Se state intraprendendo una dieta dimagrante, allora è importante prestare particolare attenzione ai cibi che consumate. È sempre importante essere ben informati sul valore nutrizionale di quegli alimenti che potrebbero apportare dei benefici alla nostra alimentazione e su quelli che, invece, non è affatto consigliabile consumare. Ecco perché il ruolo della frutta nel quadro di una dieta dimagrante può aiutare oppure essere controproducente.
A seguire, parleremo dei frutti indispensabili in una dieta varia e bilanciata. Possiedono vitamine e macronutrienti, fondamentali per la salute, e possiamo scegliere le varietà che preferiamo. Tuttavia, alcuni apporteranno un valore aggiunto all’alimentazione.
Il ruolo della frutta nella perdita di peso
Uva
L’uva possiede un elevato contenuto di zuccheri ed è ricca di minerali. Inoltre, contiene proprietà che aiutano a proteggere le ossa e a prevenire malattie come l’Alzheimer e il cancro al colon. Tuttavia, prevederla nella dieta non aiuterà a perdere peso. Anzi, in base al tipo raccolto in un data stagione, potrebbe favorire l’accumulo di grasso corporeo. In questi casi, si consiglia di consumarla con moderazione.
Cirimoia
Questo frutto non aiuta in modo particolare a dimagrire. Può essere consumato in qualunque momento, senza per questo apportare alcun beneficio addizionale. Possiede elevati contenuti di zucchero, è povero di grassi e proteine. Tuttavia, apporta minerali come calcio, potassio, ferro e un adeguato contenuto di fibre. Quest’ultimo aspetto potrebbe regolarizzare la digestione.
L’avocado e il ruolo della frutta nel dimagrimento
Si tratta di un frutto ricco di benefici e gustoso da mangiare. Solitamente è usato per arricchire diversi pasti, ed è altamente consigliato a chi soffre di disturbi metabolici. In effetti, gli studi dimostrano che mangiare mezzo avocado al giorno significa assumere una buona dose di calorie e di grassi buoni per l’organismo.
Non ci sono studi a supporto dell’aumento di peso associato all’avocado, invece. Tuttavia, a causa del suo elevato apporto calorico, si consiglia di moderarne il consumo nel quadro di una dieta dimagrante.
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Cocco
Anche il cocco presenta un elevato contenuto calorico e di zuccheri. È dimostrato infatti che l’olio o il latte di cocco contengono la stessa quantità di grassi saturi contenuti in una porzione di carne. Sebbene alcune persone e alcuni esperti facciano riferimento ai benefici di questo frutto nei piani alimentari dimagranti, bisogna moderarne il consumo.
Il ruolo della frutta nelle diete dimagranti: la banana
Una banana matura offre un elevato apporto di ferro, potassio e fruttosio. Inoltre, è dimostrato che il consumo regolare di alimenti ad elevato contenuto di fruttosio nel contesto di una dieta dimagrante potrebbe stimolare cambiamenti metabolici opposti a quelli attesi. Eppure, mangiare almeno una banana al giorno non causerà alcun effetto indesiderato sul nostro corpo.
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Mango
Questo frutto possiede un elevato contenuto di zuccheri e una grande quantità di nutrienti. Oltretutto è privo di grassi e di colesterolo, sebbene questo non abbia alcuna influenza positiva sulla perdita di peso. Il suo consumo è altamente consigliato, in quanto protegge alcune parti dell’organismo, come le ossa e l’apparato digerente. Aiuta anche a prevenire malattie quali l’asma, il diabete, il cancro e i problemi cardiaci.
Si consiglia di includere il mango in una dieta varia. Tuttavia, non bisognerà consumarlo nella convinzione che farà perdere diversi chili. Anzi, al contrario, se consumato in eccesso, i livelli di glucosio potrebbero aumentare.
Il sovrappeso, uno dei nemici della salute pubblica
L’obesità e il sovrappeso sono problemi diffusi a livello mondiale. Recenti studi statistici promossi dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel 2016 per l’esattezza, avevano annunciato che 1,9 miliardi di adulti nel mondo si trovano in condizione di sovrappeso e che 650 milioni tra questi soffrono di obesità.
Questi dati hanno diffuso uno stato di allerta tra la popolazione mondiale, spingendo molte persone a voler perdere peso. Eppure, per riuscirci, bisogna iniziare proprio dall’alimentazione. Proprio su questo punto sorgono dibattiti su cosa sia meglio mangiare e cosa eliminare del tutto.
Bibliografia
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