Il calcio diventa epopea quando si raggiungono risultati impossibili. E ancora di più quando il miracolo si ripete. Il Real Madrid sta vivendo una stagione memorabile e questo potrebbe essere merito di Antonio Pintus.
È l’attuale allenatore della squadra spagnola e lo era già stato prima. Oggi, all’età di 59 anni, ha convinto tutti che esiste un metodo Pintus capace di migliorare le prestazioni del Real Madrid, di evitare infortuni e garantire che questi giocatori d’élite sviluppino il doppio della resistenza degli altri calciatori.
Gli antecedenti rafforzano questa idea. Ma cosa lo rende speciale? Esiste davvero un metodo Pintus ? L’allenatore ha dalla sua, titoli universitari che gli consentono di applicare la scienza ai suoi piani di sviluppo fisico. Vediamo in cosa consiste.
Il sergente di ferro
In Spagna Antonio Pintus si è guadagnato il soprannome di sergente di ferro. Si dice che sia severo con i giocatori durante l’allenamento. Ma, curiosamente, anche che non pretende mai troppo. Nonostante il soprannome, la sua disciplina è calcolata al millimetro in modo che non ci sia sovrallenamento e si prevengano gli infortuni.
Il Real Madrid si è rivolto a Pintus nella seconda metà del 2021 evidentemente perché proveniva da una stagione 2020/2021 (sommata al periodo del lockdown) con troppi incidenti. Il precedente preparatore atletico spagnolo, di origine francese, non era riuscito a trovare la chiave per ridurre gli infortuni al rientro sul campo dopo la pandemia.
Il metodo Pintus è quello di un sergente di ferro, ma un metodo coscienzioso. Le sue squadre si infortunano raramente e hanno una resistenza superlativa, che consente loro di rimanere attive fino alla fine dei 90 minuti e di tenere il passo quando arrivano i tempi supplementari.
Nel periodo precedente, alla guida della preparazione fisica del Real Madrid, Pintus è stato l’uomo che è riuscito ad aggiudicarsi per tre volte la Champions League sotto la direzione tecnica di Zidane, che conosceva bene perché lo aveva allenato quando giocava nella Juventus, negli anni ’90.
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Pintus lo scienziato
Antonio Pintus ora lavora per il Real Madrid, ma studia e pubblica anche ricerche scientifiche sulla medicina dello sport. E dove si intersecano la preparazione tradizionale, i progressi della scienza sportiva e della tecnologia, Pintus ha trovato il modo di innovare.
La sua ossessione – ridurre gli infortuni, non sovraccaricare i giocatori e renderli più resistenti – emerge nelle pubblicazioni che ha realizzato con altri colleghi. Nel 2016, ad esempio, Pintus ha pubblicato uno studio scientifico in cui ha analizzato il carico di lavoro e la risposta fisiologica dei giovani calciatori per capire come bilanciare gli allenamenti e ridurre al minimo il rischio di lesioni.
Con altri 5 autori, nel 2008 aveva affrontato il ruolo delle partite a tema negli allenamenti di calcio. Questa modalità di esercizio, che in inglese è nota come sided-games, consiste nel lasciare che gli atleti si passino la palla in modo divertente e rilassato, senza che intervengano regole chiare.
I sided-games sono considerati come momenti di divertimento, piuttosto che di allenamento. La partecipazione dei giocatori è facoltativa e serve come stacco tra le proposte più stringenti dei preparatori fisici.
Nel metodo Pintus, i giochi a tema contribuiscono al lavoro cardiovascolare. Nella sua ricerca, sottolinea che la frequenza cardiaca si modifica tanto quanto accade con il lavoro ad alta intensità. Per questo motivo incoraggia i calciatori a partecipare, anche se molti credono che sia meglio riposare.
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I risultati del metodo Pintus al Real Madrid
Prevenire gli infortuni e resistenza. Questo sembra riassumere il metodo Pintus per il Real Madrid, con Zidane prima e ora con Ancelotti.
Nonostante l’età, l’allenatore italiano continua a perfezionarsi. A tal punto che è stato accolto come fisioterapista in Spagna.
Con le sue nuove conoscenze, è in grado di gestire meglio il carico di lavoro per prevenire sforzi eccessivi, ripristinando al contempo la funzionalità dei giocatori in recupero. La combinazione di esperienza e saggezza tecnica fa la differenza.
I criteri del ritorno allo sport (RtSp) dopo un infortunio presentano, nella realtà clinica, parametri non omogenei e spesso strutturati su valutazioni soggettive.
Anche la questione della resistenza non è di minore importanza. Le rimonte del Real Madrid, quest’anno, sono capitoli della storia scritta con il metodo Pintus.
Ma questa non è una novità. Nel precedente ciclo del preparatore italiano con gli spagnoli, la sua squadra è stata quella che ha segnato più gol dopo 75 minuti in tutta Europa. In altre parole, sono stati gli atleti con la maggiore capacità di sostenere l’attività negli ultimi 15 minuti di gara.
Ricercatore, appassionato di calcio, sergente di ferro: nessuno può mettere in discussione il metodo Pintus
Il Real Madrid ha assunto di nuovo Pintus e dichiara di averlo fatto perché è il migliore nella sua specialità. Lo affermano anche molti dei suoi collaboratori e nessuno lo mette in dubbio.
È una personalità più che interessante. Poco si sa della sua vita personale e il suo metodo è un segreto ben custodito che ogni club vorrebbe possedere.
I risultati sono visibili e lo certifica la scienza, così come le statistiche. I suoi giocatori sono i meno infortunati, tornano prima in campo dopo un problema fisico e corrono fino alla fine delle partite.
Bibliografia
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- Perroni, F., Pintus, A., Frandino, M., Guidetti, L., & Baldari, C. (2018). Relationship among repeated sprint ability, chronological age, and puberty in young soccer players. The Journal of Strength & Conditioning Research, 32(2), 364-371.
- Dellal, A., Chamari, K., Pintus, A., Girard, O., Cotte, T., & Keller, D. (2008). Heart rate responses during small-sided games and short intermittent running training in elite soccer players: a comparative study. The Journal of Strength & Conditioning Research, 22(5), 1449-1457.