranean Diet in the Multidisciplinary Approach of Hidradenitis Suppurativa: Evaluation of Nutritional Status and Its Association with Severity of Disease. Nutrients. 2018 Dec 28;11(1):57.
  • Choi F, Lehmer L, Ekelem C, Mesinkovska NA. Dietary and metabolic factors in the pathogenesis of hidradenitis suppurativa: a systematic review. Int J Dermatol. 2020 Feb;59(2):143-153.
  • Danby FW, Margesson LJ. Hidradenitis suppurativa. Dermatol Clin. 2010 Oct;28(4):779-93.
  • Rinaldi M, Perricone R, Blank M, Perricone C, Shoenfeld Y. Anti-Saccharomyces cerevisiae autoantibodies in autoimmune diseases: from bread baking to autoimmunity. Clin Rev Allergy Immunol. 2013 Oct;45(2):152-61.
  • Kim Y, Chen J, Wirth MD, Shivappa N, Hebert JR. Lower Dietary Inflammatory Index Scores Are Associated with Lower Glycemic Index Scores among College Students. Nutrients. 2018;10(2):182.
Torna in alto